Saved me?

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pov:
Amber

Non mi era ancora passata la sbronza.

Di ieri non ricordo molto,mi ero data alla pazza gioia evidentemente.

L'unica cosa che ricordo era la sua faccia.

Le sue mani sui miei fianchi,o meglio,le sue mani che mi facevano dolci carezze che partivano dai fianchi al fondoschiena.

Solo al pensiero mi vengono i brividi su tutto il corpo,in particolare ne il l mio basso ventre.

Non sono innamorata,non so neanche cosa si provi effettivamente.

Lo conosco da nemmeno 1 settimana,e l'unica cosa che provo è solo odio.

Potrà essere bello quanto gli pare,ma sono dalla parte che il carattere abbia più importanza.

Ogni persona ha la sua doppia faccia.

Come mio padre.

Sono stata cresciuta con la solita frase "fidarsi è bene,non fidarsi è meglio".

E crescendo ho capito che effettivamente era così.

Dovrei andare avanti è vero,mi viene sempre ripetuto,giorno per giorno,ma quel ricordo costante viene sempre in mente ogni volta che provo a guardarmi allo specchio,ogni volta che provo un vestito o peggio ancora ogni volta che provo un costume..non ne trovo mai uno adatto a coprire le cicatrici rimaste perciò devo per forza usare quelli interi.

Cosa che mi fa sentire più insicura di quello che sono al normale.

Sento squillare il telefono,così mi distolgo dai pensieri negativi per poter rispondere.

Noto che è millie.

"Pronto?"

"Hai intenzione di aprirmi alla porta oppure devo buttarla giù dasola?"

"Ma com-" neanche il tempo di finire la frase che me la sono ritrovata in casa.

Decido di non fare domande o potrei rimanere traumatizzata a vita da questa ragazza.

Anche se ormai non mi stupisco più di niente.

"Perchè sei qui?"
le chiesi vedendola aprire l'anta dell'armadio

"Non è evidente? Dobbiamo andare a scuola,ma prima..passare a prendere Ava,per poi ripassare a casa mia perchè ho dimenticato lo zaino e.." la osservai parlare con tutta la tranquillità del mondo,come se dovessimo fare un semplice giro, "per poi finalmente andare a scuola,quindi muovi il culo"

"Stai scherzando spero?" le chiesi nella speranza di non ricevere una risposta che sia "pensi stia scherzando?"

"Pensi lo stia facendo?" mi rispose e diciamo che ci avevo quasi azzeccato,se non fosse per il tempo verbale.

"Che ore sono?" mi sentii una stupida per non essermi ricordata che ci fosse stata scuola,nonostante mi fossi comunque svegliata..controllai l'orario,in anticipo essendo solo le 6.25.

"Tu truccati lavati fai quelli che devi fare,io ti preparo i vestiti o altrimenti verrai conciata come una barbona" e fece una faccia disgustata nel dirlo.

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