Non avevo notizie di Serena da mesi, andavamo in università diverse e lei rifiutava di avere a che fare con me,la chiamavo ogni giorno sdraiato sul mio letto sperando che lei possa rispondermi o scrivermi,anche una brutta risposta mi sarebbe andata bene,quei momenti erano diventati giornalieri, passavo i miei pomeriggi a pensare a Serena,mi chiedevo perché l'avevo trattata in quel modo, le volevo bene ma non le avrei mai fatto vedere le mie debolezze,le mie paure,il michael che avrebbe voluto conoscere,che avrebbe amato,ma non potevo Serena è come un grande muro che non riesco a superare, l'unico modo che avevo per affrontarla era andare a Yale per trovarla, probabilmente pensava di essere al sicuro lì, che non avrei avuto il coraggio di andarla a trovare ma era il contrario,non avevo il tempo per farlo,studiavo duramente e lavoravo per non dipendere dai miei genitori,andare a yale sarebbe uno dei miei ultimi pensieri,ma Serena in quel momento era il mio primo pensiero,in quel giorno avevo il giorno libero e avevo appena finito di studiare,avevo tutta la giornata libera,mi alzo e deciso di prende il giubbotto e uscire di fretta da casa,iniziai ad incamminarmi,mi missi le cuffie,e per tutta la camminata ascoltai the weeknd e frank ocean,arrivato alle porte di Yale,mi fermai a riflettere e se lei non mi volesse più parlare? aveva tutti i motivi per farlo,ma dovevo provarci lo stesso,appena entrato una ragazza dai lunghi capelli corvini,occhi color mandorla e bassa statuta mi fermo subito,
"cosa sei venuto a fare? hai un permesso per entrare?"
"scusa devo avere un permesso adesso?"
"sei un rincoglionito della NYU?"
"giudichi le persone in base all'università che frequentano? è il classico comportamento da ragazza piena di soldi fino al culo"
il suo volto si fece più serio e deglutì
"non sai nulla di me,e visto che fino a qui siamo d'accordo entrambi ti pregherei di tornartene in strada e non giudicare la gente solo perché hanno più possibilità di te"
quella ragazza era fastidiosa,tanto fastidiosa da capire il suo egoismo,ma le sue parole mi fecero innervosire
"sei ancora qui?"
"devo vedere una persona"
mi avvicinai pian piano a lei fino a metterla spalle al muro
"quindi se non ti dispiace appena avrò finito di parlare con quella persona toglierò il mio culo dai qui e tornerò alla columbia"
non disse nulla, distolse lo sguardo e si misse a giocare con una delle sue ciocche di capelli
"questa persona è Serena black,vero?"
non sembrava più la ragazza che mi aveva trattato come un senza tetto senza pensarci due volte,ma sembrava infastidita e innervosita
"se è lei allora ti direi di lasciar stare, è già interessata a..ma che dico,e interessata al mio ragazzo e se la spassano abbastanza"
non fui sorpreso come mi aspettavo di essere,ma decisi che il silenzio fu la mia miglior risposta,spostai la testa da un lato e abbassai lo sguardo, finché non senti dei pianti leggeri,alzai lo sguardo,era ls ragazza snob di poco fa ma ora stava piangendo davanti a me
"già se la spassano alla grande,non è una cosa che ti aspetti tutti i giorni,quello che dovrebbe essere il tuo ragazzo che va a letto con una vecchia amica d'infanzia"
quella ragazza pur essendo snob ed egoista,forse non lo era,forse,come me,era solo una maschera sicura da indossare,quel silenzio era insopportabile così la abbracciai forte,volevo farla sentire come non ho fatto sentire serena nei suoi momenti difficili,la avvolsi tra le mie braccia per trasmetterla calore,mi strinse la felpa mentre la bagnava di lacrime di strazio,avere quella ragazza tra le braccia sentire il suo calore avvolgere il mio era rassicurante,con serena non sentivo queste cose,ma perché con una sconosciuta che mi ha trattato in un modo pessimo invece sì? forse io e lei eravamo più simili di ciò che si credeva, indossavamo entrambi una maschera per proteggere le nostre emozioni,i suoi capelli corvini erano perfetti, capelli mossi ,perfetti e lucenti persino all'ombra,aveva una pelle liscia e curata il suo viso era delicato come quello di una bambola di porcellana,le labbra rosa chiaro,si notava la delicatezza di ogni parte del corpo di questa ragazza anche da lontano,a guardarla bene aveva l'aria di biancaneve,era perfetta, sentì le sue mani stringere la mia felpa ancora di più
"perché,non riesce ad amarmi?"
mi mormorò queste 5 parole,mi fecero rabrividire,Serena mi faceva sentire nello stesso modo,Serena non cercò mai di capirmi fino in fondo solo quando le conveniva,le accarezzai le guance e le radrizzai la testa
"sei figlia di Miller se non sbaglio,no? bene allora pensa a lui come una borsa perfetta che non si abbina al tuo vestito che è stato cucito con sforzò e pazienza,ma la borsa non ci prova neanche ad abinarsi al vestito per cui sei obbligata a cambiarla,lui non è fatto per stare con te è
una persona che devi buttare perché non si abbina alla tua personalità"mi guardò con i suoi occhi color mandola che rendeva il tuo più dolce,mi fece un sorriso come per ringraziarmi e mi porse la mano
"Naomi cornelia Miller, piacere"
le strinsi delicatamente la mano
"Michael andreas wood, piacere, Biancaneve"

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A UNA CONDIZIONE
Romance( -SCENE DI SESSO- ) 4 protagonisti,(forse) 40 capitoli, entrerai nelle loro vite tutte collegate tra loro da un'unica cosa,Yale un'università Newyorkese. Serena,Nathan,Noemi e Michael i nostri quattro protagonisti pronti a tutto per amore ognuno al...