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UN MESE DOPO...

E' passato un mese dall'ultima volta che ho visto Edwin, ho cercato in tutti i modi di dimenticarmi di quel giorno, ma non ci riesco. Continua a pensare alla sua faccia da arrabbiato, al suo corpo rigido e al pugno che ha dato a Jonathan. Non riesco a non pensarci, pensate non mangio più praticamente e sono diventata un'ebete...

<<Lo sai vero che non puoi continuare così?>>. Mi dice Veronica. <<Non sei più tu, devi dargli un'altra possibilità...>>.

Un'altra possibilità?... Sospiro. <<Hai ragione, ma tu non hai visto lui com'era quel giorno, sembrava che volesse ucciderci... Non so se riesco a dargli una possibilità... E se un giorno lo faccio arrabbiare e diventa così?>>.

Veronica rimane in silenzio, poi sbuffando dice. <<Insomma, sei così convinta che lui potrebbe farti una cosa del genere?, con il bene che ti vuole?... Se lo pensi vuol dire che sei pazza... E' un ragazzo, è normale che si incazzi e faccia a botte>>...

Non commento, rimango li in silenzio guardando nel vuoto...

Arrendendosi Veronica parla. <<Ok, mi arrendo, fai come vuoi, ma lui sta male come stai male tu...>>.

La guardo perplessa.<<Tu come lo sai?>>.

Lei si tappa la bocca . <<Merda avevo promesso di non dirtelo... Be' insomma, mi ha scritto per chiedermi come stavi, mi ha detto che sta malissimo per quello che è successo e vorrebbe che tu lo perdonassi>>.

Rimango allibita, lui che chiama una mia amica, solo per chiedere come sto... Non lo facevo così coraggioso... Magari gli interesso veramente.

Veronica continua. <<Senti, se ha picchiato Jonathan perché pensava che stavate per baciarvi, vuol dire che gli piaci e non poco... a me ha perfino detto che ti ama>>. Si tappa nuovamente la bocca...

Sgrano gli occhi, lui mi ama?... Davvero?... Guardo Veronica, senza saperlo sorrido, un sorriso a trentadue denti proprio...

<<Dici sul serio?... Lui mi ama?>>.

<<Si, tesoro dico sul serio...>>.

Mi alzo di scatto e l'abbraccio, la stringo talmente forte da farle mancare il fiato, le do un bacio sulla guancia e dico.

<<Ricordami di non raccontarti più niente, spifferi troppe cose>>.

Ride, e io la seguo.

UN'ORA DOPO....

Sono di fronte a casa sua, suono il campanello e una voce femminile chiede.

<<Chi è?>>.

<<Salve sono Clara un'amica di Edwin, per caso è in casa?>>.

<<Oh, si arriva subito>>.

Dopo neanche dieci minuti, lo vedo, è bello come sempre, i suoi occhi puntano sui miei, gli sorrido e gli corro in contro abbracciandolo. L'ho preso alla sprovvista, lo so, lo sento. Lui rimane li immobile senza dire una parola mi guarda e basta.

Mi avvicino al suo orecchio e gli dico.

<<Anche io ti amo...>>. Lascio volare la frase, gli prendo il viso e lo avvicino al mio, gli stampo un bacio che per me significa tutto, quanto lo volevo, quanto lo voglio tuttora, quanto lo amo, tutto.

Edwin contraccambia, poi si scosta da me e dice.

<<Come... Come lo sai?>>.

Sorrido. <<Veronica>>.

Ride, appoggiando la fronte alla mia. <<Lo sapevo che non potevo fidarmi... Ti amo Clara>>.

E poi mi bacia, come la prima volta, un bacio di desiderio, di vittoria, come se fosse l'ultimo nostro bacio, come se fossimo una cosa sola... E questa volta lo siamo davvero... Noi solo noi, per sempre.

QUANDO HO SMESSO DI CREDERE SEI ARRIVATO TU...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora