Capitolo 3

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Man mano che passavano i giorni, le settimane e i mesi, aumentava in noi il desiderio di raccontare ad amici e parenti, questa nostra nuova esperienza, ma era anche giusto e opportuno portare a conoscenza prima di tutti il nostro unico figlio, Davide.

E a proposito di nostro figlio, (e chissà se anche questa è una coincidenza) come molti sanno il mio cognome è NOE' e quindi di conseguenza mio figlio si chiama NOE' di cognome e Davide di nome, due nomi che rappresentano due figure bibliche che non sono indifferenti anche a chi è lontano dalle Sacre Scritture.

Nostro figlio vive ormai da sette anni a Milano, lavora in Banca e ha alle spalle due esperienze negative di convivenza, attualmente è da solo, ed è per questo che ci sentiamo e ci vediamo tutte le sere in video chiamata tramite skype, abbiamo deciso così di non nascondergli nulla e dirgli subito la nostra scelta di conversione all'Evangelo e così abbiamo fatto, non ti nascondo l'apprensione mia e di mia moglie perché non sapevamo come avrebbe reagito a tutto questo e dopo avergli raccontato la nostra esperienza, senza mai che lui ci interrompesse, in maniera molto composta e garbata ci disse: vi vedo e vi sento molto felici per questa vostra scelta che avete fatto e quindi se siete felici, lo sono anch'io per voi, ma non cercate di farmi convinto che sia la cosa giusta. Conoscendolo ci aspettavamo questa risposta, infatti lui non ha mai biasimato qualsiasi nostra scelta.

Cosi arriviamo nel mese di Maggio, nostro figlio viene a trovarci avendo disponibili dieci giorni di ferie, noi chiaramente felicissimi per la sua presenza a casa, e la prima cosa che nota è il nostro cambiamento, tanto che ci dice: mi sembrate diversi, in questa casa c'è più armonia, non sento più parolacce e vi vedo molto più uniti, questa vostra scelta vi ha fatto veramente bene, speriamo che duri.

La successiva Domenica mattina dopo il suo arrivo, io e mia moglie ci stavamo preparando per andare in chiesa e senza che noi glielo avessimo chiesto, ci disse che voleva venire con noi, non penso per ascoltare il culto, ma in realtà voleva solo vedere e conoscere chi aveva fatto il lavaggio del cervello a suo padre e sua madre. Arrivati in chiesa gli presentai alcuni fratelli, altri li conosceva già, si sedette accanto a me e ascoltò tutto il culto in silenzio senza dire una parola, ogni tanto cercavo di scrutare il suo sguardo e notavo che era molto attento a quello che il Pastore diceva, tornando a casa gli chiedo che cosa ne pensava e che idea si era fatto in riferimento a quello che aveva sentito e visto in chiesa, mi rispose: mah.... Non l'ho so, è molto diverso da quello che immaginavo, comunque non mi sembra male. Lui è stato sempre un ragazzo di poche parole, ma il più delle volte quando apre bocca sentenzia. A modo suo aveva approvato la nostra scelta, ma credo che questa sua venuta in chiesa e questa nuova esperienza che aveva fatto l'aveva toccato, durante tutta la settimana ci fece molte domande e notavamo il suo interesse nel conoscere questo nuovo credo, la conferma fu la Domenica successiva che volle ritornare in chiesa con noi. Il Signore aveva bussato anche al suo cuore ma lui decise di farlo aspettare, voleva capire di più.

Con dispiacere dopo dieci giorni passati insieme, ripartì, il lavoro lo aspettava e noi continuammo il nostro percorso di evangelizzazione, andando tutte le Domeniche in chiesa e a leggere la Bibbia che per i credenti essa rappresenta la parola di Dio. Il Signore cominciò a farci vedere le cose in maniera diversa e tutti i giorni ci dava segnali della sua presenza facendoci ricordare anche quante volte nel passato aveva bussato alla nostra porta, ma noi non avevamo mai sentito o per l'esattezza non volevamo sentire. Lo stesso fatto che Katia avesse lavorato per noi, questo era già il segnale che Dio voleva parlarci e che ci avrebbe voluto come suoi figli.

Mia moglie ha una vecchia amica ed ex compagna di scuola "Irina" anche lei evangelica, e che spesso veniva in negozio e ci parlava del Signore, ogni anno ci regalava il calendario evangelico di quelli che si strappano i foglietti giorno per giorno ed a ogni foglietto c'era scritto un versetto biblico, questi calendari finivano automaticamente non appena andava via, nel cestino della spazzatura, ricordo anche che ci diceva sempre, ogni volta che ci salutava: "Dio vi benedica grandemente" e forse queste richieste di benedizioni sono arrivate a destinazione.

MAGARI TE LO DICO DOPODove le storie prendono vita. Scoprilo ora