che brutta decisione avevano preso i miei genitori. Mi dovevo trasferire in una città totalmente nuova dove non avevo amici, e che non conoscevo nemmeno. Mi affacciai alla finestra di camera mia, guardai attentamente tutto quello che circondava la mia casa, alberi...colline...prati verdi pieni di fiori, mi sarebbe mancato tutto quello e soprattutto mi sarebbe mancato stare sotto l'albero più bello che c'era con la mia amica Carla a disegnare e inventare storie, Senti chiamarmi da mia madre per avvisarmi che c'era la mia amica, la feci entrare in stanza e gli raccontai tutto quello che stavo provando, delle paure che avevo, di non trovare amici, e di non parlare più con lei, provò a rassicurarmi e mi promise che saremo state amiche per sempre e che mi avrebbe chiamata ogni giorno. Quel pomeriggio rimasi a giocare con lei per tutta la sera fino a quando mia madre non la chiamò per dirgli che c'era sua madre e che doveva andare, la accompagnai fino alla porta e poi tornai in stanza per preparare la valigia visto che il giorno dopo sarei dovuta partire. Andai in sala da pranzo per cenare, mentre mangiavo ero molto mi ponevo un sacco di domande di come sarebbe andata nella nuova città
Marco: dai non andra così male, non abbiate tutta questa paura, vedrette che farete amicizia in un me che non si dica
Mike:ma appunto Melanie rilassati, non sarà male
Melanie:facile per te Mike, tu sai fare amicizia più facilmente di me.
dopo quella affermazione non parlò più nessuno. Dopo aver finito di mangiare mi sdraia nel mio letto, presi un manga che avevo creato con la mia amica,lo sfogliai, e mi passarono tutti i ricordi che avevo vissuto. Posai il manga e mi addormentai,anche se non molto facilmente.
Clara:MIKE, MELANIE, SVEGLIATEVI DOBBIAMO PARTIRE.
Era arrivato il grande giorno, corsi in bagno per lavarmi e prepararmi subito dopo usci, e mentre tutti si stavano preparando, io andai a salutare per l'ultima volta Carla, ma solo dopo 10 minuti già dovevo andarmene. Sali sul furgone dove avevamo messo tutte le cose, e nel mentre salutavo Carla dal finestrino.
Dopo qualche ora dal inizio del viaggio arrivammo a rainbow city, Sembrava tutto così colorato, forse non era così male come immaginavo, ma resta comunque il fatto che non ero nella solita zona di campagna ma ero in città dove c'era un sacco di gente e un sacco di rumoriMike:Bhe, non sembra male come città, vero Melanie?
Melanie:Mi aspettavo di peggio devo dire.
dopo cinque giorni dal arrivo avevamo finalmente finito di prepararci, vivevamo in una casa niente male, era grandissima e c'era addirittura una piscina.
Andai in camera mia, che in realtà dovevo condividere con mio fratello Mike e mia sorella più piccola Mimì
era molto grande e spaziosa avevamo pure un bagno tutto nostro.
Ora era arrivata la sera, e potevo dire che era andato tutto bene ma l'indomani ci sarebbe stata una vera e propia sfida per me, la scuola, che in se, non è un problema solo che sarei stata la nuova arrivata ed ero molto timida quindi non saprei cosa dire, e soprattutto impacciata come sono mi sarei confusa nelle mie stesse parole e inizierò a balbettare.
STAI LEGGENDO
per sempre💙💛♾️
RomanceUna ragazza messicana che si trasferisce in una città chiamata rainbow città