Capitolo 3

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ANGEL DUST. POV

Stavo parlando con Husk quando Valentino mi chiamò ciò mi fece rabbrividire, ciò mi preoccupó  molto visto che l'ultima volta che l'ho visto gli ho risposto a tono, quel figlio di puttana voleva rendere Niffty come me, non potevo permetterlo, non poteva fare le mia stessa fine.
Uscii dalla stanza e mi chiusi in bagno e accettai la chiamata.

<<ANGEL DUST OGGI HAI LE RIPRESE QUANDO DECIDERAI DI MUOVERE IL TUO CULO DA PUTTANELLA E VENIRE QUI!>>

Strinsi i pugni, lo odiavo, lo odiavo ma cosa potevo fare ha la mia anima...

<< Scusa e che i->>

<< NON ME NE FREGA UN CAZZO DI COSA STAI FACENDO! SE IO TI DÒ UN ORDINE TU LO FAI! SE IO TI DICO METTITI IN GINOCCHIO TU LO FAI, SE TI DICO DI MUOVERE IL CULO E VENIRE QUI  TU LO DEVI FARE !>>

Mi sedetti per terra, limitando ad ascoltarlo

<<Senza contare che tu devi scontare la punizione, ricordi vero Angel?>> Aggiunse lui

Con voce flebile dissi:

<< Si, ricordo benissimo Valentino...>>

<< Bene. Non vedo l'ora di iniziare ti aspetto.>>

Riagganciai, sentii gli occhi pizzicarmi, avevo paura, avevo molta paura di cosa mi avrebbe fatto, mi avvicina al lavandino notai una lacrima che stava scendendo dal mio viso, me la asciugai, poi presi un profondo respiro e uscì avvisando che sarei tornato tardi.
Uscii dall'hotel e giunsi davanti  allo  studio di Valentino, sentii il rumore della notifica del telefono, lo presi ed era Husk sorrisi.

<< Hey sta sera usciamo vuoi venire anche tu?>>

Mi servirebbe sbizzarrirmi un po' dopo le ore di "lavoro" estenuanti, più che lavoro è una tortura.
Risposi di fretta

<< Certo! Ci sarò sicuramente micetto 💕>>

Chiusi il telefono e guardai l'edificio era ora entrati e mi si presentò un odore agrodolce, si potevano sentire lamenti, gemiti e gente che sbraitava, finito il lungo corridoio vidi valentino che parlava con Vox, appena Vox mi vide scompare all'interno dei cavi elettrici, Valentino mi si avvicina con la sua pipa accesa.

<< Angel tesoro, stavamo aspettando tutti te>> mi accarezza la guancia, io rabbrividii
<< Sai stavamo aspettando tutti la nostra star>> mi accarezzó il collo e mi allontanai e risposi

<< Non c'enera bisogno>> dissi con evidente disagio

Valentino fece scorrere la mano sulle mie spalle fino al polso mentre con l'altra mi cinge il fianco e mi tiró a se

<< Io e te dobbiamo parlare in privato>> dalla sua bocca uscì un fumo rosso intenso, che pian piano mi fece stordire, era agrodolce, forte e pungente, pian piano mi sentii debole e Valentino se ne approfittò mi condunse a forza nel camerino, mi spinse spalle al muro e mi blocco, rinsavii e dissi

<< Cosa stai facendo!?>> dissi tremante

<< Volevo mettere le cose in chiaro>> si avvicino con il viso particolarmente a me lo fermò con le sue mani

<< Non osare più contraddirmi, questo luogo è il mio mondo, tu mi appartieni e anche la tua anima mi appartiene, quindi evita di fare sciocchezze ok?>>

In quel momento, in quel esatto momento capii, cosa dovevo fare? Dovevo arrendermi? No..devo resistere... Resiste abbastanza da riuscire a trovare una via di uscita...

Sospirai e gli risposi

<<..  ok..>>

Un ghigno gli appare in viso e  mi sputó il suo fumo di nuovo in viso per poi tornare serio.
<< Spogliati e vai nel sett>> 
mezzo stordito andai a spogliarmi e Valentino uscì, inutile dire che Valentino quelle ore me le ha fatte sorbire, con quegli attori dopo il film non riuscivo a stare in piedi, anzi non mi reggevo in piedi.
Ero stanco ed esaurito.
Odio tutti.
Si fottessero!.
Perché tutto a me.
Cazzo!.

Uscì dall'edificio guardai il telefono Husk mi ha mandato la posizione dove si trovassero.

Giunsi a fatica lì Husk stava facendo uno shottino. Mi sedetti difianco a lui mi squadro con aria che sembrava preoccupata

<< Non hai una bella cera>> disse

<< Lasciamo stare ho voglia solo di sbronzarmi>> risposi frustrato
Il cameriere si avvicinó

<< Vuoi qualcosa?>> Mi disse

<< La cosa più forte che hai>> dissi il barista annuì e si allontanò, Husk mi stava fissando con aria titubante, per poi dire:

<< Sicuro?>>  

<< Tranquillo non ho intenzione veramente di sbronzarmi, ma vorrei solo un'attimo bere qualcosa >>

Sospirai e guardai il tavolino, Husk mi mise una mano sulla spalla.

<< Hey ...questa sera avevamo deciso di divertirci quindi pensiamo a divertirci ok?>>

Sorrisi, Husk era uno dei pochi che poteva capirmi, forse perché siamo due persone di merda e sfigate a qui ci hanno preso l'anima, ma almeno ci comprendiamo a vicenda.

<< Divertirci in che senso micetto?>> Dissi con tono sensuale provocandolo

<< Ma porca merda! perché cazzo devi buttare tutto a sfondo sessuale!?>> rispose lui esasperato, risi era divertente stuzzicarlo.
<< Perché è divertente>>
poco dopo lui fece un lieve sorriso e cala il silenzio.
Il barista mi servi un alcolico in un piccolo bicchiere di vetro e ne assaggiai un sorso era davvero forte

<< Wou mi brucia tutto il petto>> dissi

<< Sta attento ...non vorrei ritrovarti che neanche ti reggi in piedi e devo riportarti io a casa>>

Il fatto che si preoccupò per la mia incolumità mi fece sorridere, di solito è il contrario la gente tende a farmi ubriacare di proposito per fare sesso con me, ma Husk è diverso e un buon amico, uno dei pochi di cui mi fido.
Pian piano iniziarono ad alzare il volume della musica si sentiva appena visto che il locale era affollato e pieno di gente che urlava o gridava.

<< Balliamo?>> Dissi

<< No neanche morto>> disse schiettamente

<< Daiii solo un ballo>> lo presi per il polso, guardai la pista da ballo c'era Cherry e i ragazzi dell'hotel che ballavano sulla pista, lo tirai di più verso di me.

<< È imbarazzante e per di più non so ballare>>

<<Ti insegno io>>  aggiunsi impaziente

Husk guarda la sua bibita come se si dovesse staccare dalla cosa più importante della terra o meglio in questo caso dell'inferno, si alza e dice

<< Mi siedo lì vicino e finisco la bibita poi forse ballerò>> disse

Corsi nella pista da ballo seguito da Husk che si siede in una poltrona li vicina Cherry mi tirò verso sè iniziamo a divertirci e a ballare ero così felice, guardai Husk nel mentre ballavo e gli facevo cenno di venire, Husk distolse lo sguardo non ero sicuro se erano le luci del locale o solamente una mia impressione ma aveva arrossito? Poi posò il bicchiere sembrava un po' brillo probabilmente l'alcol deve avergli fatto effetto e si avvicinó a noi.
Iniziò con titubanza a fare qualche mossa di ballo, devo ammetterlo e un bravo ballerino.
Nel mentre parlavo con Cherry e Husk mi sentii osservato mi guardai attorno, non sembrava esserci nessuno, però ne ero certo così mi fermai.

<< Che ti succede?>> mi disse Husk confuso, dal mio comportamento.

<< Ehm... Non só ...forse mi sento poco bene..>> mi sedetti nel divanetto dove Husk si era seduto poco fa', dopo quando una massa di persone si levò dalla pista da ballo nella ala opposta della stanza vidi Valentino, era seduto con altre persone, poi il suo sguardo cadde su di me....

𝐿𝑜𝑠𝑒𝑟𝑠 𝑇𝑜𝑔𝑒𝑡ℎ𝑒𝑟 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora