Dopo avere camminato senza meta per un tempo quasi infinito, Morgana si siede sul ciglio di un marciapiede e si prende la testa fra le mani.
Ad un certo punto sobbalza e tira fuori dai pantaloni il cellulare, domandandosi perchè non se ne sia ancora sbarazzata. Sul display compare un messaggio: "Morgana Way, non puoi ignorarmi per sempre! Sono la tua migliore amica! Capisco che dopo tutto quello che è successo tu non abbia voglia di tornare a casa, ma potresti almeno telefonarmi così smetterei di pensare che tu sia stata rapita o ti sia buttata sotto un tir.. Chiamami"
Morgana è tentata di comporre quel numero, attendere pazientemente che il segnale monocorde lasci posto alla voce che le è tanto familiare, piangere e sfogarsi, ma per non cadere in tentazione spegne il cellulare e lo rimette nella tasca dei jeans.
Non puó essere debole, non puó.
Si alza di malavoglia e comincia ad incamminarsi verso il monolocale che considera la sua nuova casa, ma dopo pochi metri si rende conto di essersi persa.
"Merda" borbotta cercando punti di riferimento.
"Merda" ripete quando una moto si ferma davanti a lei e permettendole di riconoscere il conducente.