Ciao besties,
Prima di lasciarvi al capitolo vorrei chiedervi qualche parere sulla storia.
Vi sta piacendo? Cosa ne pensate?
Un abbraccio,
Anna
P.s. non ho avuto modo di rileggere quindi se trovate qualche errore vi chiedo di segnalarmelo, con gentilezza ovviamente.
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"He's so tall and handsome as hell. He's so bad, but he does it so well," canticchiai poggiando la nuca contro il bordo della jacuzzi. Socchiusi gli occhi e mi lasciai andare al getto dell'acqua calda che aveva cominciato a massaggiare il mio corpo. Mi sentivo in pace con il mondo. Avevo messo il cellulare in modalità offline affinché nessuno mi potesse disturbare. Prima del pisolino di circa due ore che mi ero concessa, avevo chiamato le mie amiche che, manco a dirlo, dopo essersi accertate del fatto che avessi ancora un naso, si erano lasciate andare a commenti del tutto impertinenti riguardo il pilota monegasco che soggiornava nella stanza accanto.
"A quanto pare, è anche tornato single!" Aveva esclamato Sheila facendo squittire Cristina. A nulla erano serviti i miei tentativi di cambiare discorso, ma, per mia fortuna direi, Anita aveva interrotto i loro deliri con la sua crisi di nervi dovuta ai suoi capelli gonfi e crespi. Sheila e Cristina avevano mollato la presa e, dopo poco, le avevo salutate dicendo loro di divertirsi anche per me e di conquistare qualche bel fusto. Non mi era sfuggita l'occhiatina eloquente che Sheila aveva rivolto ad Anita, ma avevo deciso che avrei indagato in seguito.
A interrompere il mio stato di pace sia fisico che mentale fu il brontolio del mio stomaco che mi ricordò che era giunto il momento di mettere qualcosa nella pancia visto che, oltre alla colazione del mattino, non avevo avuto modo di pranzare. A malincuore, decisi di uscire dalla jacuzzi e di andare a prepararmi.
"Cazzo," borbottai a me stessa quando mi resi conto che non avevo nessun vestito da mettere. Non era previsto alcun pernottamento, ma una semplice giornata al mare a Formentera prima di tornare nel tardo pomeriggio ad Ibiza. L'unica cosa che potevo indossare era il pareo che fortunatamente era abbastanza lungo ed era molto simile ad un vestito. Fin da piccola, ogni volta che andavo al mare, portavo con me l'intimo in modo tale da godermi il mare fino all'ultimo secondo, poiché mio padre non mi avrebbe mai permesso di salire in auto con il costume bagnato.
"Si rovinano i sedili," mi diceva sempre.
Grazie al cielo, avevo conservato quell'abitudine e, di conseguenza, anche quella volta avevo con me sia il reggiseno che le mutandine che indossai subito. Mi asciugai i capelli, decidendo però di lasciarli umidi altrimenti sarei finita come Anita e l'ultima cosa che volevo era andare in giro per Formentera come una appena uscita da un manicomio. Una volta indossato il vestito e i sandali, applicai del mascara che avevo trovato nella mia borsa e mi soffermai ad osservare il mio viso particolarmente abbronzato. Era mia abitudine non mettere nessun tipo di trucco sulla pelle durante l'estate e questo perché mi abbronzavo con una facilità disarmante e il colorito che assumeva la mia pelle era davvero bello. Non a caso, l'estate era il periodo dove mi sentivo più confident con me stessa. Molto lentamente tolsi i due mini cerotti che avevo dalla mattina e ne misi due nuovi, evitando però di toccare il naso che, purtroppo, mi faceva ancora male. Avrei dovuto prendere l'antidolorifico ma a stomaco vuoto avrei rischiato di farmi venire il mal di stomaco e, onestamente, non mi sembrava davvero il caso.
Afferrai la borsa pronta per uscire, ma mi fermai quando mi resi conto che non avevo la più pallida idea di dove andare a cena. Nemmeno avevo considerato l'idea del servizio in camera che, per ovvie ragioni, sarebbe stata la cosa più facile, ma ahimè, l'idea di far addebitare il costo della mia cena a Charles non mi sembrava affatto carino. Scartai anche l'opzione di andare a cena nel ristorante dell'albergo. In primis, non avevo l'abbigliamento adatto e, in secundis, chissà quanto mi sarebbe costato. Per intenderci, era un 3 stelle Micheline e di sicuro non avrei trovato un panino con delle patine fritte a 10 €. A quel punto, optai per l'opzione più facile e sicura: il Mc Donald's.
Cercai su Google il Mc Donald's più vicino e fui felice di vedere che si trovava a 20 minuti di macchina. Strabuzzai gli occhi quando vidi che, invece, a piedi ci sarebbe voluto almeno un'ora e, decisi, infine di chiamare Uber.
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Tangled Fates - CL16
Hayran Kurgu"Il fato batte alla porta solo una volta. E ognuno deve decidere se rispondere o meno." E se dall'altra parte della porta ci fosse colui in grado di stravolgerti la vita apriresti? La risposta sembra semplice, ma non lo è. Non per Alice, non per...