una condizione..

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Serena era lì nella mia stessa stanza sul suo letto mentre leggeva orgoglio e pregiudizio,aveva i capelli raccolti in una coda,indossava quelli occhiali che non le stavano mai giustamente e le scivolavano lungo il naso alla francese,aveva una maglietta che era il doppio di lei e dei pantaloncini che si intravedevano,ero appena tornato da una festa erano le 02:30 di mattina,ma Serena era lì come se mi stesse aspettando per dormire,ormai era arrivata a Yale da una settimana ma aveva già fatto amicizia con molti e si trovo subito a suo agio, talmente tanto a suo agio che mi sembro tranquilizzata da qualcosa o qualcuno non ebbi mai il coraggio di chiederle perché decise di stare nei dormitori,casa sua era molto vicina all'università non avrebbe bisogno di dormire al dormitorio,ma io e lei ci eravamo ritrovati da poco ed era ancora strano avere la sua presenza intorno,Serena alzo lo sguardo e mi guardò, tirò uno sbadiglio e accennò un sorriso,"sei tornato finalmente, pensavo fossi stato rapito, è andata bene la festa?",le feci un sorriso per rasicurarla,la festa non era andata molto bene ma non avevo ripreso confidenza con Serena per poterne parlare liberamente,mi sedetti sul mio letto e mi levai le scarpe,feci un leggero sospiro e mi abbandonai alla morbidezza del materasso, guardai il soffitto cercando di restringere le mie emozioni,Serena mi tocco la gamba,"nathan,so che non siamo amici ma cos'è successo?",chiusi gli occhi,"se vogliamo diventare amici dovresti dirmi cosa ci fai nei dormitori allora che casa tua è a 2 metri da qui",dissi in tono freddo,lei indietreggiò e deglutì,"vedo che la festa non è andata bene eh?,ma comunque hai ragione se vogliamo essere amici dobbiamo raccontarci tutto,si casa mia è praticamente a pochi chilometri da qui e potrei tranquillamente venire a piedi come gli altri studenti,ma c'è una persona che non me lo permette",mi radrizzai e la guardai,"chi sarebbe? uno stalker?", "nathan si tratta di michael wooder", sentì nella sua voce un brivido solo a pronunciare il nome di michael,cosa aveva fatto michael a rapunzel? sapevo che c'era qualcosa tra di loro ma era sano?si amavano?era una relazione occasionale? non sapevo nulla, io e lei non siamo mai stati legati non potevo sapere queste cose,la guardai negli occhi,"cosa ti ha fatto?",lei mi guardò aveva gli occhi lucidi cercando di trattenere le lacrime,"vedi, michael aveva una certa fama a scuola io ero capitano delle cheerleader, dovevamo essere la coppia perfetta e così ci mettemo insieme,ma ho scoperto che michael aveva un lato perverso e violento, soprattutto senza cuore e rimpianti,fece di me il suo giocattolo del liceo e non mi lasciò tregua,per questo quando lo lasciato ha iniziato a perseguitarmi e stare a casa dove lui poteva venire e seguirmi non mi faceva stare al sicuro",la guardai con sguardo dispiaciuto,non sapevo nulla di tutto ciò non sapevo cosa dirle stavo riflettendo per spezzare quel silenzio imbarazzante,"se..se fossi stato io ti avrei tratta meglio ti avrei tratta da principessa come quella che sei Rapunzel", accennò un sorriso il più dolce che abbia mai visto da parte sua, che sbocciò in un sorriso smagliante,"di questo ne sono sicura nathan", guardarla mi diede la conferma che avrei potuto davvero trattarla meglio di come fece michael,amarla meglio sarebbe stato il modo per farmi perdonare per il nostro passato,Serena si alzò e si misse davanti a me,"sei davvero carino quando dici queste cose romantiche,sai?",Serena black,ci stava provando con me? Certo non era la prima volta che una donna ci provasse con me ma serena black?non l'avrei mai immaginato,ma era lì davanti a me,mi resi conto che non indossava dei pantaloncini corti,ma delle mutande di pizzo, ciò mi fece arrossire,serena fece una risatina e il momento dopo me la ritrovai sopra di me,prese le mie mani delicatemente accarezzandole e le appoggiò sui suoi fianchi,iniziai ad accarezzarle i fianchi,lei si avvicinò al mio orecchio,"nathan buwoski,mi fai impazzire.",mi sussurrò all'orecchio quelle esatte parole che suscitarono qualcosa in me, qualcosa che non riuscivo a spiegare,mi sentivo infuocato e eccitato,in tutto il corpo avevo quell'unica sensazione,Serena appoggio le sue labbra sulle mie,abbassai lo sguardo per osservare il movimento delle sue labbra, iniziai a punzecchiarla con la lingua,"Serena..io sono fidanzato",Serena mi guardò negli occhi,"allora perché stai cercando di provare il sapore della mia bocca?",accennai un sorriso e la guardai negli occhi,"se ci tieni così tanto, sarà il nostro piccolo segreto buwoski,va bene?",mi chiese,feci di sì con la testa e serena inizio a stuzzicare la mia lingua contro la sua e finì in un bacio intenso,le accarezzai i capelli quel bacio continuava senza fine,non ci serviva neanche respirare,serena mi accarezzava il petto da sotto la maglietta,quel bacio diventava sempre più intenso e eccitante,poteva andare ben oltre,ma ci fermamo a guardarci,lei aveva le labbra goffie,gliele accarezzai con il pollice e la guardai negli occhi,"nat, perché ci siamo fermati?",mi chiese,"non spigiamoci oltre i nostri limiti,non adesso",mi fece uno sguardo comprensivo,non era arrabbiata, anzi mi abbraccio e mi accarezzò i capelli,"nat,facciamo una cosa io e te saremo amici,ma..a una condizione",la guardai curioso,"quale?",fece un sorrisino,"non saremo amici normali ma qualcuno di più",la guardai,"intendi",fece un sorriso accarezzandomi la guancia,"saremo amici amanti"

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