Capitolo 18

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Dopo aver lasciato l'ospedale , io e Korn stavamo raggiungendo la mia macchina dove ad aspettarci c'era Pran

-Tutto bene ?- domandò sorridendoci , ed io e Korn annuimmo , salimmo in macchina e partimmo 

-Com'è andato il lavoro?-domandò Pran

-E' andato bene , a renderlo ancora più bello è stata la visita di tuo fratello - io guardai dritto la strada , ma potevo giurare a me stesso che ero sul punto di arrossire 

-Sei fortunato-rispose Pran- mio fratello non è mai stato un tipo dolce -

-State zitti- li rimproverai e ridemmo , accompagnai Pran a casa , e rimanemmo soli io e lui 

-Ti va di mangiare insieme ?-domandò e io accettai  ,andammo in un locale-non hai domande da farmi?-chiese 

-Di che genere -

-Ci siamo detti che volevamo conoscerci meglio no?- domandò 

-Come sei finito a fare questo?- 

-E' una lunga storia , ma sono contento di dirla a qualcuno - rispose - ti dissi che io e Love non abbiamo gli stessi genitori ,la mia mamma era una pittrice , e decise di fare un murales dell'ospedale dove mi hai trovato , amava la vita-disse e assunse un'aria triste 

-Cosa accadde ?-domandai 

-Dava molto agli altri , a me , a mio padre , ma non si pensava mai a sè o alla sua salute , si trascurò talmente tanto che non si accorse di avere un cancro quando ormai era troppo tardi - spiegò- anche quando faceva le chemio , quando andavo a visitarla non la trovavo mai in camera , la trovavo intenta a far ridere i bambini -e rise anche lui - ero piccolo e mi arrabbiavo con lei , dicendole che doveva pensare a se , lei mi rispose che quel posto già era triste per quei bambini , voleva solo sollevare il morale , ogni persona che entra lì lotta e vuole vivere , solo che alcuni sconfiggono il loro male , altri no , però è come gestisci il tuo tempo nella malattia che conta -

-Cioè?-

-Cioè che potrai avere mesi , settimane , giorni , mia madre aveva si è no qualche mese e sai cosa fece ?-scossi la testa-volle passarli con coloro che amava al mare , e dipingere , le due cose che lei amava , oltre me , se ne andò però felice - 

-E tu dopo cosa hai fatto?- 

-Sono cresciuto con mio padre che era freddo e distaccato , non andavamo mai d'accordo , un giorni finì all'ospedale , una rissa , e girando per quel posto finì nel reparto dei bambini , li guardai e non sorridevano , vedevano i loro genitori disperati  e di conseguenza di abbattevano pure loro , mi ricordai delle parole di mamma e anche ero tutto dolorante .... riuscì a farli sorridere , ne valse la pena-  

-Sembravi felice con quei bambini -

-Lo sono , e vorrei fare di più - gli presi la mano 

-Stai facendo di più - dissi e sorrisi , però si era aperto con me ed era giusto che io facessi la stessa cosa , non che mi sentissi obbligato , ma perchè volevo 

-Io e Pran siamo stati adottati , i nostri genitori erano dei tossicodipendenti , non eravamo mai puliti , ci mettevamo l'uno i vestiti  dell'altro , avevamo le scarpe rotte , e di cibo c'era poco e nulla - non ho mai avuto un'infanzia facile - ma ero contento di avere Pran , mi sentivo meno solo -  sospirai - credevo che i guai sarebbero finiti una volta adottati , ma non fu così , compresi che quel lusso aveva un prezzo , fin troppo alto - e mi bloccai 

-Va bene così-disse - hai già detto molto - e sorrise - abbiamo detto un passo alla volta no ?- e io annuì 

Avrei voluto sfogarmi , ma avendo troppo da dire , avevo paura di spaventarlo e che lui fuggisse via , ed io non volevo ... Tenevo a lui ...

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