CHAPTER 7

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(Regolare ľaudio)*Nottingham new*(mettere mentre ascolti il chap ,se vuoi)
UNROMANTIC
CHAPTER7
RUBY
Il giorno prima
Uscii dall'ufficio  zoppicando ,ma non so perché mi sentivo ...

Veramente  felice,per una volta.

Infatti dal momento in cui ero entrata fino al momento in cui ero uscita, non mi ero ritrovata costretta a fingere più di tanto...
Ad attendermi alla porta dell'ospedale ćera Noah ,che ancora agitato ,andava avanti e  indietro lungo ľentrata.
《Noahh!Hanno detto che possiamo andare!》dissi con un sorriso stampato sul volto.
《Meno male...vieni ti porto io.》sobbalzò mio fratello preoccupato ,mentre si avvicinava a me in modo furtivo per non farsi riconoscere.
《Ah!ma non ćè ne bisogno Noah》mi affrettai a dire ,ma lui non volle sentire ragioni  e mi prese comunque in  braccio .
《Su andiamo a casa》

Ma quando tornammo...non ci fù una bella sorpresa ad aspettarci.

Noah aprì la porta e ad attenderci ci fù nostra madre ,che infuriata come una bestia, mi tirò per i capelli  e io caddi dalle braccia di mio fratello .
《Perchè ľhai fatto!stupida!Ti rendi conto di quanto sei stata avventata!?》Mi tirò un calcio nello stomaco ,ma io ero troppo stanca per reagire e rimasi inerme sdraiata  per terra con uno sguardo vuoto e una faccia priva di emozioni.Sapevo benissimo che Noah aveva paura di nostra madre ed è per questo che quasi sicuramente non mi sarebbe venuto ad aiutare.Le mie palpebre  non sbattevano più .In quel momento io mi sentivo...come un semplice cadavere a cui venivano inflitte delle ferite ,ma che non poteva reagire non potendo muoversi.
《Che ćè perchè non parli adesso?!》disse mia madre facendomi sbattere violentemente contro il muro.

Non provai dolore.

A un certo punto riuscii a scorgere con la coda dell'occhio papà stava vendo incontro a mia madre,  per poi avvicinarsi al suo orecchio per dirle qualcosa.
《Sei stata fortunata oggi.Noah portala in camera sua e chiudila a chiave.》sbraitò mia madre che cercò con lo sguardo Noah.
Mi prese in braccio e per tutto il tratto delle scale non proferì parola.Quando giungemmo alla mia camera da letto ,prese in mano la maniglia e ľabbasso leggermente e la porta si schiuse.Continuò a camminare nel buio, fino a raggiungere i piedi del letto.Poi mi posò delicatamente sulla sua superficie, mi diede un bacio sulla fronte, torno indietro chiuse la porta e poco dopo si sentì un rumore di chiusura.

Mi aveva chiusa dentro.Ma io non opposi alcuna resistenza,bensì rimasi immobile nella posizione in cui mi aveva lasciata.

Non riuscii a chiudere occhio e pensai a cose a cui di solito una persona normale e sana di mente non pensa.Mi sentivo sola.
Inseguito mi addormentai.

Il giorno dopo trovai la porta non più chiusa a chiave e potei uscire liberamente ,quando andai al piano di sotto non trovai nessuno. Andai in cucina ,presi dell'acqua dal frigorifero e la versai in un bicchiere.Dopodichè cercai le mie pillole .

Non le trovavo.

Non trovandole iniziai a cercarle freneticamente per tutta casa senza però trovarle.A quel punto andai in panico e iniziai a impazzire .
《Dove cazzo sono?!》urlai con gli occhi sgranati  e la mandibola ritratta.A seguito do quelľurlo notai una figura scusa aggirarsi in camera mia.

Era James e in mano aveva proprio il barattolino delle mie pillole.

《James...che ci fai qui?》gli chiesi cercando di nascondere ľagitazione dietro un timido sorriso.

Stavo sudando freddo.

《Che cosa sono queste?》domandò incazzato nero.《Niente di chè sono solo delle pastiglie che uso per andare  a dormire...sai in questo periodo sono un pò stressata per tutte le riprese che ho da fare haha..》risposi io con una risatina nervosa.
《Mhhh capisco ...bè allora tieni.》aggiunse lui facendo spallucce,lanciando il flaconcino per aria.Io lo presi al volo e scesi al pian terreno.
《Oggi tu non vai da nessuna parte.》sputò il moro che scese di volata le scale per raggiungermi e poggiarermi una mano sulla spalla ,che io tolsi bruscamente con ľaltra mano girandomi di scatto ,quasi perdendo ľequilibrio.
《Cosa e perchè?!》risposi isterica

Devo prendere la pillola

Dopo essermi accorta di aver esagerato mi affrettai a chiedergli scusa .
《Scusa...non volevo...scusami.》sussurrai abbracciandolo.
《Credi che con me questi giochetti funzionino?Con Noah potranno pure funzionare..ma non con me.》rimghiò lui calpestandomi il piede della gamba fratturata.Sussultai per lo spavendo.
《Per una volta volevo provare ad essere gentile con te dato che ti stavi comportando molto bene in questi ultimi 6 anni ,ma vedo che ti ci vuole poco a dimenticare la lezione.》mi diede uno schiaffo ,staccandosi per primo da quelľabbraccio .
《Mi fai schifo》disse lui buttandomi a terra e tirando un calcio sul mio arto inferiore rotto.
Dopo ciò se ne andò e mi lasciò da sola in preda a atroci sofferenze.

Sentivo che il mio corpo percepiva dolore .Ma la mia mente non era dello stesso avviso.Che schifo che mi faccio.Sono proprio inutile.

Cercai di alzarmi ma non ci riuscii e per alcune ore rimasi stesa sul pavimento .Dopo qualche ora mi accorsi che probabilmente era quasi ora di pranzo,sapendo che Noah -sbadato com'era  -   non si era certamente  portato da mangiare, iniziai a strisciare per la stanza cercando le stampelle, che ricordavo di aver lasciato il giorno prima.E dopo un paio di minuti le trovai e cercai nuovamente ad alzarmi aggrappandomi a uno dei braccioli del divano.Quando riuscii finalmente a sollevarmi ,presi la pillola e la buttai giù.Controllai che gli abiti che portavo fossero tantomeno decenti ,presi le stampelle che si trovavano vicino alla porta e poi  chiamai Jack  per farmi portare all'università di Noah.

SHION AND THE SOUND OF THE DEATHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora