62. I have no rights over you, but I only ask one thing: never stop shining.

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⚔︎𝓔𝓽𝓱𝓪𝓷⚔︎

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Prima di iniziare a leggere il capitolo vi prego di lasciare una stellina per supportarmi, sapete quanto sia fondamentale per me.
Grazie💙💫

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«Quando non sarai più parte di me, ritaglierò
dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il
cielo sarà così bello che tutto il
mondo si innamorerà della notte.»
- William Shakespeare
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Due giorni dopo

Era una notte oscura e silenziosa, il tipo di notte in cui le stelle sembrano appese nel cielo come lucciole smarrite. Ero seduto sul ciglio della strada, una sigaretta tra le labbra, mentre il fumo si disperdeva nell'aria gelida.

Avevo cercato rifugio nell'oscurità della notte, sperando che la sua quiete avrebbe placato i demoni che urlavano dentro di me. Ma quel silenzio era solo un'illusione, perché dentro di me infuriava una tempesta di rabbia e vendetta. Guardai il furgone parcheggiato lungo la strada, una presenza oscura nella penombra della notte. Era il mio mezzo per la giustizia, il veicolo che mi avrebbe portato verso il mio obiettivo.


Sto arrivando, bastardi.
Mi alzai, schiacciando la sigaretta sotto il tallone, e mi avvicinai al furgone con passo deciso. Il metallo freddo del manico della porta sembrava tagliare la mia pelle mentre lo afferravo con forza.

Sentivo il cuore battere con violenza nel petto, una sinfonia di rabbia e determinazione che mi spingeva avanti. Non c'era spazio per l'incertezza, solo la certezza che li avrei uccisi, lentamente.

Entrai nel furgone, il motore ruggì alla mia richiesta, e lasciai che il buio della notte mi avvolgesse come un mantello. La strada si stendeva davanti a me come un sentiero oscuro verso la mia vendetta, e io non avevo intenzione di fermarmi finché non avessi ottenuto giustizia per lei.

***

Arrivai davanti a un bar squallido, il tipo di locale dove i sogni muoiono e le speranze si dileguano nell'aria densa di fumo e alcol. I lampioni offrivano una luce fioca che accarezzava le vie deserte, mentre l'aria gelida della notte sibilava tra i vicoli bui.

Entrando nel bar fui colpito dal pungente odore di birra stantia e sigarette consumate. Il pavimento appiccicoso sotto i miei piedi faceva schioccare ogni passo, mentre il suono di voci brusche e risate stridenti riempiva l'aria.

I tavoli erano sporchi e disseminati di bicchieri vuoti, testimoni muti delle notti di degrado trascorse in quel luogo dimenticato da Dio.
Mi avvicinai al bancone, cercando di non far trasparire la mia tensione mentre ordinavo un whisky.

Il barista mi osservò con disinteresse mentre versava il liquore ambrato in un bicchiere sporco, e io presi il mio posto sullo sgabello di fronte al bancone, osservando con attenzione il resto dei clienti.

E poi li vidi.

Henry e Thomas, erano seduti in un angolo buio del locale, circondati da una nuvola di fumo e da bottiglie vuote. Li scrutai con occhi freddi, studiando ogni movimento, ogni gesto.

Poi, finalmente, dopo un po' di tempo, li vidi alzarsi dai loro sgabelli, ubriachi e sorridenti.
Era il momento.

Aspettai che uscissero dal bar, seguendoli con lo sguardo fino a quando le porte si chiusero dietro di loro. Senza perdere tempo, mi alzai e mi diressi verso l'uscita, determinato a mettere fine a questa faccenda una volta per tutte.

All'esterno, l'aria fredda della notte mi avvolse come un abbraccio gelido mentre mi avvicinavo a loro con passo fermo. Sentivo il cuore battere selvaggiamente nel petto, l'adrenalina che scorreva nelle mie vene, mentre la voce della ragione urlava dentro di me.

Ma era troppo tardi per tornare indietro.
Dovevo portare a termine ciò che avevo iniziato.

𝑵𝒆𝒗𝒆𝒓 𝑺𝒕𝒐𝒑 𝑺𝒉𝒊𝒏𝒊𝒏𝒈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora