Capitolo-3 Buon Viaggio

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Quando Lily Evans, di anni diciassette, aprì gli occhi e fissó il ben noto soffitto color crema e si rese conto di trovarsi in un luogo che aveva erroneamente chiamato casa, per interi anni. Si era risvegliata nella sua camera a Spinner's End come tutte le estati ma quel primo di Luglio aveva in sè qualcosa di diverso, qualcosa nella pesantezza dell'aria, qualcosa nel colore delle pareti che pareva essere più cupo, qualcosa nella mattinata inspiegabilmente nuvolosa. Decisamente quella non era più casa sua, non lo era da sette anni ormai anche se continuava a mentire, a sè stessa sopratutto, fingendo di essere felice quando al termine di ogni anno scolastico si ritrovava fra le mura domestiche per qualche mese di vacanza. In fondo era felice perchè sapeva che a Hogwarts ci sarebbe tornata, ma quell'anno invece Hogwarts non l'avrebbe rivista e questo cambiava ogni cosa.
Rattristata da questo pronostico, si stiracchió e gettó un occhio alla sveglia digitale di color blu elettrico posta accanto ad una pila di libri babbani riletti più e più volte in quelle interminabili giornate; la sveglia segnava le ore sette e un quarto di una piovosa domenica mattina. Lily decise di alzarsi e di fare una lunga passeggiata rilassante in campagna dopo colazione, per avere il tempo di riflettere su argomenti che non aveva ancora scelto. Si riassettó velocemente, raccolse i lunghi capelli rossi in due trecce, poi indossó un paio di jeans, una t-shirt a righe e le sue inmancabili scarpe da tennis rosse. Le stesse scarpe che qualche anno prima James Potter aveva affatturato per farla sollevare a mezz'aria ogni tre passi, lui aveva riso nel vederla volteggiare e scalciare per i corridoi del castello "Ehy Evans com'è il tempo lassù?" Aveva chiesto battendo il cinque al suo migliore amico e allontanandosi sghignazzando. Lily non credeva possibile che un giorno avrebbe potuto innamorarsene. James. Lui le mancava più di tutto, voleva rivedere il suo perenne sorriso simile ad un ghigno, voleva riascoltare la sua voce, voleva ridere osservandolo scompigliarsi i capelli come faceva sempre quando lei era nei paraggi. "Chissà se mi sta pensando in questo momento" Si chiese Lily avviandosi verso le scale più serena che al risveglio. Quello che non poteva immaginare era che James stava pensando a lei per davvero.
"Mamma esco" Annunció Lily addentando un ultima fetta di crostata alle mele grondante panna "Prendi una giacca, fa freddo" La avvertì sua madre, un donnino minuto dai capelli dello stesso colore fulvo di quelli della figlia minore, ma ingrigiti dal passare del tempo; lo stesso non si poteva dire degli occhi, ancora giovani e ridenti. Lily sorrise sovrappensiero, immaginando sè stessa all'età di sua madre. Rivoltava una minestra profumata con un lungo mestolo di legno mentre un bambino dai capelli neri ebano come quelli di James giocava con il padre a poca distanza, ridevano. D'improvviso l'immagine si fece tanto vivida nella sua mente da apparirle quasi reale, Lily si riscosse ma sulle sue labbra rosee un sorriso vago e misterioso aleggiava ancora.
Si avvió rapidamente verso la porta, afferró una giacca leggera appesa sulla cappelliera e aprì ancora immersa nella sua fervida immaginazione.
Prese a camminare rapida per le stradine asfaltate che sviavano nei lussureggianti campi di grano ancora verdognolo, in quei campi la sua fantasia ambientava una nuova favolosa immagine, una famigliola allegra sedeva attorno ad una tovaglia quadrettata: i genitori, un uomo alto e occhialuto e una donna dagli occhi verdi sorseggiavano una cioccolata calda mentre un bambino di pochi anni inseguiva una imprendibile farfalla azzurra lanciando urletti estasiati. "Guarda mamma" Disse il bambino mostrando alla donna una foglia a forma di cuore trovata nei dintorni, il padre la prese fra le mani, cavó di tasca la bacchetta è trasformó la foglia in una collana che mise al collo della donna.
Lily si riscosse con un tremito, un brivido le corse lungo la schiena. Si incamminó lentamente verso il campo in cui era ambientata la sua visione. Lo raggiunse e si sedette nell'erba fresca rilassandosi e insipirando.
