Cinque

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“Hai pianto.”

Stiles non si aspettava proprio che Derek se ne accorgesse. Scuote la testa. “Credo sia un po’ di allergia” mente.

Derek non sembra convinto ma finge di credergli.

“Dove mi porti?”

“Per la tua ultima sera qui ho pensato ad un posto speciale.”

Stiles sente il profumo dell’oceano ancora prima di vederlo. È incredibile come nonostante sia vicino non abbia mai pensato di andarci in quella settimana. Arrivano davanti ad una piccola villetta e Derek parcheggia. “È la casa di cui ha parlato stamattina Cora?”

“Sì. Mi ha quasi rovinato la sorpresa” risponde aprendo la porta.

Stiles resta a bocca aperta: non crede di aver mai visto niente di più bello. La casa è semplice ma elegante. Il piano di sotto è formato da un unico ambiente spazioso e il terrazzo è illuminato da una serie di lucine. Al centro un tavolo con due sedie. Derek lo fa accomodare e prepara la tavola con il cibo d’asporto che ha tirato fuori dal baule della Camaro. Parlamo e ridono per tutta la serata. È tutto così perfetto che Stiles si sente costantemente con un nodo allo stomaco. È quando Derek tira fuori un piccolo pacchettino che capisce di essere definitivamente fottuto. “Per me?”

Derek sorride. “È una sciocchezza.”

Stiles lo apre con mani tremanti e il fiato gli manca quando con le dita sfiora la copertina ricamata del libro, il primo libro che Derek gli ha prestato il giorno che si sono incontrati. “Der…”

“Lo so che sei impegnato con qualcuno, l’ho capito.”

“Allora perché?”

“Perché vorrei che ti ricordassi di me. E perché è da quando ti ho incontrato che non riesco a smettere di pensare a come sarebbe stato bello innamorarmi di te se solo ne avessimo avuto la possibilità” risponde.

Stiles sente solo una cosa: l’istinto di sporgersi e baciarlo. Di baciarlo per ricordarlo per sempre, lì, lucidamente sobrio questa volta. Però non può permettersi di prenderlo in giro oltre, deve essere sincero fino in fondo. Si alza con le gambe che tremano, prende la borsa e ne sfila fuori i documenti che gli aveva preparato Lydia. Li stringe tra le mani mentre si risiede di fronte a quell’uomo meraviglioso e sente le lacrime spingere per venir fuori, mentre parla con voce tremante. “Si chiama Danny” comincia. “Stiamo insieme dai tempi dalle scuole e... beh siamo sempre stati insieme e solo due volte siamo stati separati per più di una settimana.”

Derek annuisce e Stiles continua, ora una lacrima non riesce a frenarla. “La seconda volta è questa qui che, pensa, è strettamente collegata alla prima e se non fosse tutto così un pasticcio mi verrebbe quasi da ridere” e una risata isterica gli viene fuori davvero, mentre abbassa gli occhi sui fogli che stringe tra le mani. Il suo vero nome affiancato da quello di Derek in quel certificato di matrimonio di dieci anni prima. Le loro firme sono tremolanti e Stiles non ricorda nulla di quel momento, ma sa che è tutto vero. “La prima volta che sono stato lontano da Danny è stata dieci anni fa, per il viaggio post diploma con il mio migliore amico. Siamo andati a Las Vegas, è stato divertente e folle e-”

Derek si sporge, prendendo le mani di Stiles tra le sue, stropicciando un po’ i fogli.
“E lì ci siamo conosciuti la prima volta, completamente ubriachi” conclude la frase.

Stiles alza di scatto la testa, gli occhi sbarrati per lo shock. “Tu... tu ricordi?”

“Vagamente” risponde Derek. “Non sei cambiato molto in questi anni, ma avevo ricordi confusi, non ero molto lucido quella sera. Me ne stai dando tu conferma ora e mi dispiace non avertelo detto fin da subito, ma-”

Night in Las VegasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora