è mattina, sto già preparando il borsone con dentro l'occorrente per passare la giornata fuori di casa, compresa la notte, vi misi dentro anche il costume come mi ha detto Matteo, prendo un jeans dall' armadio e lo misi nel borsone, poi presi la scatoletta dei gioielli di mia madre però mi cadè accidentalmente a terra,tutti i gioielli erano a terra, in più scoprì un reparto segreto, lo aprì e vi trovai una lettera, rimisi i gioielli a posto e mi sedetti sul letto e lessi il foglio "cara Denise, sn tua madre, ti scrivo questa lettera perchè non potrò dirti queste cose a voce, ecco, in questo momento tu sei ancora nella mia pancia, e manca poco a che tu nasca e scopri il mondo, sai ho il presentimento che noi non passeremo molto tempo insieme, quindi non potrai sapere molte cose di me, ci terrei davvero che tu mi conoscessi e non avessi il rimpianto di non avermi conosciuta, quindi darò alla mia amica, che probabilmente conoscerai, una scatola con dentro cose di me che ti serviranno a sapere di me,ti basterà chiedergliela, sappi questo mia cara figliola, ti voglio tanto bene, con tanto affetto la tua mamma" quando finì di leggere il foglio lo ripiegai e le lacrime mi scesero "hey tutto ok?" mi chiese Matteo entrato in camera e avendo notato che piangevo "niente tranquillo, ho finito di preparare il borsone, tra poco scendo e facciamo colazione così andiamo" dissi io, non sapevo dove saremmo andati, Matteo non mi aveva detto niente. Misi le ultime cose nel borsone e andai in salotto e mi sedetti a tavola, uova con tost e succo alla pera, una colazione abbondante visto il viaggio a piedi che faremo. Finito di mangiare prendemmo i borsoni e uscimmo di casa "allora dove andiamo?" domandai a Matteo "a casa di Susy, lei ha una villa appena fuori città, non è molto distante ma ci vuole tempo per raggiungerla, però ne vale la pena, ha una fantastica piscina" rispose lui "se è così bella perchè ci passiamo solo 1 giorno?" domandai "perchè questa volta i genitori non possono stare alla villa e hanno deciso di lasciarci soli solo un giorno giusto per non toglierci la tradizione" rispose "tradizione?" "sì, ogni estate ci andiamo" "ah capisco" dopo un po' che camminammo raggiungemmo il gruppo "hey gente" disse Matteo "hey Matteo, ciao Denise" disse Carlotta sorridendo, sopratutto a me, riprendemmo a camminare, parlammo di varie cose ma ad un tratto Salvatore disse "dai alziamo il passo" , gli altri obbedirono, Matteo cercò di intervenire, forse sapeva tramite il nonno, ma gli altri non lo sentirono e io iniziai inevitalmente ad affannare rumorosamente, finchè il mio corpo si fermò, Matteo se ne accorse e si fermò con me "asma?" domandò, annui, io soffrivo d'asma quando il mio corpo si affaticava, non succedeva sempre, ma ultimamente non avevo fatto sport per cui il mio corpo non era allenato, dopo un po' gli altri notarono che eravamo in dietro e si fermarono anche loro, Carlotta si preoccupò e mi raggiunse "hey, tutto ok?" mi domandò, io non riuscivo a rispondere, mi mancava l'aria "non te lo sei portata da casa di tuo nonno fino a qui scommetto" mi disse Matteo, frugò in tasca e mi passò il puf, una piccola bomboletta che premuto il pulsante ti spruzza in gola l'aria, io l'odiavo, non l'avevo più usato da molto, quindi non l'avevo portato, probabilmente però il nonno avvertì i genitori di Matteo e gli avevo dato a loro il puf, e ora l'avevo Matteo, girai la testa, per far capire che non volevo usarlo "Denise non starai bene finchè non lo usi, o preferisci stare così per 30 minuti buoni?" disse Matteo, cercai di parlare ma non vi riuscì, a malavoglia presi il puf e lo usai, dopo 2 minuti iniziai a stare meglio, sospirai "riprenditelo, non voglio più usare quel stupido puf" dissi io "perchè lo odi se ti è d'aiuto?" domandò Matteo "perchè... perchè no" dissi, non volevo dirgli di tutte le volte che da piccola lo usavo come se fosse droga, o come tutte le volte stavo male mentre piangevo in bagno perchè mi prendevano in giro e usavo quello per stare meglio, il puf era solo un altro motivo per essere presa in giro "perchè ti prendevano in giro vero?" mi disse Matteo quando stavo riprendendo a camminare, mi fermai e mi girai verso di lui "come lo sai?" domandai "me lo ha detto tuo nonno" rispose, chinai il viso e continuai a camminare, gli altri mi seguirono, poco dopo riprendemmo a parlare normalmente. Arrivati alla villa di Susy andammo a mangiare, e poche ore dopo andammo in piscina "dai raga perchè non ci fumiamo una sigaretta?" propose Salvatore "Salvà qua siamo solo noi 2 i 18enni, loro mica possono fumare" disse Susy "ma daai, che fà, io voglio provare" disse Francesco "io non ci stò" disse invece Lucia, Raffaele poi parlò "se siamo tutti fumo anche io" "cretinate, io non ci stò" disse Carlotta, io non risposi "ah, io non lo sò, i miei si incazzerrebbero" disse Matteo "Denise tu ci stai?" mi domandò Salvatore, io non sapevo che dire, non volevo farmi odiare, perchè avrebbero potuto se dicevo no, però io non volevo fumare, ne potevo farlo "io e lei ci facciamo un giro" disse Carlotta, lei uscì dalla piscina e mi fece cenno di farlo anche io, lo feci e la segui, rientrammo dentro e ci affacciammo alla finestra grande "sei ancora arrabbiata con me per ieri?" domandò Carlotta "non sono mai stata arrabbiata" risposi "oh ma insomma, ho accellerato le cose e ti ho costretta a pose che non volevi" disse "non fà niente" dissi io "e se ti avessi baciata?" domandò "ma nn l'hai fatto e poi...." mi imbarrazzai "poi?" mi incitò Carlotta "e poi... l'avrei accettato" dissi cercandole di farne capire il senso, lei sembrò di capire "quindi a te non importa che sono passate solo 2 settimane" disse "2 settimane o 1 anno, cosa cambia?" risposi io "la conoscenza" rispose lei, la fissai, lei evitava il mio sguardo "se ci sono cose che non sò allora dimmele" le dissi io, lei si limitò a guardarmi, poi io tornai in camera, mi feci una doccia e mi misi il pigiama, poi sentì alla porta bussare, aprì, era Carlotta "ci sono cose che non sai è vero, ma vorrei dirtele in momenti apropriati, però c'è una cosa che probabilmente prevale, cioè che io sono innamorata di te" disse "credi che non sia lo stesso per me, è come se ci fosse qualcosa di estraneo che ci unisce" dissi arrossendo, lei si avvicinò e mi baciò la guancia "notte Denise" disse e se ne andò, io la fissai un po' poi rientra e mi buttai sul letto, non sò come ma mi addormentai, il giorno dopo tornammo a casa e raccontammo quello che passammo a Rita e Antonio.