Mi svegliai con i raggi del sole che entravano nella mia camera, presi il telefono e controllai l'orario, erano le nove e mezza circa, era relativamente presto, nonostante ieri sera fossi tornata tardi decisi di alzarmi e di non tornare a dormire, questa mattina dovevo fare i compiti, certo non ne avevo mai tanti, ma nel pomeriggio presto, verso le 14 io e i miei amici saremmo andati nelle zone di Branch Bay, distava circa un'ora da Atlanta, ma ne valeva la pena. Ogni domenica pomeriggio tutti i ragazzi della mia età ci andavano, ci sono tornei di beach volley, facciamo aperitivi e verso le 17 c'è anche un dj set. Poi, verso le otto di sera circa, ognuno torna a casa propria. Fortunatamente, non ci si annoia mai.
Stavo studiando da ormai un paio d'ore, avevo quasi finito tutti i compiti quando mi chiamò Carlotta. Mi chiese solo se potesse venire da me, che aveva bisogno di parlare urgentemente. Io ovviamente le dissi che poteva e in meno di 15 minuti era da me. Ora stavamo sedute sul letto, aspettando che mio padre ci dicesse che era pronto per mangiare, in silenzio.
"Javon Walton," disse. Io la guardai confusa, anzi confusissima. "Che c'entra Jav-" stavo per finire ma lei mi fermò. "Sono andata a letto con lui." Io la guardai sorpresa e non feci in tempo a dire nulla che lei lo ripeté: "Sono andata a letto con Javon Walton." "Sei andata a letto con Javon Walton?" chiesi incredula. "Che cosa devo fare adesso?"
"Ti è piaciuto?" Non sapevo cosa dirle, non sapevo come prendere la situazione. Ero convinta che Carlotta prima o poi si sarebbe accorta di Alberto e che finalmente si sarebbero messi insieme. Ma adesso, non sono convinta che se ne accorgerà mai. "Non lo so." "Come non lo sai?" "Non lo so Cice, mi è piaciuto, ma, insomma," mi guardò seria. "Ma com'è successo?" "Tutti quei coglioni, io ero ubriaca, tu eri sparita completamente, Alberto stava con Filippo, le altre stavano a ballare ed è successo." "Sì, ma..." "Niente ma, tu dove cazzo eri finita, se tu fossi stata con me," stava iniziando ad alterarsi. "Calmati totta, non dare colpe a me, tu te lo sei scopata e ti è piaciuto. Ti piace lui?" "No, ma assolutamente." Era sincera. "Allora nessun problema, è stata solo una cosa di una sera, non è successo nulla." "Hai ragione, tu dove sei stata quando sei sparita?" "Da nessuna parte, stavo parlando con Giulia e altre della pallavolo." Menti spudoratamente e lei lo capì, ma capì anche che non le avrei detto la verità, quindi annuì solamente e cambiammo discorso.
Nota autore
Questo capitolo è più corto, servirà come appoggio per il prossimo
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Te amo Te quiero tequila -Jaden Walton
FanfictionAlice Brown, una ragazza vivace di Atlanta, vive una vita semplice con il padre dopo la separazione dei genitori. Con i suoi capelli biondi e gli occhi chiari, si impegna a scuola e trascorre il tempo con la migliore amica Carlotta e il vivace grupp...