"Scusi signorina sa dirmi dove si trova casa Evans?" Le chiese una voce molto familiare che non aspettava di riascoltare tanto in presto, si voltó di scatto e i suoi occhi color verde smeraldo ne incontrarono un altro paio più scuri, contornati da una montatura squadrata "James!" Urló gettando le braccia al collo del ragazzo in piedi alle sue spalle. James le sorrise e posó le labbra su quelle di lei, mentre le sue braccia ancora le cingevano la vita. "Quando sei arrivato? E che ci fai qui?" Chiese Lily continuando a sorridere "Quando... siamo arrivati" Specificó una terza voce, anch'essa familiare e inaspettata "Sirius!" Strilló la ragazza correndo ad abbracciare l'amico, un ragazzo molto alto, dagli occhi azzurrissimi e i capelli scuri lunghi fino alle spalle "Si sono io" Rise lui ricambiando l'abbraccio "Ehy non vorrete lasciarmi solo" S'intromise James tendendo una mano a Lily, la quale la strinse immediatamente e si lasció trasportare dal ragazzo verso una piccola radura ad una certa distanza da Sirius, il quale li osservava con una certa curiosità
"Allora cos'è tutto questo mistero?" Chiese Lily portando le mani sui fianchi , un gesto che seguiva sempre i suoi momenti di impazienza "Sono qui per due motivi" Rispose James esitante, inspiró e poi proseguì "Primo: mi mancavi tu, so che non ci vediamo solo da una settimana ma non potevo più resistere senza ascoltare il fruscio del vento quando ti attraversa i capelli" Lily arrossì violentemente e lo lasció continuare "Secondo: volevo farti una proposta...ti andrebbe di fare un viaggio insieme?" Chiese James con gli occhi che brillavano di esitazione "Insieme? Cioè io e te? Certo che mi va che domande!" Rise Lily scompigiandogli i capelli ribelli e disordinati "Perfetto! Per un attimo ho quasi creduto che non avresti accettato" Ammise James sorridendo per aver avuto un pensiero cosí negativo "E dove andremo?" Chiese Lily in seguito a una lunga pausa "Sorpresa...non te lo diró...ti dico solo che in ogni posto ci passeremo una notte, il giorno dopo ci Smaterealizzeremo nel luogo successivo" Spiegó il ragazzo con un sorriso beffardo dipinto sulle labbra, Lily annuì con la testa "E sarà bellissimo, finalmente solo io e te" A James brillarono gli occhi di un luccichio mai comparso prima, niente a che vedere con la felicità che provava nel rivedere il suo migliore amico a fine estate, non era paragonabile nemmeno alla gioia provata nel riuscire ad afferrare un Boccino fra le urla estasiate dei tifosi, no era una cosa diversa, una cosa che riusciva a provare solo quando Lily era con lui e gli sorrideva, con quel suo sorriso etereo che sminuiva l'universo. "Solo voi...e noi" Commentó Sirius raggiungendoli e allungando le braccia attorno a quelle del suo migliore amico e della sua nuova ragazza "Come sarebbe a dire noi?" Chiese Lily inarcando un sopracciglio con disappunto e perplessità "Certo, pensavate di spassarvela in giro per l'Europa lasciando me e Moony a casa?" Chiese Sirius sporgendo il labbro inferiore in avanti, a modi supplica, James intervenne "Ti dispiace allontanarti un momento Padfoot?" Gli chiese incerto, Sirius si allontanó di qualche metro fingendo di esaminare un cipresso poco lontano "Non posso lasciarli a casa...Sirius farebbe esasperare i miei e Remus...bhe lo sai...sei arrabbiata?" Chiese James esitante, quasi si aspettasse di ricevere una sberla su una guancia, anni prima Lily ne era stata ben capace "Arrabbiata? Mi chiedi se sono arrabbiata?! Certo che no! Sono contentissima che vengano anche i tuoi amici che ora sono anche i miei amici...e poi, diaciamocelo, Sirius è l'unica persona a cui dai ascolto perció senza di lui come farei a tenerti a bada?" Rise Lily notando il sospiro di sollievo di James "Aahaha è vero...sarà fantastico" Pronosticó il ragazzo allungando un braccio attorno collo di lei "E allora dimmi che mi ami?"

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