02. 𝘣𝘢𝘤𝘬 𝘵𝘰 𝘺𝘰𝘶

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౨ৎ˚

Non ero mai stata una persona particolarmente ansiosa, cercavo sempre di vivermi ogni attimo senza farmi mangiare dall'ansia o da qualsiasi tipo di preoccupazione.

Non potevo dire lo stesso di questo momento, perché sentivo il battito così accelerato che temevo mi uscisse dal petto per la troppa ansia.

La partita si era conclusa, e Marc stava venendo verso di noi. Lucía corse ad abbracciarlo con le lacrime negli occhi, insieme a Menel e Martina.

Erano tutti così felici che avevo paura di rovinare il momento, le paranoie mi stavano davvero mangiando viva e sentivo il cuore che accellerava sempre di più.

Mia madre mi accarezzò la schiena, mostrandomi un sorriso confortante. Aveva notato quanto fossi in panico, e insieme a mio padre ci avvicinammo lentamente alla famiglia Guiu.

Marc alzò lo sguardo su di me e notai il suo viso,
sul quale pochi secondi fa c'era un sorriso luminoso, diventare più serio.

Era cambiato molto, e non potevo negare che fosse veramente bello. Il suo viso era evidenziato da tratti più marcati e più da uomo, i capelli castani erano spettinati e più lunghi rispetto a prima. I suoi occhi color miele mi guardavano in un modo che non seppi decifrare, sembrava confuso e... infastidito.

I suoi genitori si separarono dall'abbraccio per poi guardarci entrambi, aspettando una qualsiasi mossa da parte di uno dei due.

Ci stavamo guardando senza dire o fare niente, e ciò mi stava uccidendo. Io aspettavo che lui dicesse qualcosa, qualsiasi cosa... mentre lui se ne stava fisso a guardarmi senza proferire una parola.

"Beh? Non vi salutate?" Intervenne mio padre, rendendo la situazione ancora più strana.

Mi poggiò una mano sulla spalla, per poi farmi avvicinare a Marc fino a quando eravamo letteralmente uno di fronte all'altro. Grazie papà, sei sempre così delicato in queste situazioni.

"È bello vederti Marc. Sei stato fortissimo oggi, complimenti!" Mio padre abbracciò Marc, dandogli qualche pacca sulla shiena.

"Grazie, Miguel." Rispose lui, sorridendogli. Persino la sua voce è cambiata.

Gli brillavano gli occhi al commento di mio padre, e la cosa mi sorprese perché nonostante fossero passati ben tre anni e non fosse più un bambino... la sua opinione era ancora importante per lui.

Mio padre mi fece un occhiolino, prima di allontanarsi di un po' insieme a mia madre e la famiglia Guiu, lasciando me e Marc da soli.

"Congratulazioni per la vittoria." Dissi per rompere il silenzio.

Non sapevo bene cosa dire, cosa fare e come comportarmi. Mi sembrava di essere davanti a uno sconosciuto, e non difronte al ragazzo con cui sono cresciuta e con cui ho condiviso ogni momento della mia vita.

"Grazie." Rispose lui freddamente, non rompendo mai il contatto visivo.
"Quando sei tornata?" Mi chiese poi, passandosi una mano tra i capelli castani.

"Oggi." Risposi, mettendo le mani in tasca per il freddo.

"Capisco." Annuii, passandosi una mano sul viso.
"E cosa sei venuta a fare qui esattamente?"

WANNA BE YOURS - Marc GuiuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora