03. 𝘸𝘩𝘺?

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౨ৎ˚

La mia camera era un completo disastro.

Tra una cosa e l'altra ieri non ho avuto tempo di disfare la valigia, ed eccomi qui adesso... con mille vestiti sparsi sul letto e sul pavimento.

Non stavo minimamente prestando attenzione a quello che mi stesse dicendo David, tant'è che mi ero dimenticata di essere in chiamata con lui.

"Emi, mi stai ascoltando?" Mi richiamò il mio ragazzo dall'altra parte del telefono.

"Ci sono! Scusami, stavi dicendo?" Mi passai una mano sul viso esausta.

"Non mi stavi ascoltando." Constatò David, con una risata divertita. "Ho detto che devo lasciarti adesso, i ragazzi mi stanno aspettando."

"Okay, ci sentiamo dopo allora." Risposi, sedendomi sul letto.

"Divertiti stasera, ti amo." Disse lui, prima di chiudere la chiamata.

Il telefono si riaccese dopo pochi secondi, era un messaggio da parte di Marc:

Ti passo a prendere per le nove.

Sii puntale, non fare come il tuo solito.

Mi scappò un sorriso, mi conosceva troppo bene. Ero sempre in ritardo, e questa cosa non cambiò con il tempo.

Avevo tre ore per prepararmi e cambiarmi, e se volevo muovermi avrei dovuto muovermi a mettere tutto quanto a posto.

౨ৎ˚

Dopo essermi fatta una bella doccia rinfrescante, iniziai a vestirmi e a truccarmi.

Ho dato una veloce passata di piastra ai capelli, e mi guardai allo specchio.

Indossavo un vestito nero semplice senza spalline che si adattava perfettamente alle mie forme, insieme ad un paio di tacchi neri.

Diedi un'occhiata all'orario: erano le 21:15 e Marc mi aveva appena scritto di uscire.

"Non dovevo essere io quella puntuale?" Dissi appena entrai in macchina, girandomi a guardarlo.

"Credevo ti servisse tempo." Marc rise alle mie parole, scrollando le spalle mentre faceva partire il motore, facendomi alzare gli occhi al cielo.

"Certo, certo. Ma non è un po' presto per una festa in discoteca?" Gli chiesi, incrociando le gambe mentre appoggiavo la mia schiena contro il sedile.

"Infatti ti porto a mangiare qualcosa prima." Marc sorrise, facendo apparire quelle fossette che tanto amavo sulle sue guancie mentre sorridevo un po'.

Ci fermammo davanti a un locale non molto affollato e prendemmo qualcosa da mangiare al volo, sedendoci in una panchina non troppo lontano da dove eravamo.

"Allora..." Marc ruppe il silenzio, appoggiando un braccio dietro la mia schiena mentre si girava a guardarmi. "Ho bisogno di chiederti una cosa, e voglio che tu sia completamente sincera con me."

"Certo, fai pure." Incontrai i suoi occhi marroni, notando la sua espressione pensierosa.

"Perché..." Prese un grande respiro, passandosi una mano tra i capelli castani prima di continuare a parlare. "Perché non mi hai cercato nemmeno una volta in questi tre anni?"

Sospirai profondamente alla sua domanda, sapendo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato e meritava delle spiegazioni.

"Non lo so." Dissi sotto voce, distogliendo lo sguardo da lui. "Era già tutto così complicato e avevo paura che sentendoti avrei sentito ancora di più la mancanza di casa..."

"Quindi hai preferito trattarmi come un perfetto sconosciuto dopo che ci conosciamo da quando siamo nati? Mandare all'aria tutti questi anni di amicizia?" Marc scosse la testa alle mie parole, chiaramente non soddisfatto dalla mi risposta.

"Anche tu avresti potuto scrivermi qualche volta, ma non l'hai mai fatto." Aggrottai le sopracciglia, sentendo la tensione crearsi di nuovo tra di noi.

"Sì, avrei potuto... ma non l'ho fatto. Sono stato un coglione anche io, va bene?" Marc sbuffò, incrociando le braccia sotto il petto. "Senti... è meglio che lasciamo perdere, ci siamo chiariti solo ieri e non ho voglia di litigare."

"Nemmeno io." La mia voce si addolcì, mentre giocavo con la mia collanina d'oro. "Non possiamo cambiare il passato ma possiamo migliorare quello che c'è adesso. Ti ho appena ritrovato, e non voglio nè posso starti lontana di nuovo."

"Beh, che non potevi starmi lontana l'avevo capito." Marc sorrise divertito, colpendomi il braccio scherzosamente mentre alzavo gli occhi al cielo.

"Semmai tu." Gli puntai un dito contro, divertita dal fatto che niente di lui fosse cambiato.

Marc mi fissò per qualche secondo, il suo sguardo analizzando ogni particolare del mio viso prima che scendesse lentamente sul modo in cui il mio vestito abbracciava le mie curve.

"Sei bellissima." Incontrò il mio sguardo di nuovo, mentre mi spostava una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Grazie." Un piccolo sorriso apparve sulle mie labbra al suo complimento, guardandolo negli occhi intensamente mentre potevo giurare che c'era qualcosa di strano nell'aria.

"Allora... che dici se andiamo?" Marc si schiarii la gola, alzandosi dalla panchina mentre si metteva le mani nelle tasche dei suoi pantaloni.

"Sì, andiamo." Annuii, seguendolo mentre camminavamo di nuovo verso la sua macchina.

Non sapevo perché improvvisamente sentivo una strana sensazione dentro di me, ma per qualche motivo mi sentivo che non se ne sarebbe andata presto.

  ౨ৎ˚

CIAO! 🫶🏻

Ecco qui il capitolo tanto atteso, anche se non sono per niente soddisfatta della scrittura... spero vi piaccia.

Vi chiedo di lasciare una stellina e se volete anche un commento, vi voglio bene e grazie per il supporto che date alla storia! <3

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 04 ⏰

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