II

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ben presto la scuola finì, e dannato l'otto giugno perché da quando ho varcato la soglia della mia libertà denki mi ha scritto con insistenza per questo viaggio.

e dannato me che ho deciso di ascoltare la musica ignorandolo.

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< quindi? quando andiamo?  
< heyyy
< shinsou
< hitoshi
< ci sei?
   
         
                             diamine smettila. >

                   quando lo saprò te lo dirò.>

< eddai nemmeno un'ipotesi?

       se chiedi ancora quando andiamo fai il progetto da solo. >

< va bene zoticone, si fa a modo tuo

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appena arrivato a casa, buttai il telefono sul letto e mi tolsi tutto rimanendo in boxer, faceva un caldo bestiale. stavo per mettermi sul letto quando quel coglione della a con i capelli rossi aprì la porta in mutande <hey amico! sai dov'è monoma?> chiese esuberante.

aspetta, se monoma non era qui...

<...perché cazzo sei in mutande a casa mia?!> finì la mia riflessione schifato. al che anche lui realizzò come fosse strano perciò corse a mettersi dei pantaloni <comunque non so dove sia monoma, e modestamente non mi importa> risposi finalmente, con l'intenzione di chiudere la porta, ma lui la tenne aperta <allora che ne dici di andare in piscina?> diamine, era una buona idea, perciò sospirai e lui seppe subito che questo era un sì.

i miei erano spesso fuori perciò casa era quasi sempre libera, perciò molte volte mi trovavo gli amici di quel eijiro capelli rossi in casa con il gruppo di femminucce e monoma, e con la calda stagione quando i miei tornarono un mese fa riaprimmo la piscina nel giardino sul retro.

misi il costume, presi qualche asciugamano e scesi le scale poiché la mia camera era al piano di sopra, attraversando la zanzariera posta davanti alla porta scorrevole che dava l'accesso al retro. buttai l'asciugamano sull'erba sintetica e mi buttai in piscina, godendomi la rinfrescante sensazione dell'acqua.

qualche istante dopo il rosso corse verso la piscina urlando <tuffo a bomba!> come un bambino di sette anni, schizzandomi quando si schiantò sull'acqua. <fai piano. che poi devo pulire io.> mi lamentai mentre lui risaliva dal fondo <amico questa piscina è fantastica...non ti dispiace se ho invitato qualcuno vero?>. lo imbruttisco e poi rifletto, - saranno i soliti- mi dico, perciò faccio spallucce.

<bene, detto questo verrà solo denki perché gli altri sono tutti al mare> sputò di fretta come per togliersi il sapore chimico del cloro dalla bocca. <porca puttana.> avrei voluto annegare in quel momento, non bastava solo bombardarmi di messaggi, ora dovevo anche vederlo.

per giunta praticamente nudo.

denki e il rosso facevano un neurone in due, sarebbe stato un disastro, però ringrazio monoma per essere andato a farsi qualcun altro oggi invece che il rosso, altrimenti avrei dovuto sopportare i suoi sghignazzi.

<amico che potevi farci? non lo avevano invitato perché sanno che non si fa gli spinelli e mi sentivo in colpa a non condividere questo paradiso con il mio migliore amico!> si lamentò cercando di dare una spiegazione al suo, "assolutamente non fatto di proposito", invito.

uscì dalla piscina e mi stesi sull'asciugamano, mentre il rosso era seduto a bordo piscina aspettando il suo amico, finché non si alzò <io vado a prendere da bere, tu che vuoi?> ci riflettei qualche secondo pensando a cosa potevo bere, poi decisi di andare per il classico <monster, sai il gusto> lui rise <quella con la sirenetta sisi lo so> continuò a ridere entrando in casa. "la sirenetta" che idiota.

dopo qualche minuto suonarono il campanello, supposi che aprisse il rosso ma aprì la finestra del bagno e urlò <amico puoi aprire tu? sono impegnato!> sbuffai arreso, mi alzai dando l'impressione di essere un ottantenne e tornai in casa per andare ad aprire.

<hey shinsou!> mi salutò appena aperta la porta, con un sorriso smagliante <ciao> dissi, lasciando la porta aperta e tornando fuori <bagno è sopra, eijiro è lì dentro, se non esce la prima porta a sinistra è la camera degli ospiti, cambiati lì> capivo il suo smarrimento però non lo avrei aiutato, volevo tornare al mio riposo.

mi stesi sul telo a pancia in sotto, crogiolandomi sotto il caldo sole che dava l'inizio ad una rilassante estate, ero sul punto di assopirmi quando...

<KIRI METTIMI GIÙ!> <TUFFO A BOMBA!> seguito da un tonfo nell'acqua che fece arrivare degli schizzi sulle mie gambe. mi alzai e mi girai; il rosso rideva a crepapelle mentre denki sputacchiava acqua ancora con i vestiti addosso.

sarebbe stato un lungo pomeriggio.

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