VI

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"Non li abbiamo convinti Lils, mi spiace"

James era abbattuto, i suoi migliori amici non l'avevano riconosciuto. Aveva compreso che fosse una situazione di guerra ma non riusciva a capire come si potesse non fidarsi fino a tal punto di una persona, poi si ricordò le situazioni familiari degli amici, Remus che non poteva fidarsi nemmeno dei suoi genitori che l'hanno sempre obbligato a nascondere ciò che era, quando poi ha finalmente trovato degli amici uno di loro li ha traditi, e Emmeline, proveniente da una delle famiglie purosangue più rigide, non ha mai deciso di fidarsi dei suoi genitori ma tradita da tutti i suoi amici che si era fatta durante l'infanzia contro cui ha dovuto combattere in battaglia, per poi assistere al tradimento di Peter. Non poteva biasimarli.

"Lasciamo che ci dormano su, devono anche loro capire come affrontare la situazione Jamie"


Emmeline era seduta in camera sua, beh non era proprio camera sua, i genitori di James, Euphemia e Fleamont si erano offerti di ospitarla durante l'estate dopo essere scappata dall'ambiente abusivo in cui viveva, James aveva scoperto la situazione familiare sua e di Sirius e stava cercando di aiutarli. La camera era spaziosa e aveva un'enorme finestra che dava sul giardino altrettanto enorme, non era sorpresa da questo, dopotutto era una purosangue anche lei, di camere così ne aveva circa una ventina dove viveva prima, la cosa che l'aveva sorpresa era la sensazione di calore e protezione che sentiva in quella casa, sapeva di essere vulnerabile in quello stato ma non le importava.

"Mamma mi racconti una storia?"
Emmeline era seduta in camera di suo figlio e gli stava leggendo una favola, una di quelle babbane che all'inizio lei stessa non capiva ma che poi ha imparato ad apprezzare. Il padre del figlio era un mago probabilmente tedesco o scandinavo, insomma di quella zona, aveva deciso di andarsene vedendo la situazione dell'Inghilterra lasciando lì suo figlio, non pensando a salvare anche lui. Alex, si chiama il bambino, Alex Vance, ovviamente ha il suo cognome. Continuava a leggere la storia sapendo di star saltando parole o intere frasi, aveva lasciato Remus in modo brusco ad Hogwarts ma come poteva affrontare anche lui? Già la situazione di Lily e James era pesante, poi doveva pensare ad Alex e a trovare Sirius, non aveva tempo per Remus.


Passeggiare per Hogwarts di notte ma a Remus cosa importava "Uccidi anche me Felpato"
Stava ripensando alla conversazione avuta con Emmeline, com'è che avevano smesso di parlare? Nemmeno se lo ricordava, quel periodo non era stato facile e ebbe il sospetto di essere stato lui ad allontanare lei.


Lunedì arrivò e gli Auror puntualissimi, erano ad ogni entrata di Hogwarts, ad ogni aula e alcuni più fortunati potevano stare nella Sala Grande. Sirius nascosto nell'ombra sentiva il richiamo di casa, le risate degli studenti, i richiami dei professori, il profumo del cibo. Doveva rimanere nascosto, ancora nascosto, non sarebbe sopravvissuto ma doveva spiegare a Harry la situazione, doveva provare a qualcuno di essere innocente e aveva il bisogno di essere creduto.

Remus stava finendo di spiegare quando sentì qualcuno bussare alla porta "Avanti"
"Dai Rem, lasciali andare, la tua ora di tortura è finita" 
Gli studenti presero a cuore le parole di Emmeline e uscirono dall'aula, lasciandoli soli.
"Non preoccupatevi, stavo solo finendo di parlare"
"Li hai torturati abbastanza" disse sorridendo "Come stai Rem? Scusami per l'altro giorno, ero un po' stressata dalla situazione, come puoi immaginare"
"Non preoccuparti, io sto bene, tu invece?"
"Sono preoccupata per Alex, ho paura che venga colpito da questa situazione"
"Alex è tuo mari-"
"Mio figlio, ha cinque anni"
"Il tuo compagno invece?"
Remus non sapeva bene in che risposta sperare
"Rideresti di me sapendo che è andato via?"
"Perché dovrei Line? Ora capisco perché non vuoi stare qui"
"Ho paura a lasciarlo a casa da solo ma allo stesso tempo non voglio assumere nessuno per controllarlo"
"Capisco, ora ho un'altra lezione ma se ti va durante il pranzo continuiamo a parlare"
"All'ora di pranzo mi hanno assegnato il campo da quiddich da controllare"
"CI vediamo lì allora" 


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Dopo quanto sono tornata? Un'anno? Spero di meno. Fatto sta che ho riscoperto questa storia e rileggendola mi è tornata voglia di scrivere, quindi vi lascio questo capitolo scritto metà ad agosto 2023 e metà ad aprile 2024 per poi essere revisionato. Spero si noti la differenza e spero vi ricordiate che storia state leggendo<3

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 15 ⏰

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