cap5: le ombre del passato

8 2 0
                                    


Le notti di Minho continuavano ad essere riempite dal dolce suono della musica e dall'incontro con Isobel nella sala musicale.
Ogni volta che i due si riunivano, il mondo esterno sembrava svanire e lasciare spazio solo alla bellezza della loro armonia.

Un giorno, durante un incontro con suo padre, il re, Minho apprese una notizia che avrebbe cambiato il corso delle cose.
"Principi e principesse di tutti i regni sono invitati a partecipare a un grande ballo che si terrà nel castello il prossimo mese," annunciò il re con un sorriso.

Minho non poté fare a meno di sentirsi emozionato all'idea di poter finalmente chiedere a Isobel di essere la sua compagna al ballo. Così, dopo l'incontro con suo padre, si affrettò verso il cortile del castello, dove sapeva di trovare i suoi amici, Chan e Han.

"Ragazzi!" chiamò Minho, il cuore colmo di eccitazione mentre si avvicinava ai suoi amici.
I due principi si voltarono verso di lui con sorrisi accoglienti.
"Minho! Cosa c'è di così eccitante?" chiese Chan, incuriosito. Minho sorrise, appena in grado di trattenere la sua felicità.
"C'è un grande ballo che si terrà nel castello il prossimo mese" annunciò, "e ho intenzione di invitare Isobel.
"Chan e Han lo guardarono con sorpresa, non aspettandosi questa notizia.
"Davvero?" esclamò Han, le sopracciglia alzate in segno di stupore.
"Sì" confermò Minho, il suo cuore battere forte nell'anticipazione.
"Sento che è il momento giusto. Isobel è speciale per me, e voglio che sia al mio fianco in un momento così importante."
Chan e Han sorrisero, felici per il loro amico.
"È una bella idea, Minho," disse Chan, mentre Han annuiva in accordo. Finalmente gli altri due principi si erano rassegnati all'idea di questa ragazza misteriosa.

Dopo l'incontro con i suoi amici, Minho aspettò ansioso la mezzanotte e si diresse verso la sala musicale, desideroso di condividere la notizia con Isobel.

Quando finalmente la raggiunse, il sorriso che illuminava il suo volto era contagioso.
"Isobel, c'è qualcosa che devo dirti," disse Minho, i suoi occhi brillanti di eccitazione.
"Ci sarà un grande ballo nel castello il prossimo mese, e mi piacerebbe tantissimo che tu venissi con me come mia compagna."
Isobel lo guardò con un'espressione indecifrabile, i suoi occhi scuri pieni di tristezza e di rassegnazione.

Poi, con un sospiro, si sedette sulla panchina, invitando Minho a sedersi accanto a lei.
"Minho, c'è qualcosa che devi sapere" disse Isobel con voce tremante.
"Non sono esattamente quella che sembro."
Il cuore di Minho si contrasse, temendo il peggio. "Cosa vuoi dire?" chiese con voce incerta.
Isobel si prese un momento per radunare il coraggio, poi aprì la bocca per rivelare la verità che aveva tenuto nascosta per così tanto tempo."Minho, io... sono morta moltissimi anni fa..." disse lei, la sua voce sommessa e carica di tristezza.
Minho rimase senza parole, sconvolto dalla rivelazione di Isobel. "quindi saresti un fantasma?"
Isobel annuì, le lacrime solcando il suo viso pallido. "Sì, sono morta circa nel 1400, ma il mio spirito è rimasto legato a quella bellissima melodia che suoni sempre."

Minho si sforzò di mantenere la calma, cercando di razionalizzare la situazione.
"Ma... non può essere vero. Deve esserci una spiegazione logica."
Isobel lo guardò con tristezza, comprendendo la difficoltà di accettare una verità così strana e spaventosa.
"Lo capisco, Minho. È difficile da credere. Ma ti prego, credimi quando ti dico che è la verità." Minho annuì, ma dentro di sé nutriva ancora dei dubbi. Era difficile accettare che la ragazza con cui passava tutte le notti insieme potesse essere un fantasma.

Ma allo stesso tempo, non poteva ignorare la sofferenza negli occhi di Isobel, né il senso di tristezza che permeava la sua voce.
"Isobel, non so cosa pensare" disse Minho con voce incerta.
"Devo assorbire tutto questo."
Isobel lo guardò con comprensione, sapendo che aveva bisogno di tempo per elaborare la verità. "Ti capisco, Minho. Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno. Io sarò qui quando sarai pronto."

I giorni successivi furono un turbinio di emozioni per Minho. Continuava a cercare di razionalizzare la situazione, ma ogni volta che si trovava con Isobel nella sala musicale, la sua presenza invisibile ma tangibile lo faceva dubitare di tutto ciò che credeva.

Una notte, mentre Minho e Isobel suonavano insieme, il principe sentì il desiderio irresistibile di toccare la ragazza. Tendendo la mano, si avvicinò a lei con cautela, ma al momento in cui le sue dita avrebbero dovuto toccare la sua pelle, passarono attraverso di lei come se fosse fatta di nebbia.

Minho si ritrasse istintivamente, un senso di sgomento avvolgendolo.
"Isobel... non posso toccarti."
Isobel abbassò lo sguardo, la tristezza riempiendo i suoi occhi.
"Lo so, Minho. Sono qui, ma allo stesso tempo sono così lontana." Il cuore di Minho si spezzò nel vedere la sofferenza di Isobel. Si avvicinò a lei, desideroso di confortarla nonostante la loro separazione fisica.
"Isobel, non importa se non possiamo toccarci. Il nostro legame va oltre le barriere del tempo e dello spazio. Siamo uniti dalla musica, dall'amore e dalla nostra anima."

Le parole di Minho portarono un barlume di conforto negli occhi di Isobel. "Grazie, Minho. Sei l'unica luce nel mio oscuro mondo di eterna solitudine." Minho la abbracciò, sentendo il calore del suo abbraccio avvolgerlo nonostante l'impossibilità di toccarla fisicamente. In quel momento, capì che l'amore che provava per Isobel era più forte di qualsiasi ostacolo potesse mai incontrare.

𝓂𝓎 𝓉𝓇𝓊𝑒 𝓁𝑜𝓋𝑒~𝓁𝑒𝑒 𝓂𝒾𝓃𝒽𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora