Lucifero x Lilith

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Attenzione, questo capitolo può contenere qualche scena mediamente esplicita, stiamo sul soft spicy.

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Eccola li, in tutta la sua maestosa bellezza, il fascino di quella donna riusciva a stregare il cuore di chiunque osasse guardarla

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Eccola li, in tutta la sua maestosa bellezza, il fascino di quella donna riusciva a stregare il cuore di chiunque osasse guardarla.
Una bellezza rara, lussuosa, impeccabile, tutto di lei mi ammaliava, a partire suoi capelli di un biondo chiaro, così lucenti fa sembrare fili forati baciati dal sole,con ciocche color miele, anche in luoghi come questo, dove dei raggi solari n'è privo.

Lunghi da quasi toccare il suolo, morbidi e lisci che con facilità le ciocche scivolavano tra le dita, nonostante la mia bella stia tranquillamente seduta sulla sedia della nostra camera da letto, posizionata davanti al grande specchio fornito di una cornice vintage che richiama uno stile regale ma al col tempo semplice, quei suoi lunghi capelli dorati ondeggiano nell'aria, con movimenti fluidi e delicati, come se fossero spinti da una leggera brezza di vento primaverile, nonostante non ci sia alcuna corrente d'aria nella stanza, il come fosse possibile, la risposta rientra perfettamente in una delle sue magiche abilità.

Quel movimento ondeggiante dei suoi capelli, era quasi ipnotico, proprio come la sua melodica voce, un suono paradisiaco anche per l'udito del dannato, un suono che stavo amando nell'udire in quel momento, impegnata a passare la spazzola nelle sue ciocche come movimenti lenti, canticchiando una melodia dolce, rilassante, risuonava come il canto di un usignolo, lei era il più bell'usignolo.

Non potevo distogliere lo sguardo da quella meraviglia di donna che per mia fortuna non mi aveva notato, impegnata nel pettinarsi non si era minimamente accorta della presenza del suo sciocco marito, incantato a guardarla appoggiato alla porta a braccia conserte, innamorato perso della visione che si stava godendo.

Mi definisco uno sciocco ma fortunato nell'avverla come moglie, come mia amata, dalla mia postazione riuscivo a intravedere il suo incantevole viso attraverso il riflesso dello specchio. Un viso ben delineato, incoronato dalla sua bella chioma che dava valore ai lineamenti gentili del suo volto, un nasino a punta in sú, le labbra sottili, quasi inesistenti, sfoggiate da un rossetto magenta scuro che si abbina perfettamente al colore prugna scintillante del suo ombretto.

Più volte quel rossetto aveva lasciato segni sulla mia pelle pallida, laddove la mia bella voleva marchiare come segno del suo affetto, lasciava scorrere le sue labbra lungo la mia pelle nuda, sommersa da piccoli brividi causati dal suo tocco sfiorato. Mi apparvero nella mente immagini nitide di quei momenti intimi di cui tanto amo, mi sembrava quasi di percepire le sue labbra sulle mie al solo pensiero, a ciò non potevo non sorridere maliziosamente, lasciando scorrere quelle immagini così intime ed eccitanti nella mia mente.

La stavo esaminando con lo sguardo, potendomi accontentare di una visione non del tutto completa della sua maestosa bellezza. Come faceva quella donna a rendermi succube del suo fascino? Come faceva a farmi amare quei momenti in cui lasciavamo la nostra passione consumarsi in atti osceni colmi di lussuria?. Ad un tratto quei ricordi di quei momenti mi pervadono, così dannatamente presenti che parevano fossero reali, così come le sensazioni che ne suscitavo. Come quando era intenta a torturare il mio collo, con piccoli baci lenti, insistendo sulle parti più sensibili, quei piccoli baci soffiati che sfioravano la mia pelle, nelle zone più vulnerabili a quei tocchi, mi portavano ad ansimare lievemente, divertito da quelle piccole dimostrazioni d'amore. La tenevo stretta nella mia presa, premendo il suo corpo a clessidra contro il mio. Ricordo come consumavano il nostro desiderio reciproco unendoci in quei baci stracolmi di passione, come i miei ansimi echeggiavano nella stanza, perdendo ogni controllo del mio corpo, lasciandomi abbandonare al piacere carnale che cresceva sempre di più in basso.

Quell dannato piacere carnale che sentivo accrescere e premere contro il tessuto del mio intimo, cresceva ad ogni scambio di bacio, stuzzicato dalle sfiorate della mia bella donna. Ricordo ogni piccolo particolare di quei momenti, tutto di lei era dannato e seducente, ricordo come il suo aroma floreale penetrasse nelle mie narici e di come quell'odore lo desideravo sulla mia pelle, quel dolce aroma che riusciva a stordirmi e mandarmi in estasi, così come il suo splendido fisico sopra il mio, lasciandomi una visione da mozzare il fiato. Il suo sguardo seducente, i suoi occhi trasparivano lussuria, desiderio, erano dannatamente belli e profondi, quasi come se riuscissero a leggermi dentro. Mi sentivo spoglio sotto ai suoi sguardi anche quando avevo ancora i miei indumenti.

Quei dannati occhi color viola chiaro, li amavo, così come amo ogni parte di lei. Così come amo quei momenti intimi in cui ci tuffiamo entrambi in atti osceni, sotto lo sguardo di chi senza pudore ci ha esiliati quaggiù.

Come un ebete sono rimasto immerso in quelle sporche visioni, di cui il mio inguine ne stava sentendo la mancanza, sentivo l'erezione pulsare da dentro i boxer che ad un tratto mi sono sembrati invadenti, ciò che non avevo ancora notato, era lo sguardo furtivo di mia moglie che non appena incrociò il mio, ridacchiando, riposò nuovamente l'attenzione sui suoi capelli.

"Quant'è maledettamente bella.."

Pensai nel mentre mi ero deciso ad avvicinarmi a lei, tanto da rientrare nell'inquadratura dello specchio. Adesso avevo una visione più completa e non potevo fare a meno di poggiare lo sguardo sul suo seno ben definitivo dalla sua scollatura a forma di cuore del suo visto, il suo magnifico vestito attillato di un colore viola scuro, elegante e lucubre come lei, rendendola ancora più sexy al mio sguardo e al mio cazzo ben attivo.

-Sei incantevole tesoro, come ogni giorno, la tua bellezza risplende sempre di più- dissi col mio fare da innamorato, scattando in lei una risatina divertita, anche le sue risate risuonavano come la più bella melodia. Senza aggiungere una parola, la mia bella afferra la mia cravatta che in quel momento indossavo, tirandomi leggermente più vicina a sé, chinadomi quanto bastava per arrivare al suo collo e lasciarle su esso un piccolo bacio affettivo e da lì, senza alcuna intenzione di ritirarmi, chiusi gli occhi godendomi il suo profumo delicato, lasciandole pian piano una scia di baci lenti, toccando con delicatezza la sua pelle leggermente lilia.

-Oh Lucifer, non riesci a guardarmi senza che la tua mente navighi in chissà quali peccaminose fantasie. Sei adorabile- disse la mia bella col suo tono calmo, caldo, incantevole, allettante. Mi bastava questo per perdere i sensi e lasciarmi abbindolare dal suo fascino accattivante.

Appoggio la testa sulla sua spalla, tenendo gli occhi chiusi.

-Oh chéri, riesci a risvegliare il fuoco in me come nessun'altra donna potrebbe mai fare- dissi con voce roca, lasciando trapelare della malizia nelle mie parole, dandole nuovamente un bacio sul collo, restando per qualche minuto intento a stuzzicarla, notando con mia gioia un sorriso sul suo bellissimo viso, socchiudendo gli occhi intenta a godersi quelle attenzioni.

- Adulatore, sono una donna fortunata ad averti mon cher, lascia che ti aiuti a dare sollievo al tuo piccolo incidente- disse quasi come un sussurro in tono provocante e sensuale di cui questa donna n'era dotata, stampandomi sul viso un sorriso divertito, voglioso di risentire il sapore del suo frutto proibito, gocciolante in preda alla mia lingua caliente.

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Angolo autrice
Chiedo scusa per possibili errori grammaticali, al massimo li correggerò più avanti. Detto questo spero vi sia piaciuta e avviso che sono le primissime volte che scrivo contenuti del genere, fatemi prendere un po' la mano.

𝐎𝐧𝐞 𝐒𝐡𝐨𝐭 | 𝐋𝐮𝐜𝐢𝐟𝐞𝐫 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora