0.3 | Prologo

130 11 3
                                    

31 dicembre

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

31 dicembre.

Una data come le altre per qualcuno.

Il giorno antecedente l'anno nuovo per altri. Momento perfetto per organizzare cenoni e fare festa in attesa della mezzanotte.

Per me, non è completamente né l'una e né l'altra. O, almeno, non lo è più.

Oggi compi 25 anni. I miei occhi fissi su una nostra foto, posizionata sopra il camino, a casa di mio padre. Non capisco perché si ostina a lasciarla lì, in bella vista, dove tutti possono vederla e fare domande.

Papà e mamma sono andati a cena fuori. Io non mi sento in vena, quindi sono rimasta a casa con i miei fratelli. Il fatto che i miei amici si auto invitassero non era previsto. A detta loro, lo hanno fatto per non farmi stare sola in un giorno come questo.

Ora, si presenta un altro problema: loro hanno tutti un compagno o una compagna con cui baciarsi e abbracciarsi allo scoccare della mezzanotte. Io no. Non più almeno.

Mi piacerebbe molto tornare indietro nel tempo ed impedire alla Janette Ariel Wolff di affezionarsi all'ennesimo pilota di Formula 1, dopo essersi ripromessa che non ci sarebbe ricascata.

Come mi ripete sempre papà, la Formula 1 è uno sport di élite. Solo 20 piloti riescono a gareggiare nella categoria più ambita, venendo poi considerati i più forti del mondo. Devono avere un unico obiettivo, una volta approdati lì: vincere, vincere e solamente vincere. Amici, fidanzata, moglie, figli, non importano più. Una volta all'interno della monoposto, si estraneano dal mondo esterno, pensando solo a correre per trionfare.

Ho visto tanti, tantissimi incidenti nel corso della mia vita da spettatrice nel box Mercedes, al fianco di mio padre. Alcuni più, alcuni meno gravi, altri mortali. I più spaventosi, che ti lasciano con gli incubi per mesi.

Sento delle braccia avvolgermi la vita. Le conosco da 8 anni a questa parte. Il mio fratellino Jack, il mio piccolo grande uomo. Mi sorride e io ricambio, nonostante sia l'ultima cosa che mi senta fare in questo momento. In questo giorno in generale, in realtà.

<<Jaja, so che sei triste, ma Sam mi ha detto che se riesco a convincerti a raccontarmi una storia, forse riesco a distrarti>> Samuela riesce sempre ad incastrarmi. Sa benissimo che non riesco a dire di no a Jack.

<<Va bene, Jackie. Ci proverò. Soltanto per te. Lasciami solo->> un pianto si fa spazio nell'abitazione.

Enchanted | Logan Sargeant |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora