Cassian - Ancora tu

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Dopo un'ora circa, Joris aveva detto che avrei fatto meglio ad andare a casa. I risultati dei suoi test sulla mia pelle non sarebbero stati pronti prima di domani. L'unica cosa che aveva potuto dirmi era che il colore delle cicatrici, come l'arrossamento, non dipendevano da nessun tipo di irritazione. La pelle era tornata completamente liscia, nonostante le cicatrici sembrassero in rilievo e inoltre, dalle prime analisi del sangue, non risultava che io avessi una qualsiasi infezione in corso, di nessun tipo. Era prevedibile, in seguito alle migliorie genetiche che subivano, i Cacciatori non si ammalavano praticamente mai. Poteva succedere sì e no due volte nel corso della loro vita, e la vita di un Cacciatore era decisamente molto lunga, forse non come quella di un vampiro, ma ci andava molto vicino.

A questo punto avevo ancora circa tre ore prima che Kira venisse a casa mia. Passai dalla sala Educatori, ma Orso non c'era. Strano, solitamente mi aspettava per andare a casa insieme, vivevamo accanto. Ad un certo punto sentii dei rumori provenire dalla palestra. Mentre entravo chiamai il suo nome.

"Orso?".

La scena che mi si parò davanti era surreale. Quello stupido di Dimitri si stava battendo con Orso, caricando però ogni colpo come se stesse combattendo contro un vampiro. Orso incassava bene, ma non era ancora un Angelo, non poteva sostenere il tipo di colpi inferti da Dimitri.

"Ehi" urlai. I due si girarono verso di me. Dimitri sorrise.

"Ma guarda, la nostra piccola Mica. Qual buon vento?".

Lo guardai con astio, poi mi rivolsi ad Orso "Tutto bene fratellino?". Annuii alzandosi, ma dovette appoggiarsi alla parete. In realtà non mi sembrava che stesse molto bene, ma non era certo il momento di discutere. Mi avviai verso di lui per dargli una mano, ma qualcosa mi colpì al fianco spezzandomi il fiato. Solo anni di combattimento mi permisero di non cadere rovinosamente, ma rotolare sul fianco, in modo da rialzarmi in posizione di guardia.

"Questo non lo insegni ad i tuoi allievi vero, piccola Mica?" sogghignò sarcastico Dimitri.

"Dimitri cosa diamine stai facendo!" urlai incredula.

"Semplice, gli spiego cosa succede a mettersi contro una Guardia Scelta" e sorrise rabbioso. Maledizione, questo era un brutto guaio. Avrei potuto atterrare Dimitri in qualsiasi momento e lo sapevo. Lui era bravo, anzi il più bravo, nel corpo a corpo, ma io avevo combattuto nelle strade, non in Accademia. Avrei potuto fargli molto male, ma non volevo, eravamo dalla stessa parte, non aveva senso combattere fra di noi, avevo visto troppo sangue e molto di quel sangue era stato il mio.

"Dimitri non dire sciocchezze, non ha senso questa cosa, siamo dalla stessa parte". Lui rise cattivo.

"No, piccola Mica, noi non siamo dalla stessa parte. Primo perché tu mi hai sempre avversato e secondo perché continuavi a rifiutarmi ed io non capivo perché!" scoppiò in una risata agghiacciante, sembrava avesse perso il senno "poi ho capito, sai? Mi rifiutavi perché preferisci un altro tipo di sangue non è vero?" e rise di nuovo. Sentii Orso mormorare un bastardo, prima di gettarsi su di lui e travolgerlo, immobilizzandolo a terra.

"Come osi, bastardo? Tu vali la metà di lei! L'unico motivo per cui la odi è che sai benissimo che è così! Se ti rifiuta è perché sei un pazzo sanguinario!". 

Non fece in tempo ad aggiungere altro perché Dimitri lo scaraventò contro il muro facendogli uscire violentemente l'aria dai polmoni. Orso si ritrovò in ginocchio a tenersi il petto come se gli stesse per scoppiare. Dimitri si avvicinò velocemente a lui ed alzò il braccio, pronto a colpirlo sul collo.

Ma non arrivò mai ad Orso, perché trovò me.

Lo fermai incrociando le braccia, aprendole lo spinsi e lo sbilanciai per sferrargli un calcio al plesso solare con tutta la forza che avevo. Attraversò la sala per sbattere contro la parete. Si rialzò pulendosi del sangue dalla bocca.

Ali di sangue (Saga di Sangue libro I)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora