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Mi sveglio di soprassalto e mi serve qualche minuto per capire dove sono. Ieri notte devo essermi divertito un po' troppo, non ricordo esattamente cosa sia successo ma sicuramente ho esagerato con l'alcol, come sempre.

Mi alzo dal letto con difficoltà a causa dei capogiri, ma hey, sono ancora vivo e vegeto ed è questa la cosa più importante.

Sento il cellulare squillare e sembra quasi mi stiano per scoppiare i timpani, cerco il cellulare e con fretta rispondo:

<< Sei ancora tutto intero ? >>, mi chiede questa ragazza dall'altra parte della cornetta.

Non ho la più pallida idea di chi sia e di come abbia il mio numero, non rispondo neanche e chiudo. Non penso sia un problema, non so davvero chi possa essere e con tutte le ragazze con cui sto andando in quest'ultimo periodo, ho proprio difficoltà a ricordarne una specifica.

Corro in bagno e mi preparo di fretta per un altra giornata all'inferno : lavoro.

A lavoro scorre tutto lento, ci sono certi giorni in cui vorrei solo lasciare tutto e crearmi una nuova "vita". Non sono mai stato un ragazzo capace ad adattarmi, sono sempre stato uno a cui piace divertirsi e prendere tutto con leggerezza.

Amore compreso, si.

Forse mi è capitato di innamorarmi due volte nella vita: la prima quando ero adolescente e si, è andata malissimo. La mia ragazza è morta in un incidente in moto, e si, per causa mia. Sarà sempre qualcosa da cui non guarirò mai, qualcosa che non riuscirò mai a perdonarmi.

La seconda volta in cui mi sono innamorato è stata ancora più difficile: lei la ragazza del mio ex migliore amico, conosciuti perché avevamo lui in comune e ovviamente, io sono diventato ANCHE il migliore amico di lei. Sembra tutto molto divertente se lo dici così ma quanto c'ho sofferto? Ogni volta che ci penso, mi viene da piangere. La cosa più stupida è che a quel tempo non l' avevo neanche capito quanto l'amavo, me ne sono reso conto solo dopo; quando lei e Albert si sono lasciati.

Mi ricordo che lui voleva quasi togliersi la vita, lei se n'era creata una nuova con qualcuno che non fosse lui ed io ero intrappolato in una relazione con una ragazza che amava un altro. Sembra quasi una storia per un libro, no?

E se raccontassi a qualcuno cosa sia successo dopo, cosa gli risponderei?

Che l'amo ancora, che non ho mai avuto il coraggio di dirglielo, che ho lasciato la mia ex ( quella innamorata del suo migliore amico ) perché Aria ha lasciato Albert. Mi sentivo perso in un mondo senza di lei e non riuscivo a stare ancora con qualcuno che non amassi veramente.

E poi diciamocela tutta: al cuor non si comanda.

Ma bando alle ciance, devo accogliere uno dei tanti clienti con cui dovrò parlare oggi. Mi sono laureato in psicologia due anni fa e da allora sono riuscito a trovare un lavoro per uno studio di psicologi non troppo lontano da casa. Mi ha sempre appassionato aiutare le persone, capire cosa ci fosse dietro ogni trauma o storia vissuta, aiutarli a capire cose che forse neanche io continuo a capire di me stesso. Ma sono capace di aiutare gli altri in un modo in cui non riesco ad aiutare me stesso. Quindi si, sono sicuro che questo è il lavoro della mia vita nonostante mentalmente io mi senta stanco.

Prendo la mia agenda e mi preparo per questa nuova giornata.

Sono le 6:30pm quando finalmente torno a casa. Vado direttamente a fare una doccia e dopo mi preparo qualcosa da mangiare, la classica vita di un adulto: monotona h24.

Mi siedo ed inizio a controllare il cellulare: tra chiamate perse e messaggi. Uno dei miei amici, Marvin, ha provato a chiamarmi tipo trenta volte e non ho idea di cosa voglia. Solitamente non è uno che chiama, è sempre di poche parole e condividiamo le stesse passioni come uscire, andare ai party, bere e viverci la vita un po' allo sbando.

Faccio il suo numero e non fa in tempo a squillare una o due volte che risponde con la voce piena di ansia:

<< Sei seduto ? >>, mi dice dall'altra parte del telefono.

Madonna santa, ora che è successo?

<< Si, sono seduto e sto mangiando. Ho visto solo ora i tuoi mille messaggi e chiamate, è successo qualcosa?>>, chiedo incuriosito.

Marvin sospira prima di rispondere, << beh.. se non te lo dico io ora tanto lo verrai a scoprire dopo da qualcun altro o forse ti potresti incazzare perché lo sapevo e non te l'ho detto subito. Quindi tanto vale avvisarti immediatamente >>.

<< Mi stai facendo preoccupare. Che cosa sta succedendo? Dimmelo senza grandi giri di parole >>, gli dico io un po' infastidito.

<< È qui >> dice, << Tristan l'ha portata qui al party che abbiamo organizzato all'ultimo minuto nella foresta. Sai dove abbiamo il capannone e normalmente ci incontriamo tutti? Aria è qui con Tristan >>.

Perdo il fiato, quasi come se mi fossi dimenticato di respirare.

Come fa ad essere qui? Come c'è arrivata? Non è possibile.

<< Sei sicuro che sia lei ?? Lo sai che se è qui significa che.. >>, non riesco a finire che mi interrompe.
<< Lo so, Ryan. Sono sicuro che sia lei, ha riconosciuto tutti quanti ma non lo sa ancora cosa le sia successo. Non sa neanche lei come ci è finita qui da noi, ma è qui e pensavo che fosse un tuo diritto saperlo >>, mi dice Marvin con voce calma.

Mi passo una mano fra i capelli ormai troppo lunghi, nervoso ed incredulo. Non so cosa pensare, cosa fare e come devo comportarmi. Mi chiedo solo come sia possibile che Aria sia qui.

E "qui" non è un posto per tutti, "qui" ci arrivi solo quando sei alla fine. Magari voi non capirete ora, magari sarete confusi.

Ma "qui" è un posto in cui ci arrivi quando la tua vita finisce.

<< Sto arrivando. >>, dico a Marvin agitato e chiudo.

Prendo il cappotto e le chiavi della macchina e mi dirigo verso Indigo, il posto in cui sei tu.

I love you, it's ruining my life Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora