Mi siedo sul divano e rimango abbracciata a Marta
Ma: avete sonno?
Fe: io abbastanza
Pa: io no
Ga: io nemmeno
Poi Marta guarda Fermín e gli chiede
Ma: andiamo a dormire?
Fe: si certo
Ci lasciano soli e salgono al piano di sopra. Io e Pablo ci guardiamo, si siede accanto a me e mi chiede
Pa: cosa vorresti fare?
Ga: hmm, non saprei
Dopo poco dice ridendo
Pa: ho un'idea
Ga: si?
Pa: giochiamo a Just Dance
Scoppio a ridere e lo fa anche lui
Ga: faccio schifo a ballare
Pa: siamo in due, daii ci divertiamo
Mi convince con il suo sorrido
Ga: va bene
Mi abbraccia velocemente e poi mi fa alzare dal divano, mette il gioco ed iniziamo a giocare ridendo.
Ad un certo punto cadiamo uno sopra l'altra ridendo e dice ancora tra le risate
Pa: scusami
Ga: tranquillo, sto morendo ti giuro
Continuiamo a ridere
Pa: te l'ho detto che ci saremmo divertiti
Gli sorrido e toglie il gioco, spegne la TV per poi rimanere accanto a me, iniziamo a parlare finché non mi chiede
Pa: ma tu abiti con i vostri genitori?
Appena sento la parola "genitori", il mio sorriso si spegne e se ne accorge, gli rispondo
Ga: no no, abito con Marta
Mi guarda
Pa: perché hai smesso di fare quel tuo bellissimo sorriso? ho detto qualcosa di sbagliato?
Ga: nulla nulla tranquillo
So che sente che c'è qualcosa che non va ma non voglio ammetterlo, lo farei solamente preoccupare
Pa: dai non mentirmi
Dice prendendomi le mani e guardandomi, ricambio il suo sguardo e mi diventano gli occhi lucidi, abbasso lo sguardo e scende una lacrima, lui mi abbraccia
Ga: scusa, davvero scusami
Pa: non devi scusarti, se vuoi piangere, con me puoi sempre farlo
Queste sue parole mi toccano in cuore e sento le farfalle nello stomaco... é una sensazione strana ma anche bellissima
Pa: anzi, sono io a dovermi scusare, ho detto sicuramente qualcosa ch-
Ga: tranquillo, è solo che quando hai detto la parola "genitori" mi sono venuti in mente dei brutti ricordi, ma davvero non preoccuparti
Mi guarda
Pa: mi ricordo che Fermín mi aveva raccontato una cosa del genere, mi dispiace tantissimo
Ga: tranquillo
Parliamo per un altro po' finché non mi chiede dolcemente
Pa: andiamo a fare la nanna?
Ga: si, va bene
Mi prende per mano sorridendomi e mi porta nella sua camera da letto, mi siedo e lui dice
Pa: comunque tranquilla, dormo nell'altra stanza
Fa per andarsene ma lo fermo prendendogli il braccio e gli chiedo
Ga: rimani qui con me?
Pa: certo, pensavo che se lo avessi fatto ti avrei messo a disagio
Ga: no no, anzi mi sento più al sicuro
Sorride e si stende accanto a me, mi abbraccia da dietro lungo la vita e gli chiedo
Ga: mi fai i grattini?
Inizia a ridere e fa ridere anche me, ha una risata contagiosa
Ga: daii
Continuiamo a ridere
Pa: l'hai detto con un tono così serio
Dice ridendo, rido anche io e poi cerchiamo di calmarci
Ga: se non riesco più ad addormentarmi dò la colpa a te
Ride e poi mi fa i grattini abbracciandomi ancora sorridente, dopo un po' smette e mi abbraccia come prima dicendomi
Pa: buonanotte Gahita
Noto il soprannome che mi ha dato, e gli chiedo
Ga: "Gahita" ?
Pa: non ti piace?
Ga: sii che mi piace, solo che non me lo aspettavo
Mi guarda sorridente per poi dire
Pa: forse é troppo presto però ti voglio già molto bene
Sorrido e arrossisco
Ga: anche io te ne voglio, buonanotte Pablito
Pa: buonanotte Gahita
Dopodiché ci addormentiamo abbracciati.Spazio autrice
ehii vi é piaciuto questo capitolo? é molto corto ma per la notte ho deciso di fare un capitolo a parte. comunque vi voglio un mondo di bene e buona lettura...🤍🤍
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untouchable || gavi
DragosteGaia López Marín; sorella del calciatore Fermín López Marín; è una ragazza di 18 anni che ha appena terminato i suoi 5 anni di studio a Milano, in Italia, e decide di ritornare nella città in cui è cresciuta, Barcellona. Assieme a lei vi è la sua m...