capitolo 23

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per la seconda volta fu la ragazza accanto a me che mi svegliò per mangiare la merenda che stavano portando.
(matilde) - "grazie"
(greta) - "figurati, hai sentito qualche canzone prima?" mi chiese riferendosi alla playlist di cui le avevo raccontato
(matilde) - "solo due, poi ho dormito e volevo ascoltarmele attentamente quindi ho spento"
(greta) - "dai tuoi occhi ancora arrossati suppongo che siano state un colpo al cuore" disse accennando un sorriso
(matilde) - "supponi bene" dissi trascinandola in una lieve risata.
mi piaceva quella ragazza, mi trasmetteva tranquillità, cosa che nella mia vita mancava decisamente.
decidemmo di guardare un film insieme e, poco dopo che finì, ci trovammo ad aspettare l'atterraggio all'aeroporto di new york.
(greta) - "siamo arrivate"
(matilde) - "cazzo"
(greta) - "eh già" "non so se sono pronta"
(matilde) - "non dirlo a me, vorrei tornare indietro"
non ero pentita di questa scelta ma mi era stato difficile abbandonare tutto e tutti per un mio capriccio.
d'altra parte ero contenta e determinata: avevo bisogno di respirare aria diversa, la mia città mi soffocava e io non ero più la stessa.
avevo bisogno di ritrovarmi e creare una nuova vita sembrava la cosa più semplice e giusta da fare.
appena scesi dall'aereo ed entrai all'aeroporto un senso di felicità mi pervase e mi stampò un sorriso sulle labbra.
una volta fatti i controlli e recuperato le valigie, salutai greta con la promessa che si saremmo re incontrate presto.
andai alla ricerca di un taxi che mi avrebbe portato in quello che sarebbe stato il mio appartamento per questo viaggio di riscoperta di me.
il tragitto fu breve e, non appena entrai in quella piccola casa, lacrime di gioia mi cosparsero il volto.
controllai che ore fossero in italia e, non appena me ne accertai mi ricordai che quella sera sarebbero stati tutti al bunker cosi, decisi di chiamare i miei migliori amici lasciando al giorno dopo la sistemazione dell'appartamento.
*al telefono*
(martina) - "pronto?" disse non aspettandosi la mia telefonata
(matilde) - "ciao bella"
(martina) - "oddio ciao amore! mi manchi già"
(huda) - "marti ma con chi parli?"
(martina) - "c'è la mati al telefono"
(andrea) - "dai su metti videochiamata che voglio vedere mia sorella"
(matilde) - "ciao a tutti raga"
(emma) - "amore mio non sai quanto mi manchi"
(duccio) - "qui è vuoto senza di te"
(matilde) - "mi mancate anche voi" "un casino"
(dario) - "su raccontaci"
(matilde) - "mah nulla di che, il volo sembrava interminabile ma ho conosciuto anche una ragazza e ci ho fatto amicizia; spero di poterla rivedere"
(marco) - "il tempo non ti manca quindi" disse ridendo
(matilde) - "HAHAH hai ragione, magari dopo le mando un messaggio"
(huda) - "ma sei arrivata a casa?"
(matilde) - "sisi, una mezz'oretta fa ma sistemo tutto domani, ora dormirò un po', il jet lag mi ha distrutta"
(jacopo) - "io voglio un house tour" disse intromettendosi nel discorso
(matilde) - "aspettate vi faccio vedere casa"
così mi alzai dal letto sul quale mi ero stesa e presentai ai ragazzi la mia casa.
(marco) - "ma è stupenda"
(andrea) - "cazzo pensa a quante feste si potrebbero fare li dentro"
(matilde) - "se mi venite a trovare magari una la organizziamo davvero" dissi nostalgica delle grandi feste al bunker
passammo un'altra oretta al telefono a ridere e scherzare poi, però decisi di staccare dato che in italia si era fatto tardi e anche io avevo decisamente bisogno di dormire.

TROPPO TARDI? || FARESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora