10° capitolo

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Misi il casco e salii dietro di lui, lui prese le mie mani e le avvolse nella sua vita. "Fai piano però" dissi,lui mi rispose "tu tieniti forte e io andrò piano" mise in moto e partì. Mi appoggiai alla sua schiena per non fare arrivare gli insetti nei miei occhiali.
"Sei sicuro che possiamo stare qui nei paraggi?"
"Ho in mente il posto perfetto. Non ti condurrei mai nella cattiva strada." "Va bene",mormorai,tenendomi più forte a lui.
Un quarto d'ora dopo,Nek imbocco la strada che portava alle collinette storiche.
"Sei sicuro si possa venire qua di notte?" chiesi guardandomi attorno.
"No" parcheggiò. Lo fissai. "Cosa?"
Rise mentre scendevamo dalla moto. "Scherzo. Dobbiamo solo avvisare un ranger che siamo del liceo. Non ci faranno storie."
"Lo spero.Essere cacciata da un monumento storico non rientra nella mia lista di cose da fare prima di morire" mi guardo strano,ops avevo pensato ad alta voce,"hai una lista di cose da fare prima di morire?" "Emh...io...si" "Posso sapere quali sono?" "No,perché poi dovrei ucciderti,e l'omicidio non è nell'elenco" si mise a ridere e mi disse "Ne riparleremo di questa lista" rimasi a pensare. "Ci sei?" mi sistemai la borsa "Sì togliamoci il pensiero".
Prese la borsa dove c'era il cibo e mi raggiunse,indicando una collinetta più alta "È lì che dobbiamo andare.-si volto verso un ranger- Aspetta un attimo.Torno subito." Lo aspettai,si scambiarono qualche parola e poi Nek mostrò il suo quaderno. Alzando la testa vidi le prime stelle nel cielo blu scuro. Ancora un oretta e sarebbe scesa la notte.
Nek tornò "Possiamo andare. Non siamo gli unici studenti oggi." "Bene." camminai al suo fianco, ma ad una certa distanza. Arrivammo "Quando ci vorrà?" "Devi uscire con qualcuno?O hai deciso di andare in discoteca?" Scoppiai a ridere "Ehm,no" "L'ho dici come se fosse assurdo uscire con qualcuno il sabato sera." "Non mi vedo con nessuno" "Allora che fretta hai? Temi che ti abbia portato qua per i miei loschi intenti?" Mi fermai di colpo "cosa?" Nek si girò verso di me "stavo scherzando, Wendy." "Lo so" "Vieni fra poco farà buio,mangiamo."
Mise una coperta per terra dove appoggiò le pizze e incominciammò a mangiare e a parlare "Sai sei la prima ragazza che non si agita quando mi parla e non cerca di attirare la mia attenzione" "non mi piaci tutto qui" "oh" " Non mi va di essere considerata una facile preda per il semplice fatto di avere una vagina"
Nek spalancò gli occhi e scoppio in una fragorosa risata. "Oddio! Mi fai morire! Dobbiamo essere amici. E non accetterò un no come risposta." "Okay,ma questo non ti autorizza a cercare di infilarti nelle mie mutande" "Non hai intenzione di venire a letto con me. Afferrato" Mi sfuggì una risata "hai la mia parola...a meno che non sarai tu a chiedermelo" presi il bicchiere di coca "E questo non accadrà,perciò possiamo essere amici." "Cosa fai come passatempo campanellino?" "Vado a lezione di danza e dipingo il muro della sala" dico ripensando al muro rovinato. "Ecco ritornando al muro della tua sala...si ecco...mi dispiace di averlo fatto." Sì è scusato? Wow "Non preoccuparti è passato" "ti posso aiutare a rifarlo sai sono bravo nel disegno" "davvero?" "Sì sono bravo nel disegno" " wow. Comunque tu cosa fai nel tempo libero?" "Be faccio incontri clandestini. Ne hai sentito parlare del cerchio?" "Sì dove si combatte e si scommette" "si io combatto" "oh sei bravo?" "Sì molto,qualche giorno vieni a vedermi?" "Ehm vedremo" "okay" finito di mangiare iniziammò,Nek parlò "quale costellazione dobbiamo mappare?" "Mmm,qua c'è scritto Corona Borealis" "ah la corona boreale" Tirai fuori il diagramma preparato per noi dal professore e poi la mappa del cielo, e poi trovai la corona boreale. "Non capisco proprio come faccia la gente a vedere disegni nelle stelle"
"Davvero?" si avvicinò a guardare da dietro la mia spalla . "I contorni sono ben definiti"
"Non per me. Insomma,è solo un mucchio di stelle in cielo. Probabilmente puoi vederci quello che vuoi."
"Osserva meglio la Boreale.-picchiettò un dito sulla mappa- È chiaramente una corona."
Risi. "Non somiglia a una corona. È un semicerchio irregolare."
Scosse la testa. "Ora si vede bene. È una corona,dai,guarda le sette stelle!"
