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Salutare Charles quella mattina mi aveva lasciato una strana sensazione alla bocca dello stomaco, forse perché ero consapevole del fatto che non ci saremmo mai più visti. E, devo ammetterlo, mi era piaciuto passare del tempo con lui, ma lui era lui ed io ero io. E i nostri mondi erano fin troppo distanti anche solo per guardarsi da lontano.
Certo, avevo salvato il suo numero di cellulare, ma - conoscendomi - non lo avrei mai chiamato. Per dirgli cosa poi? Non avevamo nulla da dirci in fondo.
Il Dottor Carlos, quella mattina, mi aveva visitato e per fortuna aveva confermato che il mio naso, seppur un po' martoriato, non era fratturato. Charles aveva insistito per essere presente alla visita, dopodiché mi aveva salutato con un sorriso e un: "Ci vediamo presto, Ali."
Io, come mio solito,  avevo ricambiato il saluto dicendo: "speriamo di no," ovviamente avevo riso. Anche lui aveva riso. E infine, ognuno ed andato per la propria strada.

***

"Non ci posso credere!" Strabuzzai gli occhi guardando Anita.

"Ma sei sicura sia lui?" Chiese Cristina.

"Ovvio che lo sono! È stato il primo ragazzo con cui mi sono slinguazzata," disse la mia amica senza peli sulla lingua.

Sheila per poco non soffocò con la limonata che stava sorseggiando. Io e Cristina invece scoppiamo a ridere, seguite a ruota da Anita, che poi aggiunse: "Credetemi, è lui."

I miei occhi erano fissi sulla foto del ragazzo. Ragazzo che io avevo conosciuto solo il giorno precedente, ma di cui già conoscevo nome e cognome. Anita si era già fiondata sul suo profilo Instagram e mi stava mostrando le sue foto, molte delle quali lo ritraevano accanto a Charles e gli altri ragazzi del gruppo che avevo conosciuto la sera precedente.

"Quindi tu e questo Joris avete avuto una storiella estiva?" Domandò Cristina.

Sbattei le palpebre spostando lo sguardo sulla Anita. Lei annuì, io rimasti di stucco.

"Ma quando è successo?" Chiesi curiosa.

Io e Anita avevamo frequentato lo stesso liceo in Italia, però, non eravamo molto amiche, anzi. A dire il vero, per tutta la durata del liceo non avevamo fatto altro che litigare. Non andavamo proprio d'accordo. Lei, una testa calda, nata sotto il segno dell'Ariete. Io, invece, una Leoncina con la spiccata arte di mettermi nei guai. Con il senno di poi, ma mi sarei immaginata che sarebbe diventata la mia migliore amica. Ci eravamo trasferite a Londra lo stesso giorno e ci eravamo ritrovate sullo stesso aereo. Avreste dovuto vedere la sua faccia quando mi riconobbe. Probabilmente la mia era la stessa. Eravamo sole in una città sconosciuta e, forse, fu proprio quello ad unirci e a farci legare, a tal punto, da considerarci sorelle.

"Circa 5 anni fa. Ogni estate io e mia sorella andavamo a trascorrere i 3 mesi estivi dai miei nonni a Tenerife e beh, a quanto pare anche lui, perché abitava proprio accanto a noi.  Ci siamo conosciuti a giugno e, non ricordo esattamente le dinamiche, ma durante una serata abbiamo limonato e poi da lì, è iniziato tutto" ci spiegò la mia amica non trattenendo un piccolo sorriso.

"E poi? Che è successo?" La invitò a continuare Sheila. Le brillavano gli occhi, oh mio Dio. Sheila amava quel tipo di storie e Anita stava servendo proprio ciò di cui lei si nutriva: gossip. E, in fondo, un po' me ne nutrivo anche io.

"E poi niente, dopo l'estate decidemmo che non aveva senso continuare a sentirsi. Lui viveva a Montecarlo e io a Roma, non c'era alcun futuro ed eravamo comunque troppo giovani per infilarsi in una situazione come quella. Era una semplice storiella estiva, in fondo." Concluse Anita sospirando un po' malinconica.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 30, 2024 ⏰

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