undici

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Era un venerdì sera di fine Febbraio e il compleanno di Ilaria si stava avvicinando.

Jisoo sapeva già cosa regalarle, sarebbe stato molto costoso però lo avrebbe fatto lo stesso, perché sapeva quanto lo desiderava; ma nonostante continuasse a guardare il sito ufficiale con la speranza che ci fossero il risultato era sempre lo stesso, niente. Neanche l'ombra.

Nel frattempo camminava verso casa della castana con un unico obiettivo: cercare di acquisire più informazioni possibili su come lui si comportasse con lei.

Tom invece era perso, mentre guidava verso casa di Ilaria per cercare di avere più informazioni possibili sulla sua migliore amica, continuava a pensare a cosa potesse regalarle.

Un nuovo videogioco? Aveva già tutti quelli che voleva.

Album dei BTS? Stesso identico discorso, che si ripeteva anche per gli altri gruppi sudcoreani.

Magari qualcosa di Jungkook, dato che era al suo membro preferito poteva regalargli qualcosa che glielo ricordasse, tipo una maglietta o una felpa però era una cosa troppo semplice...serviva qualcosa che la stupisse.

Parcheggiò davanti casa di lei. Prima di scendere guardò il suo telefono, alla ricerca di un qualcosa che potesse amare finché tra tutte le notizie, gliene venne una in risalto. La lesse immediatamente.

«É perfetto» mormorò.

Fece uno screenshot e poi rimise il dispositivo nella tasca dei suoi jeans.

Scese dalla vettura sorridente perché finalmente sapeva come sorprenderla; ma quando alzò lo sguardo sgranò gli occhi stupito mentre: il disgusto, la delusione, la tristezza e, soprattutto, la rabbia repressa lo travolsero. Era come se si fosse accesa una miccia.

Una miccia che non veniva accesa da molto tempo.

La sua mascella si serrò. Dopo secoli che non la vedeva, la persona che più odiava e disprezzava, era lì, a pochi metri da lui che lo stava guardando. Al contempo, da entrambe le parti tutti i puntini di quelle che fino a qualche giorno prima erano solo dei sospetti si erano uniti e ora, erano delle certezze.

«Cosa ci fai qui?» domandò con evidente sdegno.

«Ciao anche a Tom» iniziò lei abbozzando un sorriso beffardo «Noto che nonostante siano passati piú di trecento anni tu mi odi ancora, e preciso, ingiustamente»

«Si e ti odierò sempre Jisoo» replicò «A te e a quell'altro per quello che mi avete fatto»

Lo sguardo della vampira divenne più cupo.

"Ci risiamo" pensò lei.

«Vorrei ricordarti che quell'altr-»

«Fa silenzio e rispondi alla mia domanda» la interruppe lui «Perchè sei qui?!»

«Sto andando a trovare un'amica» replicò lei con tono annoiato.

«Che con te si traduce in "Sto andando a rovinare la vita ad un'altra persona"» schernì.

Lei alzò gli occhi al cielo.

«Mentre nel tuo caso la cosa si traduce in "Sto andando ad uccidere qualcuno"»

«Devo farlo visto che tu mi hai maledetto!» esclamò avvicinandosi.

«Io ti ho salvato la vita!» ribatté fermamente lei.

«E io non la volevo salvata!» disse alzando leggermente la voce.

«Se tu mi lasciassi spie-»

«Hai già spiegato abbastanza trecento anni fa!» esclamò interruppendola nuovamente.

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