La malinconia.

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Rimasi così affascinata da quell'atto d'amore, che raccontava le pene di una storia impossibile, che avevo voglia solo di sedermi su quei sassolini e ascoltare il mio cuore finalmente battere emozionato per qualcosa di bello! Ero spenta fino a quel giorno, stanca di dover ascoltare solo pensieri negativi e non concedermi qualche briciolo di spensierata esaltazione positiva. Tutto ciò dettato da una lettera scritta con inchiostro e lacrime.

 Ero immersa nella bellezza della natura, con il cuore aperto a nuove avventure e incontri inaspettati, tanto presa da dimenticare il rientro di pomeriggio a scuola, uno stupido metodo di recuperare materie non superate durante l'anno scolastico! Fu proprio mentre mi avvicinavo a una curva del fiume che notai un ragazzo seduto su una grande roccia vicino all'acqua.

 Era assorto nei suoi pensieri, con lo sguardo rivolto al luccichio del sole che si rifletteva sull'acqua, e un sorriso gentile che accennava sulle sue labbra. Il ragazzo aveva capelli biondi che ondeggiano leggermente al vento e occhi blu che brillavano di curiosità e gentilezza. Indossava un maglione a righe e jeans slavati, e sembrava perfettamente in sintonia con l'atmosfera serena del luogo.

 Armata di un sorriso timido, ma soprattutto attratta dalla sua aura di tranquillità e calma, mi avvicinai salutandolo, Il ragazzo alzò lo sguardo, con un'espressione gentile, accogliendomi con uno sguardo caldo e amichevole, si presentò. Tra chiacchiere leggere e risate spontanee, io e Dustin scoprimmo che avevamo tanti interessi in comune, dalla passione per la natura, alla lettura dei libri, alla gioia di esplorare nuovi luoghi. 

Data la forte sintonia che sentivo, gli feci leggere la lettera che avevo trovato nel fiume, pensando che infondo è stato grazie a lei se mi sono fermata qualche minuto in più sulla riva di quel fiume, e con un aria stranita mi raccontò che Ezra era suo nonno, e che quella lettera era solo una delle tante che aveva trovato nella sua tavernetta, ad un mese dopo la sua morte.

 Notai un velo di rancore nei suoi occhi e decisi di cambiare discorso, gli chiesi il motivo per cui l'aveva rinchiusa in un palloncino e lasciata nel fiume; e lui con un sorriso tremendamente contagioso esclamo :" Lo scopo era di far arrivare la lettera di nonno a qualcuno che sapesse amare come ama lui, come amo io". 

 Passeggiammo lungo il fiume, osservando la danza dell'acqua tra le rocce e ammirando la bellezza del paesaggio circostante. Il tempo sembrava fermarsi mentre parlavamo di sogni e speranze, condividendo pensieri profondi e emozioni sincere. Quando il sole raggiunse il suo apice nel cielo e il giorno si trasformò in un bagliore dorato, ci guardammo negli occhi con una complicità che andava oltre le parole. Era come se il fiume stesso avesse intessuto un legame invisibile tra di noi, un legame fatto di dolcezza e gentilezza, cosi forte che dimenticai in un istante gli anni trascorsi nelle tenebre a causa del mio demone. Pensai che grazie a Dustin, il mio demone si fece da parte, lasciandomi finalmente libera di vivere. Mentre il sole calava all'orizzonte, un pensiero triste mi sfiorò la mente, dovevo salutare Dustin e tornare a casa. Ma entrambi sapevamo che quel giorno sarebbe stato solo l'inizio di qualcosa di speciale. Avevamo incontrato qualcuno di veramente speciale sulle rive di quel fiume, qualcuno che avrebbe illuminato le nostre vite dolcezza e amore sincero. 

Era un incontro destinato a durare nel tempo, come il corso eterno delle acque che scorrono incessanti lungo il fiume della vita. Il mio Demone sembrava sparito nel nulla. Feci ritorno a casa senza togliere quel sorriso dal volto un solo istante e mentre ero pronta a mettere il pigiama per andare a letto, mi accorsi che nella giacca avevo ancora con me la lettera di Ezra e decisi di posarla in un cassetto dove cerano altri fogli di terribili pensieri scritti fino a quel giorno. 

Il giorno dopo passai per il fiume prima di andare a scuola, l'ultimo anno era il peggiore della mia vita, i miei stati d'animo cambiavano in continuazione oscillavo tra attimi di pura euforia a momenti depressi, allungai la strada con la speranza di iniziare il giorno nel migliore dei modi, incontrando Dustin, ma probabilmente stava ancora dormendo. Le solite sei ore scolastiche a differenza degli altri giorni passarono molto più velocemente, forse perché dalla prima ora di matematica fino all'ultima di biologia, avevo un solo compito nella mia mente: DUSTIN. Al rientro in casa, decisi di passare di nuovo per il fiume, notando un altro palloncino rosso legato ad un albero. Lo afferrai con forza, avevo bisogno di leggere ancora qualcosa di Ezra, perché nelle sue lettere sentivo lo stesso calore che emanava Dustin. Cosi poggiai la cartella della scuola e sulla stessa roccia iniziai a leggere un'altra lettera, ottenuta dall'esplosione del secondo palloncino rosso.

-"Scrivo queste parole con il cuore infranto e il dolore che brucia come una ferita aperta nella mia anima. Non posso fare a meno di pensare a te, di sentire la tua presenza intorno a me come un'ombra che mi tormenta giorno e notte.

So che il tuo cuore appartiene a un altro uomo, eppure non posso negare i sentimenti che bruciano ancora dentro di me, ardenti e incontrollabili come una fiamma selvaggia. Ogni giorno che passa è un tormento, una lotta interminabile contro il desiderio che mi consuma dall'interno.

Ricordo ancora i nostri momenti insieme, le risate condivise, gli sguardi carichi di promesse e i dolci baci rubati al chiaro di luna. Eravamo come due anime gemelle destinate a perdersi nel labirinto della vita, ma il destino ha deciso di separarci e mi ha lasciato qui, solo con i miei rimpianti e le mie speranze infrante.

Anche se ti vedo felice accanto a lui, non posso fare a meno di chiedermi se mai pensi a me, se mai senti la mia mancanza come io sento la tua. Sono consapevole che il mio amore per te è un peso che devo portare da solo, un carico che mi schiaccia il petto e mi lascia senza respiro.

Ma non importa quanto sia difficile, non smetterò mai di amarti. Il mio amore per te è eterno, come le stelle nel cielo che brillano sopra di noi, e anche se non possiamo essere insieme in questo momento, terrò sempre acceso il fuoco della speranza nel mio cuore, nella speranza che un giorno possiamo essere di nuovo uniti, come eravamo destinati a essere.

Che tu possa trovare la felicità che meriti, anche se non posso essere io a dartela. Che tu possa trovare pace nei tuoi giorni e conforto nelle tue notti. E che un giorno, quando il tempo avrà lenito le nostre ferite e il destino avrà fatto il suo corso, possiamo ritrovarci di nuovo, liberi di amarci senza catene né rimpianti.

Con tutto il mio amore eterno

Tuo Ezra".

Io e il mio DemoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora