Manca poco

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È solo la parte iniziale,dopo parlerà di loro due da grandi

Ero seduta sul bancone della cucina ,e guardavo mia madre che preparava la pasta al forno;era abbastanza preoccupata, e guardava l'orologio ogni due minuti.Sapevo perchè:mio padre sarebbe tornato a casa di lì a diciassette minuti esatti, e a lui piaceva che la cena fosse servita in tavola appena rientrava. Harry entrò con il suo Spider-Man in mano. <<Mamma, posso andare a giocare da Zayn?>>,domandò,scoccandole uno sguardo da cucciolo.Lei lanciò una nuova occhta allo'orologio e scosse il capo rapidamente. <<Non ora, Harry. La cena è quasi pronta e dobbiamo mangiare tutti insieme,come una famiglia.>>.Ebbe come un lieve sussulto, mentre lo diceva.Harry fece una smorfia delusa, ma poi annuì e venne a sedersi accanto a me. Io gli rubai con uno scatto il piccolo Spider-Man e risi mentre sussultava e se lo riprendeva,sorridendo e roteando gli occhi. Era un bel ragazzino,dai capelli castani e gli occhi verdi. Era il mio fratello maggiore ,e da quel punto di vista ,era il migliore che potesse esistere. Si occupava sempre di me,a casa come a scuola,e si assicurava che nessuno mi desse fastidio.L'unico autorizzato a darmi fastidio,per quel che lo riguardava,era lui,nonchè,sebbene di misura minore,il suo amico Zayn,che abitava accanto a noi.

<<Allora ,Ambs,hai bisogno di una mano per i compiti ?>>,mi chiese ,mollandomi una lieve spallata.Aveva dieci anni, due più di me,e mi aiutava sempre con lo studio.<<No.Non me ne hanno dati>>.Sorrisi ,facendo dondolare le gambe giù dal bancone.<<Okay ,ragazzi,andate ad apparecchiare la tavola. Sapete come. Nel modo giusto,d'accordo?>>,disse la mamma,spargendo del formaggio grattugiato sulla pasta e mettendola in forno. Io e Harry saltammo giù dal bancone e prendemmo le stoviglie,dirigendoci in sala da pranzo.

Mio padre aveva preferenze molto particolari su tutto,e se ogni cosa non era esattamente come la voleva luisi arrabbiava.E nessuno di noi voleva che si arrabbiasse. Mia madre diceva sempre che aveva un lavoro stressante. Si infastidiva con molta facilità,se sbagliavamo qualcosa. Se avete mai sentito il detto "I bambini si dovrebbero vedere e non sentire",ecco,mio padre l'aveva portato all'estremo. In effetti, a lui piaceva che i bambini non si vedessero e non si sentissero. Ogni giorno alle cinque e mezza tornava a csa, cenavamo e poi io e Harry venivamo spediti nelle nostre stanze,dove gicavamo senza fare rumore fio alle sette e mezza,quando dovevamo andare a letto.

Odiavo quel momento della giornata. Tutto andava benissimo finchè lui non tornava a csa, po tutti cambiavamo. Harry diventava serio e silenzioso. Mia madre si ritrovava sempre sul viso un'espressione che sembrava di paura o proccupazione, e iniziava a sprimacciare cumpulsivamente i cuscini del divano. Quanto a me, restavo lì in silenzio,a desiderare di potermi nascondere nella mia stanza senza uscirene più.

Io e Harry apparecchiammo veocemente la tavola e poi ci sedemmo in silenzio,aspettando lo scatto della porta che varebbe segnalato il suo ritorno. Mi sentivo lo stomaco chiuso e i palmi delle mani che iniziavano a asudare, mentre pregavo silenziosamente che avesse avuto una buona giornata e fosse normale,quella sera. A volte capitava che fosse davvere di buonumore,e allora mi abbracciava e mi baciava,dicendomi che ero una bambina molto speciale e che mi voleva tanto bene. Di solito, capitavadi domenica. La mamma accompagnava Harry agli allenamenti di hockey e io restavo a casa con lui. Quelle domeniche erano la cosa peggiore , ma non avevo mai detto a nessuno di quei momenti,o del modo in cui mi toccava dicendomi che ero bellissima.Odiavo quei giorni e avrei voluto che il fine settimana non arrivasse mai. Preferivo di gran lunga i giorni di scuola, quando le vedavamo soltanto a cena. E preferivo decisamente i suoi sguardi infuriati,a quelli gentili. Non mi piacevano affatto, mi facevano sentire a disagio e mi facevano sempre tremare le mani. Fortunatamente,comunque,quella sera era appena lunedì e avevo quasi una settimana prima di dovermene preoccupare di nuovo.

Due minuti dopo,rientrò.

Angel || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora