~abbiamo tutti bisogno di te

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Mi ritrovo seduto vicino ad un lettino d'ospedale teso e in ansia quando dovevo solo andare a prendere un gelato con una mia amica.

T/n è coperta fino al petto da una copertina bianca e ha dei tubi che le entrano nel naso e nel braccio.

È colpa mia cazzo!

Se mi fossi preso io il pugno mi sarei fatto un po' male ma lei è troppo fragile, quel pugno l'ha mandata in coma.

Quel biondino adesso sarà a Milano con i suoi affari e si sarà già dimenticato probabilmente.

Appena finisco questo pensiero il telefono di t/n squilla, è lui!

"Che cazzo vuoi?" Gli urlo contro

"Lei come sta?"

"Come sta? Ma sei serio cazzo! È in coma perché tu non sai a tenere a freno quelle cazzo di mani!"

Segue un silenzio di tomba

"Se si sveglia dille che mi dispiace e che non dovrà vedermi mai più, ovviamente se lei non desidera il contrario"

E li realizzo che lui ha usato il se, perché non è sicuro che si svegli.

"Va bene, dubito che vorrà vederti comunque"

"Lo so, addio Niccolò"

"Addio Stefano"

Segue poi un lungo beep che annuncia la fine della chiamata.

Ad un certo punto la porta si spalanca ed entrano tre persone, una ragazza bionda sui 30 anni, una donna riccia e rossa ed un uomo con i capelli brizzolati.

La signora, che deve essere la madre, appena vede t/n in questo stato scoppia in lacrime e si affianca al lettino.

La ragazza si zittisce e guarda la sorella come se fosse lontana anni luce da qui.

L'uomo mi guarda "non sei stato tu vero?"

"Assolutamente no" rispondo immediatamente

"Ti prego dimmi cos'è successo"

Gli racconto la storia e la ragazza, che si chiama Gemma, afferma
"l'ho sempre detto che quel biondo ossigenato non mi convinceva"

La donna mi guarda come fossi un dio
"Grazie per averla difesa e per averla portata qui, sei un angelo ragazzo, come ti chiami?"

"Niccolò moriconi"

I due signori sgranano gli occhi e la ragazza ride.
"Cioè, non l'avevate riconosciuto? In casa nostra ci saranno una centinaia di poster con la sua faccia"

Sorrido un po' in imbarazzo.

"Ma tu e mia figlia state assieme?"

"Nono, siamo amici " e gli racconto tutta la nostra storia.

T/n 's pov

Non ho idea di dove io sia, vedo tutto bianco e sento delle voci confuse in lontananza.

In mezzo al bianco c'è una figura che non riesco a distinguere.

Si avvicina sempre di più e lì lo riconosco.

Vedo i suoi occhi marroni in cui mi perdo ogni volta e il suo sorriso stupendo.

"T/n io ci sono sempre, aspetterò qui. Non ti abbandonerò mai. Tu non metterci troppo che non riesco a stare troppo senza di te"

Adesso non capisco, in che senso è senza di me, sono confusa ma decido di ringraziarlo.

"Grazie nicc, sono così contenta che tu rimanga qui. Ti voglio bene"

io e te come nelle favole! || UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora