Quel sabato di primavera la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts era particolarmente tranquilla, difatti gli studenti che frequentavano un anno compreso tra il terzo e il settimo erano a Hogsmeade, probabilmente a rimpizzarsi di dolci da "Mielandia" o a bere una Burrobirra ai "Tre Manici di Scopa". Nella scuola vi erano studenti del primo e del secondo anno e gli insegnanti che non avevano accompagnato i ragazzi a Hogsmeade. Rubeus Hagrid era da qualche parte nella Foresta Proibita . Se però si osservava meglio il grande cortile della scuola si poteva notare che, oltre pochi ragazzi tra gli 11 e i 12 anni, ve ne erano anche due di 14. Sotto l'ombra di un bel Salice in riva al Lago Nero, se ne stavano un ragazzo e una ragazza del quarto anno: Harry Potter e Hermione Granger. La posizione in cui stavano consentiva loro di vedere ma non di esser visti, più o meno. Più o meno perché, protetti da un grande masso addossato a una parete del castello, osservavano la scena tre insegnanti curiosi di sapere come mai i due non erano col terzo componente della combriccola. I tre altri non erano che il Preside Albus Silente, la Vicepreside Minerva McGranitt e il professore di Pozioni Severus Piton. I due ragazzi, dopo aver parlato del più e del meno per un po', stavano leggendo.
- Harry, scusa, posso chiederti una cosa che non ho ben capito?- domandò a un certo punto la strega riccia. Nel loro "rifugio" i tre professori erano stupiti dal fatto che la Granger non avesse capito un argomento di studio e che, per giunta, chiedesse delucidazioni a Potter che andava meglio di lei solo in Difesa Contro Le Arti Oscure. Si, si dissero i tre, doveva esser qualcosa che riguardava quest'ultima materia. Quel che scoprirono li lasciò costernati ... Il moro sollevò lo sguardo dal libro, che secondo l'insegnante di Pozioni era sul Quidditch, per posarlo sull'amica e domandarle di cosa avesse bisogno. Hermione arrossì lievemente mentre ammetteva che -Non ho capito bene cosa sia il Veritaserum e devo ancora fare il tema per Pozioni entro lunedì ...- Harry annuì e, sotto lo sguardo scioccato dei tre spioni che sapevano in Pozioni andasse male, iniziò a parlare minuziosamente di cos'era il Veritaserum, quali ingredienti servivano per preparare suddetta pozione e quanto ci voleva, inoltre descrisse in ogni dettaglio anche il procedimento. Completò il tutto svelando vari aneddoti su quando la pozione venne usata in maniere legale o in - legale e a quale scopo. E, mentre l'amica pareva abituata al repertorio di informazioni del giovane, i tre insegnanti non lo erano ed erano scioccati parecchio. - Grazie mille Harry - ringraziò la strega riccia dopo aver preso appunto di tutto. -Oh, niente- rispose il moro sorridendole. A Hermione aumentò il battito cardiaco alla vista del sorriso caldo e gentile che Harry le rivolgeva spesso, solo a lei. -Ma molte cose che hai detto non erano scritte sul libro. Dove le hai prese?- domandò una volta ripresasi la giovane ragazza. Harry fece un altro piccolo sorrisino porgendole il suo libro di Pozioni e dicendole di aprirlo. La ragazza fece come richiesto e notò che su tutte le pagine stava la scrittura piccola e leggermente obliqua verso destra dell'amico: alcune cose erano scritte in corsivo, altre in stampatello minuscolo. Non fece in tempo a chiedere nulla che l'amico iniziò a parlare soddisfando le curiosità sue e dei tre insegnanti -La maggior parte sono cose dette dal professor Piton in classe di cui ho preso appunto. Sono le scritte in corsivo oblique. Altre sono prese da diversi libri, sempre in corsivo oblique, come quello che stavo leggendo poco fa. Le scritte in stampatello sono vari incantesimi mentre quelle in corsivo sghembo e abbastanza inclinato sono delle modifiche al procedimento che vi è scritto sui libri: hai mai notato che quando il professore ci da le istruzioni da seguire alla lavagna, esse siano diverse da quelle del libro, in alcuni passaggi?-. Severus dovette fare uno sforzo immane per mantenere la sua espressione inespressiva soprattutto con li Minerva e Albus che lo osservavano, stupiti come lui. Scoprire che Potter si appassionava alla materia che insegnava oltre al fatto che prendeva appunti di ciò che spiegava e che si fosse accorto delle varianti nel procedimento, non lo avrebbe mai reputato possibile. -Capisco. Ma se vai bene in Pozioni alla pari che in Difesa, come mai nella classe di quest'ultima ti applichi e in Pozioni in classe no?- domandò la riccia dando voce al pensiero di tutti. Harry, però, decise che voleva mantenere ancora viva la loro curiosità perché rispose semplicemente che -Te lo dirò un giorno o l'altro-. La ragazza si limitò ad annuire e tornò ai suoi compiti mentre il giovane la osservava per un po' pensando che, se generalmente la trovava stupenda, quando studiava tutta concentrata era ancora meglio. Scosse la testa, si passò una mano tra i capelli e tornò al suo libro. Non andò avanti molto perché si accorse che Hermione era nervosa: scricchiolare di penna, mano nei capelli e mordicchiarsi di labbro. A chiunque fosse passato di li avrebbe potuto sembrare che la giovane stesse pensando ma, Harry, non era chiunque - Herm lascia stare. Sei stanca è tutto il giorno che studi. Ti do una mano a finirlo più tardi.- così dicendo e,senza attendere una risposta, il moro chiuse il suo libro e tolse dalle mani della giovane il compito appena iniziato per sistemare il tutto nei rispettivi zaini. Mentre la ragazza si lamentava dicendo che doveva finirlo e che lui aveva completato tutti i compiti già venerdì, il Ragazzo che è Sopravvissuto si sistemò con la schiena appoggiata al fusto dell'albero e attirò la ragazza vicino a se e questa appoggiò la testa al suo petto mentre il moro con la cicatrice a saetta le passava una mano tre i ricci capelli. Gli insegnanti eran convinti che i due fossero ciechi: si vedeva lontano un miglio che provavano qualcosa l'una nei confronti dell'altro ma loro sembravano non accorgersene.-Senti, stasera faccio rifornimento di burro birra e qualche dolcetto. Davanti al camino come settimana scorsa?- domandò il ragazzo. La ragazza annuì e i due si sorrisero. Era dall'inizio dell'anno, ormai, che ogni sabato si trovavano tutte due davanti al camino, soli, a chiacchierare fin l'alba con la testa di Hermione appoggiata alla spalla di Harry o, raramente, il contrario. Era nata per caso, questa storia dato che successe diverse volte che, senza mettersi d'accordo, si erano ritrovati li davanti a quel camino a parlare e poi era diventata una tradizione che rispettavano sempre... Harry respirò a fondo il profumo dei capelli di lei, l'adorava semplicemente. Anzi, tutto adorava di lei: i suoi capelli ricci che erano poco meno indomabili dei suoi, il suo profumo di camomilla, il suo sguardo che lo faceva sciogliere, la sua risata che gli scaldava il cuore, i suoi occhi che erano di un marrone d'orato, i suoi rimproveri che lo facevano sorridere, il suo esser sempre presente che lo rendeva più forte e determinato, il suo volto l'ultima cosa che vedeva prima di addormentarsi, lei la persona a cui pensava costantemente ... Non sapeva da quando aveva iniziato a vedere Hermione come qualcosa di più di un'amica, era successo e basta. Mentre lui era perso in questi pensieri, la giovane era persa nei suoi pensieri anche lei. Perché anche lei adorava il profumo di muschio del ragazzo, i suoi occhi in grado di leggerti l'anima e carichi di emozioni, il suo sorriso caldo come il sole in una giornata molto calda d'estate, i suoi abbracci caldi, la spalla su cui contare che era, il suo preoccuparsi costantemente per lei, il suo ascoltarla sempre e consigliarla, le sue battute per smorzare la tensione e la sua serietà quando era necessaria ... -Comunque, Herm, io ho già finito i compiti perché sono il migliore, principessina mia- tentò di pavoneggiarsi lui per rompere il silenzio, anche se non era fastidioso. Lei iniziò a ridere e lui mise su un bel broncio per poi ribattere, con finto tono offeso "Cos'hai da ridere, non mi credi?"tirò su col naso
-Lo dico alla mamma, con te non gioco più- proseguì incrociando braccia e gambe mentre ormai la riccia si rotolava dalle risate per la buffa espressione di lui. Harry, allora, rapido come un serpente quando aggredisce, si buttò sulla giovane amica e iniziò a farle il solletico mentre lei, tra una risata e l'altra, gli diceva di smetterla "Eh, no. Prima di che mi credi e che sono il migliore" la ricattò il giovincello. -Ti.. ahahah .credo .... ahahahah sei ... ahahaha ... il miglio ... ahahah ... re- disse tra una risata e l'altra. Il giovane, allora, smise col solletico e, i loro volti, si ritrovarono a pochi centimetri di distanza con la giovane sdraiata a terra e l'amico al suo fianco. Non si sa chi dei due chiuse per primo gli occhi, forse insieme, sta di fatto che una volta chiusi gli occhi, annullarono la minima distanza dando vita a un bacio casto e dolce dove vi erano mille parole non dette. Il bacio durò poco e, quando si staccarono, si sorrisero con una dolcezza negli sguardi che racchiudeva tutti i sentimenti di uno per l'altra. A quello ne seguì un secondo uguale al primo. Silente, dal suo rifugio, voleva applaudire commosso ma gli altri due lo fermarono per non rovinare il momento ai due giovani. Tuttavia anche la McGranitt era commossa e su una cosa tutte e tre furono d'accordo: finalmente l'avevano capito. L'ultima cosa che videro furono i due che si alzavano,mettevano lo zaino in spalla e Hermione che incrociava le dita della mano con quelle di Harry che, per l'appunto, arrossì un po'. Poi i due si incamminarono verso i cancelli della scuola,diretti ad Hogsmeade. Da quel giorno la coppia Harry&Hemione era la più popolare di Hogwarts, il giovane aveva deciso di mostrare tutto il suo talento in classe e ora era il primo indiscusso in Pozioni e Difesa , secondo in alcune materie dove davanti a lui stava, di poco, la Granger e primo con la Granger in altre. L'Occlumanzia, l'anno successivo, la imparò velocemente e fu grazie alla sua bravura in essa che Silente e Piton decisero di metter Harry al corrente del fatto che dovesse esser Piton a uccidere Silente alla fine del sesto anno e, grazie alla sua bravura in Pozioni, il giovane Potter riuscì a salvare Piton dal morso di Nagini e, con Herm e Ron, a salvare altre persone durante la Battaglia di Hogwarts ....Secondo gli studenti di Hogwarts, inoltre, Harry divenne anche il pupillo del professor Piton.