Protettore letale

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Apre il cancelletto e se lo chiude alle spalle dopo averlo varcato.
Si sente così.. stanco e spossato.

È strano.
Cinque giorni persi così.
Sono passati e lui non ha idea di come questo sia potuto accadere.

Apre la porta di casa ma non fa in tempo ad aprirla del tutto, che sua sorella si catapulta tra le sue braccia.

-Louis! Oh mio Dio! Louis!- continua a ripetere il suo nome come se nemmeno lei fosse certa di chi ha davanti.
-Louis! Ti abbiamo cercato ovunque. In ogni dove. Non riuscivamo a trovarti, oh mio Dio! Ma dove ti eri cacciato? Stai bene? Ti prendo un po' d'acqua? Oh Dio! Ti prego, dimmi che stai bene! Dov'eri? Cosa diavolo è successo? Stai bene?

Lottie è completamente fuori di sé.
Louis è sicuro di non averla mai vista così. I capelli, sporchi e disordinati, raccolti in uno chignon, una tuta vecchia ed un po' sgualcita indosso e due occhiaie che farebbero invidia al Louis adolescente.

-Eravamo tutti così spaventati, così abbiamo cominciato a cercarti ovunque. Avevo così tanta paura che fossi rimasto ferito o coinvolto o.. non lo so, qualcosa di peggio, molto peggio, durante l'incidente a Lower East side. Ho guidato per tutte queste notti, in cerca di te, per ogni singola stradina di New York ma non ti ho trovato. Anche gli altri ti hanno cercato ma...

L'incessante sproloquio di Lottie, crea qualcosa di strano dentro di Louis.
Se di solito la paura di sua sorella avrebbe fatto emergere il lato amorevole e dispiaciuto di Louis, ora lo infastidisce solo.

L'unica cosa a cui riesce a pensare è: "Perché non fa silenzio?"

La sua testa sembra voler scoppiare e la confusione di quei giorni persi fa riaffiorare in lui una rabbia inaspettata.

La sente montare sempre di più, parola dopo parola, finché non esplode definitivamente.

E succede dopo poco.
Molto poco.

Louis la spinge leggermente indietro, rifiutando uno dei suoi mille abbracci e si allontana da lei molto velocemente. L'espressione dura e rabbiosa ferisce Lottie più di quanto Louis possa immaginare.

-Smettila!- quasi urla.

Lottie, senza parole sul momento, rimane ferma, immobile.

-Ma.. Louis..?
-Ti ho detto di smetterla! Mi stai dando fastidio!

Lottie rimane in silenzio, sconvolta.

Non era questa la reazione che si aspettava.
Non era così che pensava avrebbe reagito suo fratello.

Non era così che si era immaginata il suo ritorno a casa.

-Louis..- mormora piano, la voce quasi ridotta ad un singhiozzo.

Ma Louis non la sta ascoltando.
Qualcos'altro ha catturato la sua attenzione.

La TV è accesa in quel momento e sta mandando in onda il telegiornale.

Louis rivede le fiamme di quella sera.
Rivede le persone urlanti, il fumo ma non vede se stesso tra la folla.

Che fosse già corso via?

Louis rivede tutta la scena e si avvicina alla TV per guardare meglio.

È a quel punto, quando vede l'immagine di un bambino portato via di peso dalle fiamme, semisvenuto, che di nuovo si allontana. Non vuole vedere quella scena. Non vuole riviverla.

Quel senso di impotenza si fa largo in lui mentre si chiude in bagno ed il senso di colpa si fa sempre più forte.

Smetterà mai di essere un codardo?
Smetterà mai di scappare come fanno i vigliacchi?
Dov'è l'eroe che pensava di essere?
Dove sono il coraggio, l'audacia, la generosità d'animo e la grinta che pensava di avere?

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