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Oh, I used to say
I would never fall in love again until I found her
I said, "I would never fall unless it's you I fall into"

Until i found You - Stephen Sanchez

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quel pomeriggio, avremmo avuto lezione di combattimento con la spada insieme ai figli di Atena e i figli di Ermes, compresi gli indeterminati.
quando me ne ricordai, non ne fui molto felice: odio combattere contro i figli di Atena; si credono superiori solo perché sono i cervelloni del campo, ma la maggior parte di loro si rende solo odiosa.
non fraintendetemi: io adoro Annabeth, è la mia migliore amica, ma molti dei suoi compagni...

comunque, detto ciò, mi stavo avviando verso il campo quando incontrai Luke.
<ehy, Taylor!> esclamò il figlio di Ermes appena mi vide.
<oggi andiamo di cognomi, Castellan?> chiesi affiancandolo.
<può darsi; sei pronta per l'allenamento?> chiese lui.
Luke era il miglior spadaccino del campo, perciò le lezioni di combattimento con la spada erano affidate a lui.
<per l'allenamento sì, ma non sono psicologicamente pronta a sopportare i figli di Atena.> dissi.
<già, alcuni di loro tendono a diventare leggermente odiosi, ma non preoccuparti, andrà bene.> disse mettendo una mano sulla mia spalla.
gli sorrisi;
Luke e Annabeth erano da sempre la mia famiglia: quando arrivai al campo avevo 8 anni, Annabeth era lì da circa un anno, Luke da quando aveva 4 anni, ma ha sempre avuto un debole per noi, da quando eravamo bambine: ci ha sempre trattato come sorelline, si è preso cura di noi come il padre che nessuno dei tre ha mai avuto presente, nonostante avesse 14 anni, e non ha mai avuto il coraggio di sgridarci o arrabbiarsi con noi, nemmeno alle nostre solite diavolerie infantili; è questo ciò che intendo quando dico che ha sempre avuto un debole per noi.
per questo, Luke e Annabeth sono il mio punto di riferimento, la mia famiglia.

...

<adesso, per provare le nuove tecniche, voglio che ognuno di noi si sfidi in un duello con un'altro mezzosangue; voglio che mettiate in pratica le nuove tecniche che vi ho spiegato.> disse Luke, mentre ci concedevamo un sorso d'acqua.
ero sfinita, avrei preferito di gran lunga dormire in quel momento, piuttosto che fare un duello.
Io e Annabeth decidemmo di sfidarci.
decisi di mettere in pratica la nuova tecnica di disarmo.
feci un passo indietro, uno avanti, e la disarmai, facendo da leva sul manico della sua spada, che volò all'indietro e cadde.
Annabeth mi sorrise.
<lo ammetto, sei stata molto furba, brava.> disse lei mentre ci allontanavano verso il resto della folla.
Luke chiamò altre coppie a sfidarsi, finché non rimase solo Percy.
il figlio di Ermes decise che sarebbe stato proprio lui a sfidare il biondino.

prima di continuare però, Luke ci concesse un'altra breve pausa per bere.
vidi che proprio quest'ultimo, versò una bottiglia d'acqua in testa a Percy, bagnando così tutti i suoi ricci.
nel momento in cui l'acqua entrò in contatto con lui, vidi una specie di scintilla di energia nei suoi occhi azzurri, ma decisi di non farci caso.

tutti tornammo ai nostri posti, mentre al centro dell'arena rimanevano solo Percy e Luke.
i due si sfidarono, e successe esattamente come nel duello tra me e Annabeth: il pivello fece da leva sul manico della spada di Luke, facendola così saltare a terra.
qualcuno, la maggior parte di noi, applaudì, un figlio di Atena urlò: <la fortuna del principiante?>
<non credi sia ora di chiudere la bocca, cervellone?> dissi di risposta, guadagnandomi un sorrisetto riconoscente da parte di Percy.
<bene, direi che la lezione di oggi può finire qui, e sono stato generoso; trenta secondi prima del solito!> esclamò Luke.

la folla che si era creata intorno all'arena si dissolse, ognuno riprese le proprie cose e si diresse verso la propria cabina, per prepararsi prima del pranzo.
salutai Annabeth e Luke e mi diressi verso la cabina di Apollo.
camminai a testa bassa sulla strada sterrata, cercando di evitare gli sguardi e le conversazioni: ero troppo stanca per parlare.
<ehi, Madison> mi sarei aspettata una specie di Jackson o una Grace arrabbiati perché questa mattina non mi sono presentata alla colazione, per la terza volta in una settimana, ma invece quando mi voltai vidi un Percy-Jackson-nuovo-pivello che mi raggiungeva a passo svelto.
<missione fallita.> mormorai tra me e me.
<ehi, Percy> dissi quando mi affiancò.
<volevo solo ringraziarti per avermi "difeso" davanti ai figli di Atena; spesso sono abituato a prese in giro del genere, ma non mi era mai capitato che qualcuno mi guardasse le spalle, quindi, volevo solo dirti grazie.> disse velocemente mantenendo lo sguardo basso.
capii subito che Percy era uno speciale, diverso; ma in senso buono, tipo uno di quelli che neanche volendo sarebbero in grado di essere duri.

sorrisi a testa bassa <non sopporto davvero i figli di Atena, quindi non sentirti troppo fortunato, Jackson. Ho solo svolto il mio passatempo preferito: farli incazzare.
alcuni di loro sono talmente perfettini che non sopporterebbero mai ciò che ho detto poco fa, per questo è divertente.> dissi.

<davvero li odi così tanto? Annabeth non era tua amica?> chiese.
<non li odio, sono semplicemente arroganti e si sentono superiori, perciò chi sono io per non sbattere loro in faccia la realtà? e poi no, Annabeth è la mia migliore amica, è l'unica figlia di Atena che riesco a sopportare.> continuai.

lui non ebbe nulla da aggiungere, perciò continuammo il tragitto in silenzio.
<comunque, come ti stai trovando? intendo, oltre che per i figli di Atena.> scherzai.
lui sorrise <per essere la prima settimana, sta andando meglio del previsto, di solito la prima settimana in una nuova scuola era la peggiore di tutte.> disse.
<beh, ora però non sei in una nuova scuola: sei a casa tua. Abituati, biondino, col tempo imparerai che le persone qui, indipendentemente se sono simpatiche o antipatiche come Clarisse, sono il cerchio della tua famiglia; ma tocca a te decidere chi far entrare nel cerchio.> dissi.

mentre eravamo ormai arrivati alle cabine, lui sembrò riflettere sulle mie parole. <ti saluto pivello, ci vediamo più tardi.> gli misi una mano sulla spalla e mi allontanai.



















ci sono dei passi avanti, ma prometto che farò uno slow burn come si deve, perciò dovrete attendere ancora affinché gli haters dei cervelloni di Atena capiscano a pieno i loro sentimenti MA ora è presto per parlare di questoooooo
anyways non so che dire su questo, voglio solo precisare che mi ispirerò sia dai libri, sia dalla serie TV e sia soprattutto dalla mia fantasia.
detto questo bho, ci si becca ragazzuoli
chia☀️

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