Questo è amore?

29 1 1
                                    

"serena? ci sei?"

sentì queste parole sussurrate dolcemente nel mio orecchio dal mio fidanzato Michael mentre spostava le mie lunghe ciocche di capelli biondi dietro il mio orecchio,mi voltai e lo guardai sussurrando "scusami mi ero incantata un'attimo",lui mi diede una pacca sulla spalla e torno a parlare con Mike e raul due nostri amici mentre Raya e Zoe si stavano lamentando della stanchezza dell'allenamento di poche ore fa, mentre io ero sommersa dai miei pensieri tra qualche giorno sarebbe stato il mio ultimo giorno al liceo di mesteer,avevo ricevuto l'ammissione anticipata a Yale ed ero piuttosto felice ma la felicità svanì quando mi resi conto chi avrei dovuto affrontare a Yale , la mia nemesi da quando sono bambina,Nathan buwoski,e 2 anni più grande di me,un ragazzo dai capelli castani è ben curati,una voce dolce e rassicurante un ragazzo robusto e amante dello sport,studioso e amorevole,come fa un ragazzo così a essere la mia nemesi? perché io ero l'eccezione per lui ,ero la ragazza sfigata a cui poteva tirare i lunghi capelli biondi e chiamarla cane perché era troppo timida per dire qualsiasi cosa e difendersi,lo sopportato fino hai miei 13 anni quando si trasferì in Europa, da poco tempo però è tornato in città per seguire i percorsi di studio di Yale ,lo scoperto grazie a mamma che era entusiasta che io e Nathan ci saremmo rivisti ,come s può immaginare non ero entusiasta,non ne ho parlato neanche con Michael il mio fidanzato,non gli sarebbe interessato,si sarebbe incazzato pensando che io vada a Yale per Nathan,che ad essere sinceri era più sexy di michael e anche più intelligente, più divertente, più arrogante, più atletico...
senti la mano di Michael accarezzarmi la schiena e piano piano scendere verso i miei glutei e sfiorarli,gli presi la mano e lo guardai negli occhi sconvolta,"si può sapere che ti prende ora?" Mike,Raul,Raya e Zoe ci guardarono confusi e Michael fece un sorriso come per dirmi di non fare una scenata,in pochi secondi avevamo tutti gli occhi addosso,"ti sembra normale toccarmi così?" gli urlai contro,mi prende per la mano e mi portò nello sgabuzzino più vicino chiudendo la porta a chiave,era tutto buio e non riuscivo a vedere nulla così mi appoggiai al muro,Michael acesse una lucina e mi guardò appoggiandomi la mano sui fianchi,"Serena so che sei stressata per Yale ma non hai bisogno di fare scenate per una mano sul culo oppure quando ti bacio,siamo fidanzati sono cos'è che si fanno sii normale almeno quest'ultimo anno." evitai di guardarlo,dovevo essere normale?per lui ero strana?oppure pazza?,mi spostò i capelli dietro l'orecchio e inizio a darmi baci inizialmente leggeri e poi più imponenti sul mio collo,inizio ad accarezzarmi le cosce fino ad arrivare alla gonna sollevandola,in quel momento non me la sentivo non mi andava e volevo farglielo capire in qualche modo iniziai a dargli dei colpi sul petto oppure a borbottare dei rifiuti ma lui continuava baciandomi e accarezzandomi le parti più sensibili del mio corpo,senti le mie mutande essere tirate giù e michael che mi prendeva in braccio,senti delle lacrime scendermi sulla guancia, perché lo stava facendo?era questo il suo modo di dimostrarmi amore?questo è amore?non lo sapevo non sapevo niente dell'amore ero solo una 17 enne che non capiva niente dell'amore,forse neanche Michael ne sapeva molto dell'amore e del pentimento non si fermò nemmeno quando inizia a piangere pregandolo di non farlo,chiusi gli occhi e senti il suo membro penetrarmi con furia come per punirmi delle figuracce che gli feci fare per tutto l'anno,di tutte le litigate che ho provocato e i sensi di colpa che gli infliggevo,sentivo la sua rabbia dentro scagliarsi contro di me sempre di più con più forza,Michael mi aveva appena tolto tutto,la mia umanità e la dignità, continuò finché non riuscì più a sopportarlo,"ti prego..ti supplico basta,mi fai male.." appena ebbe finito mi fece sedere si rimisse i pantaloni e si sistemo la cintura e i capelli,"non l'avevamo mai fatto,desideravo farlo qui con te pensavo sarebbe stato magnifico essendo la mia ragazza,ma a quanto pare non sai neanche scopare",rimassi in silenzio mentre michael era già uscito dalla stanza e aveva chiuso la porta lasciandomi lì al buio,da quel giorno ignorai michael fino all'ultimo giorno in quella scuola,lui continuò a chiamarmi e perseguitarmi ma appena ho pottuto decisi di stare nei dormitori di Yale ,non volevo più avere a che fare con Michael e tutto ciò che lo circondava,dopo pochi mesi finalmente ero a Yale l'università dei miei sogni il mio posto quasi sicuro finché non avrò incontrato Nathan buwoski, ciò che ancora non successe ,per fortuna, segui la mia guida che mi fece vedere ogni lato della scuola,Elena willson, una ragazza solare è molto gentile,legamo subito,"ecco qui questa è la tua stanza, purtroppo non siamo coinquiline,ma ti prometto che il tuo coinquilino è molto simpatico!" disse elena,"coinquilino?" chiesi curiosa, "si lo conoscerai tra poco..oh che fortuna è già arrivato!" disse elena entusiasta,mi girai e quello che dovrebbe essere un ragazzo sembrava un dio greco, capelli castani ben curati,un sorriso accecante,le fossette in bella vista, alto,un dio greco era appena entrato in questa stanza e sembrava ci fosse solo lui,si avvicino a me e mi accarezzo i lunghi capelli raccolti in una coda, "bei capelli,ti come ti chiami? rapunzel?" disse accennando un sorriso,cerchai di rimanere chiama e gli risposi "mi chiamo serena",mi guardò e sorrise "certo,lo so sono nathan il ragazzo con cui giocavi da piccola,ricordi?", lo guardai e feci un passo indietro e risposi,"beh dire giocare è un modo fin troppo carino per definirlo",mi guardò sapeva di cosa stessi parlando, evitò la conversazione e si misse a parlare con elena e dopo pochi minuti se ne andò lasciando io e Nathan da soli nella stanza in silenzio,"mi dispiace." disse nathan,lo guardai "di cosa?" dissi,"di quello che è successo quando eravamo ragazzini,il fatto è che..",lo guardai curiosa aspettando che finisca la frase "il fatto è che?", mi guardo negli occhi,"da bambino trovavo i tuoi capelli bellissimi e trovavo te bellissima ma sai come da ragazzini non sai mai come dimostrare i tuoi sentimenti e da piccolo mi avevano insegnato solo a picchiare,quindi mi dispiace per tutto quanto",lo guardai e il mio corpo si irrigidì,era bellissimo anche quando si scusava in quel momento rimassi solo ad ammirarlo senza dire nulla,"fa nulla, probabilmente non mi diffendevo perché mi piacevi in qualche modo", mi guardo e accennò un sorriso "davvero?", lo guardai "uhm,probabile",mi guardò e inizio a ridere ,"mi sei mancata rapunzel"

A UNA CONDIZIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora