Attenzione se la ship non vi piace andate a quel paese senza intossicare il prossimo, nessuno vi costringe a leggere. Porco cane lo spettro aroace varia ad ogni individuo per le varie sfumature della sessualità e cosa più importante.. è FANON.
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Quanto odiavo quel paesaggio dinnalzi a me, detestato l'idea di dover ritrovarmi questo ogni qualvolta che mi affacciavo alla finestra, sentivo un senso di tristezza sapendo per certo di poter fare nulla per cambiare le cose, l'inferno era la mia casa e i demoni erano il mio popolo, ho dato loro il libero arbitrio e ne hanno fatto abuso. La loro dannazione era divenuta ormai la mia nuova casa, esiliato dai cieli per un atto incosciente.
Avvolte mi domandavo, se non avessi concesso alla seconda donna il frutto proibito, cosa sarebbe successo? Be'tanto per cominciare non starei di certo qui a sospirare malinconico nel mentre guardavo la mia gente massacrarsi a vicenda dietro ad una finestra. Appoggiai i gomiti sul davanzale della finestra, sostenendo la testa con entrambe le mani, pensare troppo non mi fa bene ma era l'unica cosa che potevo fare per distrarmi dal silenzio tombale che regnava tra le mura del mio castello, da quando la donna che credevo mi amasse mi ha abbandonato per sette anni senza un perché, mi sono lasciato gettare in uno stato di depressione e completa solitudine, rinunciando a qualsiasi forma di contatto col mondo esterno a quella dimora, ormai divenuta la mia prigionia che traboccava di ricordi del mio passato.
Avrei dato la vita per ritornare a quei momenti di felicità con la mia amata e la mia dolce bambina, chissà adesso entrambe cosa staranno facendo e se mai mi pensano.
"Dove ho sbagliato con te.. Lilith?"
Pensai, quel quesito era un punto fisso nella mia mente, si palesava persistente ogni qualvolta che mi ritrovavo ad affrontare i miei sensi di colpa, talvolta non così facili da evitare facendo paperelle. Restai in quella posizione per non so nemmeno io per quanto tempo, anzi, per l'esattezza non mi importava, intanto, altri modi per impiegare il mio tempo non ne avevo e l'ispirazione per una nuova papera al momento non è presente. Sospirai malinconico e annoiato da quella vista, alzai la testa, intento a chiudere le ante della finestra.
Fin quando però, la sensazione di due braccia che mi stringevano i fianchi non interuppe le mie azioni. Quel tocco era fin troppo familiare, rimasi fermo a godermi per qualche minuto quella stretta amorevole che sembrasse scacciare qualsiasi mio pensiero che fino a quel momento n'è ero pieno. Lasciai la finestra aperta appoggiando le mani su quelle della figura dietro di me, non avevo nemmeno bisogno di girarmi per vedere il volto della persona che mi stava amorevolmente abbracciando. Sapevo per certo che si trattasse dell'idiota che mi ha salvato dalla mia lucubre solitudine, un idiota sorridente dall'odore di muschio di quercia, il suo aroma richiamava i particolari odori di bosco, forti abbastanza da penetrarmi nelle narici e riempire l'ambiente circostante ma il mio corpo si era focalizzato sulla sensazione piacevole della sua stretta, sentendo la schiena premuta contro il suo petto, quel petto possente e ben attillato dal suo completo, un cappotto rosso con risvolti del medesimo colore solo di una tonalità più scura bordati di bianco.