Capitolo 7

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Ci sono alcuni giorni in cui sai che accadrà qualcosa. Ti svegli come al solito, osservi il cielo limpido oltre la tua finestra, neanche una nuvola intacca quel meraviglioso azzurro e anche il mare è calmo come una tavola. Tutto è assolutamente normale.

Il risveglio di capitan Hook quella mattina fu più traumatico del solito, fitte acute e dolorosissime gli attanagliavano il polso destro, quella vecchia cicatrice bruciava come se la ferita gli fosse stata appena inflitta. Quella era una cosa strana e di certo sarebbe bastata a rovinagli non solo quella giornata ma, a causa del suo pessimo carattere, anche tutte le successive. Sicuramente un tempo non troppo lontano sarebbe stato così, ma non quel giorno.

"Buongiorno capitano" Wendy, pimpante e allegra come solo lei poteva essere, entrò nel salottino della cabina senza annunciarsi o anche solo bussare, un'azione che eseguita da chiunque altro avrebbe provocato una reazione sicuramente esagerata nel capitano, ma non se a farla era la fanciulla. Hook la raggiunse in pantaloni e veste da camera, aveva i capelli spettinati, non indossava gli stivali e neanche l'uncino, sembrava avesse appena lasciato il letto nonostante fosse già mattina inoltrata. Al contrario Wendy era vestita di tutto punto, beh per come si potesse essere vestiti di tutto punto su una nave pirata. La sua tenuta del giorno consisteva in un lungo abito di pregiata stoffa gialla che le arrivava alle caviglie, un altro dei tanti tesori sperduti arenati sulle spiagge di Neverland, era un po' largo e scollato per lei e per questo, nonostante le temperature elevate, vi teneva la vecchia giacca rossa che le era stata restituita al suo arrivo. Per comodità vi aveva abbinato gli stivali che per stare sulla nave erano sicuramente più comodi delle scarpe da ballo con cui era giunta sull'isola, probabilmente erano un pugno in un occhio affiancati a quel vestito un po' grande per lei e decisamente lontano dalla moda del suo tempo, ma qui entrava in gioco un altro dei punti a favore del trovarsi su una nave pirata: nessuno avrebbe avuto da ridire su questo abbigliamento fuori moda. Alt, in realtà solo il capitano avrebbe potuto parlare, più per il gusto di farlo che per reale interesse verso la moda femminile , ma da uomo, e soprattutto da padre, teneva per sé i suoi commenti. Era inoltre lecito aggiungere che non avrebbe esitato neppure a decimare la sua stessa ciurma se qualcuno si fosse azzardato a fare commenti di qualsiasi genere su sua figlia.

"Spero che tu non abbia esagerato con il rum dopo che ti ho lasciato ieri sera" proprio come farebbe una donna con diversi anni più di lei, Wendy gli si rivolse con le mani sui fianchi, una posa molto marziale e un atteggiamento quasi da madre, forse un lascito anche di quella prima esperienza sull'isola insieme ai bimbi sperduti che l'avevano investita di tale ruolo.

"Non si esagera mai con il rum" e in aggiunta il capitano, adocchiata una bottiglia chissà come finita sotto la scrivania, se ne versò un nuovo bicchiere proprio sotto lo sguardo ceruleo della giovane.

"Vuoi davvero attaccarti alla bottiglia di prima mattina? James andiamo, non sta bene"

"Tralasciando che il sole è alto già da un pezzo, non è neanche mai troppo presto per il rum" non le diede altro tempo per replicare perché, sorridendole sarcasticamente, bevve il bicchiere tutto d'un fiato. La sua intenzione non era di certo quella di infastidire l'irascibile ragazza, quanto invece intontirsi abbastanza da alleviare almeno un po' il dolore al braccio. Non voleva che Wendy se ne accorgesse e, da abile bugiardo quale era, sarebbe riuscito a tenere quel segreto, ma se poteva anche unire a ciò un po' di divertimento che ben venga.

"Mh volevo ringraziarti"

"Per?"

"Spugna stamattina mi ha portato il materiale di cui parlavo ieri per il mio acchiappasogni, oltre allo spago anche pezzi di stoffa e delle perline di legno levigato e altre di vetro. Non ne avevo mai viste, sono splendide" poi le si illuminarono gli occhi, fuggì fuori dalla cabina per ritornare subito dopo con qualcosa tra le mani.

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