Gettai indietro la testa e tirai fuori una penna dalla borsa "Vedo le sette stelle,ma ne vedo un altro centinaio. Vedo pure il mostro di Lochness."
Nek scoppio a ridere. È un suono piacevole."Sei ridicola"
Sorrisi . Non sapevo da quale latitudine partire. Alzai lo sguardo sulla boreale e tracciai una riga unendo due puntini. "Sai da dove viene il nome?" Scossi la testa e mi strappò la penna. "Rappresenta la corona donata dal dio Dioniso ad Arianna. Quando si sposarono, Dioniso tramutò in costellazione il diadema di nozze."
Lo fissai "Il professore non ha detto queste cose." "Lo so" mi appoggiai all'indietro e lo osservai "allora come fai a saperlo?" "Perché, tu non lo sapevi?" lo guardai incredula. "Va bene. Forse sono in pochi a saperlo. In realtà al terzo anno di liceo ho partecipato a un corso di astronomia avanzata." "Come mai?" "Mi piace l'astronomia"
Rimasi bloccata vedendo due nostri compagni farsi effusioni, Nek mi tamburello la spalla con la penna "Che c'è?" chiesi.
"Niente è solo che...li guardi come se non avessi mai visto una coppia comportarsi così." "Davvero?" Fece di si con la testa "E solo che..." "solo che?" "Non ho mai avuto una relazione" pendendomi subito di averlo detto al primo buttaniere della scuola. Mi fissava come se avessi appena ammesso di essere la vergine Maria,mi bruciano le guance "che c'è?non è poi così grave" "non hai mai avuto una relazione?" "No" sono a disagio "Sei mai uscita a cena con qualcuno?" Sospirai e guardai il foglio "pensavo fossimo qui per mappare le stelle" "è cosi" "non è vero. Io ho scarabocchiato una sola riga e tu neppure quella"
"Quello scarabocchio è tra la Delta e la Gamma -si chinò a unire due puntini Qui c'è la Theta e questa è l'Alpha,la stella più luminosa della costellazione. Vedi abbiamo finito." Ci ritrovammo troppo vicini. Lui stava facendo quel suo sorriso e stava spuntando anche la sua adorabile fossetta nella guancia sinistra. Volevo allontanarmi ma allo stesso tempo non lo volevo. Ero confusa. Forse dovevo smetterla di fissargli le labbra. Si,buona idea,perché fissare le labbra di un uomo è un po da pervertira.
Oh,accidenti,grave errore avevo incrociato anche il suo sguardo 'strappamutande'.
"Mi ascolti?"battei le palpebre "eh..si, si certo" fece un sorrisetto "quindi dicevo non sei mai uscita con nessuno?","Cosa?", ridacchiò "Allora è vero che non mi ascoltati . Eri troppo impegnata a fissarmi" "Ma smettila. Sai hai superato di molto il livello accettabile di arroganza" "Mi piace se mi fissi" "Mi ero solo distratta. Ecco quant'è entusiasmante parlare con te" "ogni cosa che mi riguarda è entusiasmante" "Oh,ma smettila" "dovremmo farlo" mi disse "Fare cosa? Andare a casa? Per me va benissimo,anche subito."
"Io dico uscire insieme" richiusi il quaderno mi alzai e presi la borsa. "Non ti seguo" "Di solito due persone escono per passare la serata insieme. Può succedere anche di giorno,ma di solito è di sera puoi cenare,andare al cinema,fare una passeggiata al parco . Io non passeggio al parco. In spiaggia mi piacerebbe ma dal momento che qui non c'è ne son..." "So cosa vuol dire uscire" "Hai detto che non capivi e io te lo sto spiegando. Ora che sappiamo cosa vuol dire uscire,dovremmo farlo." "Cosa avevamo detto? Amici. Non ti farò infilare nelle mie mutande." "È una uscita tra amici non ti toccherò" "No" "perché no?" "Perché non ci conosciamo" "è per questo che si esce insieme per conoscersi"
"Non voglio uscire con te" "Sapevo che lo avresti detto" "allora perché me lo hai chiesto?" chiesi mentre camminavamo "perché lo volevo" "capisco" "domani è un altro giorno"
"Che c'è domani?" "Te lo chiederò di nuovo" "la risposta è sempre quella" " forse si o forse no" allungò una mano per picchiettarmi la punta del naso,continuò "E forse dirai di si. Sono paziente...e poi,come hai detto tu,non mi arrendo facilmente."
"Fantastico" borbottai. Salimmo sulla moto mi fece avvolgere di nuovo le mani nella sua vita, "Vuoi andare dagli altri o a casa?" "Sono stanca vorrei andare a casa." "Va bene campanellino" e partimmo.
Dopo un quarto d'ora arrivammo davanti casa mia,lo salutai e andai ad aprire la porta.
Entra salutai i miei parlammo di cosa avevo fatto, poi andai a farmi una doccia e mi andai a coricare. E quella notte sognai occhi strappamutande e sorriso sexy.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 13, 2015 ⏰

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