La macchina di Andrea si muoveva dolcemente attraverso le strade illuminate, creando un'atmosfera intima e carica di aspettative. Ogni tanto, Andrea distoglieva lo sguardo dalla strada per lanciarmi uno sguardo pieno di significato."Mi sei davvero mancata pata" disse con una voce dolce e calda.
"Anche tu a me" risposi, cercando di nascondere la mia emozione e l'imbarazzo per quel nomignolo
Arrivammo all'OttoBit, e appena entrammo, fummo accolti da un coro di saluti e sorrisi. Duccio, Pietro, Jack, Marco e Dario erano lì, e l'aria si riempì immediatamente di allegria.
"Dai, finalmente! Gaia, quanto tempo!" esclamò Dario, avvicinandosi per abbracciarmi. "Mi sei mancata! Non è giusto che passi il tempo solo con Duccio"
"Anche voi mi siete mancati" risposi, sentendo il calore dell'amicizia riempire il mio cuore.La serata iniziò con scherzi e risate, con ogni membro del gruppo che contribuiva a creare un'atmosfera di puro divertimento.
"Ma vi ricordate quando Marco uscì in balconi senza le mutande" scherzò Pietro, cercando di rompere il ghiaccio e farci ridere.
Tutti scoppiammo a ridere, e Marco rise anche lui, accettando la battuta con un sorriso. "Ah, grazie Pietro, per ricordarmi quel momento imbarazzante"disse, scrollando la testa ma con un sorriso sul volto.
Mentre la serata avanzava, il divertimento continuava a crescere, ma sotto la superficie, sentivo una tensione palpabile tra me e Andrea. Era come se entrambi stessimo aspettando il momento giusto per affrontare ciò che ci pesava sul cuore.
"Possiamo parlare un attimo, Gaia?" chiese infine Andrea, avvicinandosi con un'espressione seria.
Il mio cuore iniziò a battere più forte, la suspense raggiunse il suo apice, e annuii. "Certo andiamo."