Sogni e Imbrogli

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"Cazzo!, perché tutto va in merda?",
sbraitò C aprendo la porta di casa per poi buttare la borsa difonte alla porta del bagno, successivamente si lanciò sul letto e iniziò a colpire il cuscino per sfogarsi.
Dopo un paio di minuti la donna alzò la testa e notò di aver sporcato di sangue la fodera del cuscino,
"porca troia!, devo mettere a lavare anche questo e la lavatrice va a pena!, altri soldi da sprecare probabilmente...",
commentò C dopo essersi alzata dal letto, in quel momento udì la suoneria del suo telefono, lo estrasse dalla tasca della giacca e lo sbloccò per leggere il messaggio.
Gli occhi di C si spalancarono quando videro il contenuto del messaggio:
"n2 mi ha detto che Almodeus mi vuole a cena da lui questa sera!, come faccio a spiegargli questi lividi?, questa è la volta buona che mi scopre!",
panicò C mentre girava ansiosa per il saloto del suo monolocale.
"Come diavolo faccio?, come cazzo fac...ouch!!!",
il pensiero della donna fu interrotto dalla sua imbarazzante caduta, per colpa della sua borsa, contro la maniglia della porta del bagno.
"Ma che cazzo!, un altro livido gratis da dover spiegare ad Almodeus!",
commentò C specchiandosi mentre si massaggiava dolorante la guancia destra, dopodiché si girò verso la doccia e disse
"vabbè, laviamoci e troviamo qualcosa da metterci, forse il trucco potrà coprire questi piccoli incidenti",
detto ciò chiuse la porta del bagno e iniziò ad aprire l'acqua della doccia.

"Alla fine ha sbattuto veramente contro la maniglia della porta!",
commentò Almodeus uscendo fuori dal ricordo che aveva estrapolato da C, successivamente si girò verso la sua vetrata chiusa e iniziò a ridere, dicendo nel mentre
"è stata una delle scene più divertenti che abbia mai visto in una mente!, quella ragazza è proprio una sagoma ahahaha...",
il demone si fermò a metà risata, questa fu spezzata da un dubbio che iniziò a pervaderlo e che da lì a poco lo portò ad abbassare il capo e chiedersi
"non è che sto iniziando a...no!, impossibile!, anche se è simile a...NO!, quelli sono ricordi di Albert, non miei!,
quanto vorrei dimenticarli!".

Nel mentre, sullo stesso piano, una figura si stava avvicinando lentamente a C mentre questa attendeva l'ascensore per lasciare la torre:
"State aspettando da tanto?",
chiese n2 mettendosi al fianco della donna, questa abbassò lo sgardo verso di lui e rispose
"no, solo in paio di minuti, nel caso prendo le scale!",
n2 scosse la testa e disse
"non sia mai!, arrivereste in fondo che sareste una spugna di sudore",
C annuì e chiese
"devi prenderlo anche tu?",
n2 si girò verso di lei e rispose
"affermativo, devo andare al piano -A3, uno dei piani sotterranei della torre, voi al piano terra suppongo",
C annuì e disse
"giusto!".
Dopo un paio di minuti, l'ascensore arrivò, C e n2 entrarono insieme e quest'ultimo premette il tasto del suo piano, fatto ciò l'ascensore iniziò a scendere.
"Hem...n2, io dovrei andare al piano terra",
disse C con tono confuso, ma il robot sembrò inizialmente ignorarla, per poi controbattere successivamente
"lo so, ma devo chiedervi di seguirmi, devo farvi vedere un paio di stanze che potrebbero essere di vostro interesse",
C scosse la testa e chiese
"non possiamo andarci un'altra volta?",
n2 ingnorò la domanda e non rispose, questo spinse la donna e non porre ulteriori quesiti, anche perché la sua immaginazione era totalmente incentrata sul prepararsi a qualsiasi possibile evenienza a cui stava andando incontro.

Giunti al piano -A3, n2 uscì dell'ascensore e si girò verso C, dicendo
"la prego di seguirmi, non vorrei essere obbligato a usare la forza",
C abozzò un sorriso quando udì la minaccia del robottino, avrebbe tanto voluto chiedergli
"tu?, ma se non mi arrivi neanche alle ginocchia!",
ma si fermò appena in tempo quando notò due robot molto più grandi e robusti ai lati dell'ascensore, probabilmente pronti a muoversi al primo cenno di quello più piccolo.
"Cedo alla forza della persuasione, richiama i gorilla almeno!",
disse C uscendo dell'ascensore e mettendosi accanto a n2, questo parve confuso e chiese
"gorilla?, quali gorilla?",
C indicò i due robot più grandi,
uno dei quali parve ferito da tale affermazione e commentò
"non siamo gorilla!, siamo semplicemente robusti!",
C mise le mani avanti e disse
"fermi tutti!, frena un attimo!, era un modo di dire senza intento di offesa",
uno dei robot più grandi annuì e commentò
"ahhh!, ok...allora tutto a posto, passate pure",
dopo aver detto ciò, il drone si fece da parte e lasciò passare la donna, nel mentre commentò sotto voce al suo collega
"secondo me questa finisce come Nimbus",
il secondo robot si girò verso C e commentò a sua volta
"anche secondo me".

Un Amore di DemoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora