Capitolo 5

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La settimana seguente si concluse velocemente, fra una chiacchierata con Marie e una telefonata di Rudy. Il rapporto con Lara, sebbene Alice fosse confusa al riguardo, procedeva a gonfie vele fra lavoro, aperitivi e passeggiate a cavallo. E anche se il gruppo di amici di lei non era proprio il massimo, riuscì ad integrarsi. Si era ormai adattata anche alla vita di paese: aveva fatto la spesa e cucinava per sé nel suo appartamento, pranzando con Gustav e suo padre solo nel fine settimana. Il sabato, solitamente, pranzava con loro anche Lara, di ritorno dalla consueta passeggiata a cavallo. La domenica pomeriggio, però, Alice usciva da sola con Oliver. Si era creato un intenso legame fra i due ed essendo soli perlomeno non c'erano "Lara" da recuperare per terra.

Quel martedì sera decisero di ritrovarsi al Pub dopo il lavoro. Quando lei e Lara arrivavano sul posto i suoi amici erano già presenti ogni volta, come se passassero le loro intere giornate a bere. Ma quella sera fu diverso.

«Ragazze, permettetemi di presentarvi mio fratello, Pietro!» La presenza di una persona nuova suscitò subito la curiosità di Alice. «Beh, piacere, "Lucas secondo!" Io sono Lara e lei è la mia collega, Alice! Anche lei è qui da poco...» «Piacere mio, Alice.» La interruppe lui, allungano la mano. «Piacere!» Rispose lei, quasi sussultando. Lara osservò la scena meravigliata, ma fece finta di niente. «E loro sono Astrid, Vanessa, Tommaso... Va be, ti avrà già parlato di loro...» «Già. E' un piacere, ragazzi.» Così dicendo si sedette di nuovo al tavolo, interrompendo Lara una seconda volta. Anche se non era sua intenzione essere maleducato, fece andare Lara su tutte le furie, ma lei non lo fece notare. «Va bene, gente! Io vado a prendere da bere.» Non appena si allontanò, tutti iniziarono a parlare e fare domande a Pietro. Alice rimase ad ascoltare. Scoprì che Pietro era il fratello maggiore di Lucas, aveva 23 anni e aveva appena completato un corso di laurea breve. Finalmente era riuscito a tornare dalla sua famiglia e voleva trovare una casa nella valle in cui vivere. Alice lo trovò interessante, l'esatto opposto del fratello. Beveva appena, non fumava ed era molto curato. Aveva gli stessi capelli castani del fratello ma non così lunghi, li aveva ricci e li portava appena sotto le orecchie. Aveva anche gli stessi occhi verdi del fratello e Alice si rese conto di aver notato il loro colore solo in quel momento. Forse i capelli lunghi di Lucas attiravano di più l'attenzione rispetto ai suoi occhi....

La serata si concluse dopo poco, come sempre. Il giorno dopo sarebbe stato un altro lungo giorno di lavoro in ufficio.

Rudy arrivò con un fascicolo enorme e lo poggiò rumorosamente sulla scrivania di Lara e Alice. «Salve! Oggi ho bisogno di una di voi per fare un sopralluogo. Sarà interessante....» Aprì il fascicolo e fece rotolare una planimetria lungo tutto il tavolo. «Quello che vedete è un maso di montagna, non molto lontano da qui, che abbiamo preso in carico. Il cliente vuole ristrutturare la mansarda e renderla abitabile, un po' come per il suo alloggio, Alice!» Lei annuì. «In questo sopralluogo una di voi potrà verificare come organizzare gli spazi e come lavorare su una planimetria. Chi vuole venire?» «Io mi sento poco bene, ho da fare qui.» Rispose aspramente Lara. Alice non capì il motivo della sua reazione, ma Rudy la riportò alla realtà. «Molto bene, si dà il caso che la signorina Alice sia la prescelta! Conferma?» Alice sentì una strana sensazione positiva. «Certamente!» «Allora può seguirmi sulla mia umile auto, signorina!»

Dopo una salita di qualche chilometro, si trovarono davanti ad uno splendido maso, situato su una collina che dominava tutto il paese di Monguelfo. Le mucche pascolavano liberamente e il suono dei loro campanacci rallegrava l'atmosfera. Lontano dal centro cittadino, in quel luogo, si respirava un sacco di pace.

«Benvenuti al maso Scotton!» Una signora di mezza età li accolse, stringendo la mano ad entrambi e sorridendo. Indossava un dirdl e aveva i capelli raccolti in un fazzoletto. «Accomodatevi! Posso offrirvi qualcosa?» «Non si disturbi, signora. Grazie lo stesso! Siamo un po' in ritardo e vorrei far vedere il tutto alla mia stagista.» «In questo caso, allora, accomodatevi! Mio figlio si trova già al piano di sopra.» Sorrise ad Alice e le pizzicò affettuosamente la guancia. La ragazza ricambiò il sorriso.

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