cap 33

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Guardai la polverina

Poi verso la porta dove Ash continuava a bussare

Urlava di aprire o avrebbe sfondato la porta. So che l'avrebbe fatto

So che non pensava davvero ciò che mi ha detto ma ci sono rimasta comunque di merda

Certo, andare in un parco per vedere bambini fortunatamente felici ma ricordarmi di non esserlo mai stata era stato il colpo finale

Volevo quella droga, mi serviva. Era come se mi stesse chiamando e io non sapevo cosa fare in quel momento

Se cedere alla tentazione di inalare anche solo una di quelle 3 piccole e sottili striscioline

O buttare tutto e correre da Ash.

Non ebbi molto tempo per pensare

Ho detto che Ash avrebbe sfondato la porta no? Ecco

Lo trovai a guardarmi con gli occhi spalancati

Guardarci anzi

Me e ciò che avevo davanti

Non riuscii a non cadere in tentazione nemmeno davanti a lui e il suo stupore

Abbassai velocemente il capo verso una strisciolina e, prima che lui mi prendesse dalle braccia per allontanarmi, riuscii a respirarne metà di una.



Me ne pentii subito solo vedendo il suo sguardo.



Eravamo in piedi e lui davanti a me

E mi guardava con gli occhi pieni di delusione o dolore e con rabbia

Ovvio che non se lo aspettava

Aveva le labbra socchiuse e delle lacrime rigarono il mio viso





~scusa mamma se ho fatto sentire così un ragazzo~





-che cazzo hai fatto- sussurrò

-CHE CAZZO HAI FATTO- urlò mettendomi due mani sulle spalle e sballottandomi con poca delicatezza

-TE NE RENDI CONTO CAZZO CHE NON FA A LASCIARTI USCIRE SENZA CONTROLLARTI? LITIGHIAMO E FAI COSÌ?-

Stetti zitta a fissarlo

-E RISPONDI CAZZO-

no che non ti rispondo, mi stai spaventando

Smise di urlare e mi guardò. Sembrava aver capito

Prese quei pezzi di carta igienica buttandoli dentro il cesso e scaricando

-hai speso soldi per un cazzo cogliona di merda-

Fece per andarsene ma parlai

-cosa vuoi saperne- surrussai a malapena, ma mi sentì

Si girò di nuovo verso di me

-davvero lo stai dicendo a me? Io la droga la lavoro t/n-

Mandai giù un groppo di saliva che sembrava un nodo alla gola

-la lavori, non ne hai mai fatto uso. O almeno non di droghe pesanti- tirai su col naso e mi avvicinai piano a lui

-tu non ne sai niente. Avrai il tuo passato di merda ma non me ne frega un cazzo IN QUESTO MOMENTO proprio come a te non fregava un cazzo di me in QUESTI GIORNI.
Dimmi Ash. Ti sei accorto di come stavo? Seriamente però, non di come fingevo di stare-

Alzò un sopracciglio

-non guardarmi così- gli dissi incazzandomi ancora di più

-come cazzo dovrei guardarti, se non avessi sfondato la porta saresti entrata in overdose. Era troppa quella dopo tanto che non lo facevi.- stringeva la mascella e i denti e capii a malapena ciò che diceva. Indicava il water con la mano mentre diceva l'ultima frase

-stavo pensando a te coglione del cazzo- lo spinsi -A TE, NON AD ALTRI. A TE. IMMAGINA COME POSSO STARE SE IL RAGAZZINO CHE MI HA FOTTUTO IL CERVELLO INIZIA A TRATTARMI DI MERDA PERCHÉ É UN BRUTTO PERIODO. CAZZO ASH NON SO NEMMENO COSA NON VA PERCHÉ NON MI PARLI MAI.-

Presi un grosso respiro

-quando la stavo comprando non ti ho pensato nemmeno per sbaglio. Quando la avevo in mano si
Quando stavo tornando a casa si
Quando sono entrata qui si
Quando ho diviso quella merda si
E quando la stavo tirando su pure.

Tu non hai idea di quanto male mi hai fatto in questi giorni. Non ti sei nemmeno accorto di quando ho pianto sul divano tutta la notte perché non volevo disturbarti in camera.
Non hai nemmeno idea di quanto mi abbia fatto male vedere famiglie felici. Padri che amano e giocano con i propri bambini e io qua messa a fare un cazzo perché non so nemmeno come faccio a respirare ancora.-

Mi guardava a bocca socchiusa e non sapevo onestamente cos'altro dire. Mi veniva bene piangere e basta

-io un padre non lo ho t/s. Non so nemmeno se é vivo- disse semplicemente con gli occhi mezzo lucidi

-io avrei voluto non averlo- singhiozzai

Mi prese la testa e me la fece poggiare sul suo petto mettendo l'altra mano al centro della mia schiena

Non ricambiai l'abbraccio, mi limitai a mettergli le mani sui fianchi, più per reggermi a lui e non cadere che per altro

Sussurrò spostandomi la testa leggermente alla sua sinistra

-lo senti?-

Il cuore gli batteva all'impazzata

-tachicardia?- dissi sbuffando per la stanchezza e l'effetto di quella cosa e alzando lo sguardo verso i suoi occhi

La mano che aveva sulla mia testa scese alla mia nuca

-no, l'effetto che mi fai-







SPAZIO AUTRICE

hallooooo. Boh scusate se ci sono errori e sto malissimo per colpa del ciclo e niente raga.

Questi due sono due coglioni stratosferici

le cose si fanno un due|| ashtrayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora