Capitolo uno: una tranquilla giornata poco demmerda a Milano

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NO ONE POV'S

Era una giornata normale a Milano.
Si poteva percepire quest'aria inquinata che, mischiata al profumo della cotoletta bruciata, risultava ancora più nauseabondo. Era qui che risidieva il protagonista della nostra storia, Tangiro Camaddo: egli viveva in un piccolo appartamento vicino al Duomo, con la famiglia numerosa piena di aborti.
Dato che la madre era una sfaticata e il padre li aveva lasciati per prendere lo zafferano(per il risotto naturalmente) Tangiro per procurare soldi alla famiglia vendeva passaporti tarocchi alla metro.

Quel giorno, come al solito, sarebbe dovuto andare alla metro a fare il suo dovere.
Forse, con un po' di fortuna sarebbe riuscito a tornare a casa presto per mangiare il risotto caldo.
Una voce, però, interrusse i suoi pensieri.
«Fratellone! Anche oggi vai a vendere cose illegali?» disse il piccolo scherzo della natura
Tangiro appena sentì quella voce percepì al contempo una grande voglia di avere tre pallottole nella testa, ma nonostante ciò fece il fake smile e gli rispose«non dirlo ad alta voce o i vicini siciliani ci denunciano».
In seguito a quel piccolo errore, vennero gli altri fratellini e pure la madre sfaticata che lo salutarono prima di andare a fare il suo lavoro.
Proprio quando stava pee incamminarsi, incontrò sua sorella: Nessuco.
Lei era una delle poche persone nella famiglia che non ti si attacavano all'*organo dell'apparato maschile* e cucinava un buon risotto.
«We fra stasera ce guardiamo la partita» chiese la ragazza.
«certo sore» rispose lui

Mentre si dirigeva verso la metro a vendere roba non tanto legale, Tangiro salutava i suoi amici, fra cui il kebabbaro sotto casa, l'interista, la vicina col cane che abbaiava posseduto.
Fra gli insulti delle karen che riceveva quando attraversava col rosso e la puzza di ascella di una centinaia di milanesi, a Tangiro gli si scassavano i coglioni alla grande.
Spesso approffitava dei cassonetti dell'umido per regalargli qualche vomitata.

Quindici o venti minuti dopo, Tangiro arrivò alla metro e si mise al lavoro; salutò le amiche borseggiatrici intente a evitare Valerio Staffelli, e si diresse nel suo angoletto privo di telecamere a vendere passaporti.
Con i soldi ricavati, avrebbe comprato i viveri per la famiglia: riso, acqua e zafferano per preparare il risotto. Il problema era che le bollette erano fottutamente alte e quindi non sempre poteva mangiare il risotto alla milanese, ma solo il risotto.
Si ricordava quando suo padre non era ancora andato a comprare lo zafferano; però era una cosa positiva, dato che pure lui non faceva un cazzo.

✨Time skip in dialetto

A furia di vendere passaporti si fece sera e le persone iniziarono piano piano ad andare via.
I turisti se ne tornavano in hotel e le borseggiatrici finivano quasi tutte arrestate. Tangiro, nel mentre stava contando i soldi che aveva fatto, venne scioccato da un pensiero:"Oh cazzo"pensò" è tardissimo. Il risotto della mia bro sarà già freddo!".
Venne assalito dalla tristezza mentre usciva dalla metro: non sarebbe tornato a casa in tempo per la partita e il risotto si sarebbe raffreddato!
All'improvviso, però,  venne fermato da un uomo di mezz'età:«bambino non dovresti camminare da solo a quest'ora...» disse« sai, ci sono i maranza in giro». Il giovane a quelle parole rimase confuso: non sapeva se quell'uomo voleva solo rapirlo oppure se gli stava dando uno di quei avvertimenti che ti salvano il culo all'ultimo secondo perché sennò l'anime finiva male.
« Perché dovrei fidarmi?»chiese il giovane.
«So cucinare il risotto» rispose.
«Ah allora ok» disse il ragazzino coi capelli rosso ciclo, entrando nell'appartamento dell'uomo che puzzava più della sedia di uno streamer sudato.

«Ora...»stava per dire l'uomo, quando venne interrotto.
«Voglio il risotto.» insistettè Tangiro.
«Sicuro che non vuoi sapere nulla dei maranza?» chiese l'uomo.
«Dammi il mio risotto alla milanese»
«e va bene....»

Subito dopo la cena, Tangiro si lavò i denti con l'Ajax e andò a dormire.
Però, c'era una cosa in particolare che lo tormentava.
Una cosa che non si levava dalla testa.
"Quel risotto era una vera merda." pensò.
E dopo pochi minuti si addormentò.

La mattina successiva, però, si sarebbe presentati un evento che gli avrebbe cambiato la vita...

Spazio autrice

Qui inizia la vera storia!✨
Vi avviso che sarà presente molto trash italiano e personaggi provenienti da tutta l'Italia.
Non conosco i dialetti italiani poi così bene, quindi mi dispiace ma non ci saranno molto nella storia. 😖
Vabbè, al prossimo capitolo!

Maranza slayer 👺✨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora