Capitolo 6

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Io e Toby uscimmo da quella sottospecie di casa spettrale e iniziammo a camminare per il bosco.

<Dimmi T/n... hai mai combattuto?>
<Beh... in realtà no.> risposi con un tono abbastanza incerto.
<Perfetto, allora te lo insegnerò io.>
<Sono una mezza sega, cosa pensi che riuscirò a fare?>
<Che autostima merdosa... fai così schifo?>

Sospirai, volevo picchiarlo, ma non avrei avuto possibilità contro di lui.

<Va bene, non dire una parola.> lui aveva un tono combattuto.
<Ma perché devo combattere? Insomma io sono una ragazza abbastanza tranquilla...>
<Ti abbiamo spiegato il perché... ti basti sapere che c'è bisogno di molta forza fisica perché il nostro nemico è davvero forte.>
<Perché il mondo mi fa questo?! Che ho fatto di male?> alzai gli occhi al cielo pronunciando quella frase.
<Anche se non fai niente di cattivo, il mondo è sempre contro di te... anche se sei la persona più gentile che esiste, ti succederà sempre qualcosa di brutto... il mondo è bastardo, tesoro.> il suo volto si incupì all'improvviso, io capì che avevo sbagliato a parlare.

Toby si fermò all'improvviso, prendendo le sue accette dalla cintura che le portava.

<Sei pronta per farti male?> mi guardò con uno sguardo freddo.
<Co-cosa?> feci tre passi indietro, lo guardai con gli occhi spalancati.

Lui non mi rispose, invece iniziò lentamente a camminare verso di me, oscillando l'ascia che teneva nella mano destra. Io mi voltai e iniziai a correre, ero estremamente terrorizzata per quello che mi avrebbe fatto se mi avesse presa. Che cosa faccio? Non dovevo aiutare a combattere? Per favore ditemi che fa parte dell'addestramento! Continuai a correre senza voltarmi indietro.

"Sei veloce, eh ragazzina?" Toby iniziò a correre.
"Ti ho dato un po' di vantaggio, ma non so quanto servirà."

Io inciampai sulla radice di un albero, ma mi rialzai velocemente e ricominciai a correre. Lui era troppo veloce e prima o poi mi avrebbe raggiunta, così quando ero sicura di essere fuori dal suo campo visivo mi rannicchiai e mi nascosi dietro un albero, mi coprii la bocca per essere sicura di non far uscire nessun suono. Spero che non mi abbia vista. Rimasi lì per qualche minuto e poi sentii il suono di passi, il mio sangue si gelò, chiusi gli occhi, pregando che se ne andasse. All'improvviso il rumore cessò e io mi affacciai per controllare che la strada fosse libera. Dietro di me sentii una presenza, qualcuno mi afferrò e mi buttò a terra a un paio di metri di distanza, facendomi sbattere la schiena contro un altro albero. Toby apparse davanti a me, teneva un'accetta sopra la spalla e l'altra oscillava all'altezza del suo fianco.

"Trovata." dalle sue labbra uscì una risatina bassa, sentivo i brividi che mi travolgevano.

I miei occhi erano chiusi mentre aspettavo che la mia fine arrivasse, non riuscivo a pensare a nient'altro che al fatto che stavo per morire, per la prima volta lo realizzai.
Perché? Non ho fatto niente di così tanto sbagliato da meritare una morte così atroce. Non sono una santa, ma nemmeno una persona cattiva. Chissà che cosa farà del mio cadavere.

TOBY'S POV

È così carina quando ha paura, mi viene voglia di torturarla. Rimisi a posto una delle accette e sollevai l'altra, per poi scagliare un colpo. Crash!

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