Chapter 4. The first impression

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*Ezra*
4 Aprile.
Arrivato in California mi sentivo perso, vuoto, insignificante.
Una cosa era certa: non sarei stato gentile. Con nessuno.
Infondo perché se lo meriterebbero? Non hanno fatto nulla di bello: hanno solo accolto in casa loro una causa persa.
Arrivati in macchina una ragazza mi saluta: è carina, ma non m'importa. Non le rispondo, sarebbe troppo per la tristezza che sto provando.
Appena arrivato nella loro casa mi accorgo di quanto si a grande e sfarzosa: è piena di rose bianche e rosse, con le pareti ricoperte di quadri. Inoltre è ENORME. Sapevo che fossero ricchi, ma non pensavo così tanto... Hanno addirittura un maggiordomo...
Jennie mi accompagna in una stanza completamente nera: finalmente qualcosa che rispecchi le mie sensazioni. La ringrazio cortesemente e mi sfilo la felpa, rimanendo a petto nudo; perché in California fa così caldo?
Ho un'altra stanza vicino: sulla porta c'è una cartello con scritto 'Jasmine', dev'essere la ragazza carina di prima.
Oggi vado a letto senza mangiare, non ho voglia di socializzare.

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