le cose si fanno un due|| ashtray

cap 14

-ti hanno tagliato la lingua?- ero incazzatissima, e anche un po' impaurita

Insomma, rivedere l'uomo che ha ucciso tua madre ed é scappato, l'uomo che ha abusato del tuo corpo per anni... Non é bellissimo, soprattutto se é sparito senza fare niente, senza pentirsene

Non sa amare. Non ne é capace e non lo sarà mai... E ahimè ho preso da lui

Non so amare. Non l'ho mai fatto e difficilmente mi affeziono a qualcuno che non siano i miei fratelli

Tornando a cosa stava succedendo al minimarket, Fez premette un pulsante e le "serrande" (non so come si chiamano da voi) si abbassarono, privandoci della luce della giornata e usufruendo di quella dei lampadari

-eccoti piccola mia, mi sei mancata-

-tu a me per niente, anzi stavo benissimo senza di te. Pensa un po'-

Cambiò faccia. Diventò serio e fece due passi verso di me, bloccandosi al sentire  il fucile di Ash ricaricarsi

Adesso la pistola era puntata sul ragazzino dietro di me

-fratello, poggia il fucile- provò a dire Fez beccandosi un'occhiata di mio padre

Feci segno con la mano ad Ashtray di abbassare il fucile e così fece, anche se con un po' di esitazione

Oscar continuava a puntargli l'arma alla testa

-lui ha abbassato la sua arma, abbassa anche tu la tua- continuavo a guardarlo negli occhi

Sorrise un'altra volta e abbassò l'arma

-e chi é, il tuo fidanzatino che lo difendi-

-per tua informazione non lo é lurido bastardo- strinsi i pugni

Rialzò la pistola puntandola su di me e sentii Ash rialzare il fucile verso di lui

-hai fatto il giro delle teste con la pistola, puntala anche sulla tua adesso- disse Ashtray con un cenno del capo al "tua"

-figlia mia davvero vivi con questo essere? Guarda come tratta tuo padre... Aiai non ci siamo-

-sei proprio un coglione- ribadii ridacchiando istericamente -sì, vivo con questo essere come lo chiamo tu e ha pienamente ragione-

Chinò la testa di lato

-sparati in fronte. Hai ucciso mamma senza pietà davanti ai tuoi figli, davanti a un bambino cazzo. Poi sei scappato come un cazzo di codardo senza palle. Sei un verme. Hai fallito in tutto, come fratello, come figlio, come marito, ma soprattutto come uomo ed essere umano... E come padre-

Mi sentivo le gambe molli. Non reggevo tutto quel ricordare ed ero sull'orlo di una crisi di pianto.

Oscar iniziò a respirare in modo rumoroso, segno che si stava incazzando e infastidendo. Poi smise. E iniziò nuovamente a sorridere in modo spietato

-amore a papà, non ho mai amato tua madre, aveva un bel corpo e mi bastava quello- rise -e sai... Hai lo stesso identico fisico di tua mamma- iniziò avvicinarsi nuovamente a me abbassando ancora una volta la pistola

Indietreggiai scontrandomi con la parte alta della schiena al braccio piegato a tenere il fucile di Ash

-ora che hai sviluppato dall'ultima volta che ti ho vista nuda... immagino sia ancora più uguale a lei-

Sgranai gli occhi. Mio padre continuava ad avvicinarsi lentamente a me. Ash Liberò il braccio contro la quale avevo sbattuto per portarmi dietro di lui, come a proteggermi

-ti ho sempre odiata t/n-

-lo so-

-sai perché? Perché sei uguale a tua mamma-

Corrugai le sopracciglia

-uguale, in tutto e per tutto. Le espressioni, i modi di fare, i coglioni nel dire la verità in faccia alla gente, l'estetica... Il rispondere in continuazione senza stare mai zitte quando converrebbe e basta-

L'ultima frase emanava un disprezzo che mi fece rabbrividire. Era a due passi da Ashtray che ancora mi faceva da scudo

-non é cosi per caso? Tua madre meritata solo di mori-

Non gli feci finire la frase, anche solo il fatto che l'avesse nominata con tale disprezzo manco fosse una bestia mi fece andare fuori di testa.

Spinsi alla mia sinistra Ashtray strappandogli dalle mani il fucile e nel giro di due secondi iniziai a sparare contro papà nel giro di un secondo. Riempiendolo di buchi nel torace... E uno in fronte

Era in terra esangue e non mi fermavo dal procurargli buchi con tutta la rabbia del mondo

SPAZIO AUTRICE

SCUSATE GLI ERRORIIII

che ne pensate?? E niente gente, uno in meno