E se...

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Era stato akumizzato, suo padre era Monarch, suo cugino lo sapeva, la sua ragazza lo sapeva. Gabriel aveva lottato per riportare in vita sua madre, fallendo. E adesso, lui viveva con Nathalie e sua zia Amelie, ma non per la ragione che gli era stata raccontata.

Una carrellata d'informazioni che gli erano sembrate impossibili da gestire, era tutto... troppo.

Il modo in cui poi l'aveva scoperto, ancora peggio.
Era andato a fare una ronda per ritrovare il Miraculous della farfalla come ormai faceva da qualche mese.

Dalla scomparsa di Monarch non vi era più stata traccia di un possibile uso del Miraculous, tante che Chat Noir iniziò a pregare in qualche attacco akuma: almeno lì avrebbe avuto una pista, ma niente, Nooroo sembrava essersi volatilizzato nel nulla.

Rientrato a casa stava per detrasformarsi ma dovette chiudersi in bagno poiché Marinette entrò nella stanza seguita da Felix e Kagami, nulla di strano, ultimamente si vedevano spesso a casa del ragazzo. Tuttavia... Marinette non sembrava stare molto bene: il suo viso era pallido e aveva delle occhiaie ben visibili - segno che non dormiva da diversi giorni - perché vedersi se era così stanca e soprattutto senza che il sottoscritto venisse avvisato. Ufficialmente parlando Adrien era a scherma ma non avrebbe mai rifiutato un'uscita o una semplice partita ai videogame, li avrebbe raggiunti in men che non si dica.

"Ragazzo sei troppo ansioso, non c'è alcun bisogno di origliare." mai Plagg disse cosa più sbagliata.

Ormai l'aveva notato anche Adrien che qualcosa non andava: Marinette era spesso stanca e in un perenne stato d'ansia, ma non sembrava intenzionata a confidarsi con lui nonostante le avesse dato totale appoggio.

Non vi era rimasto male, aveva accettato la scelta della sua ragazza replicando con un semplice "Quando me ne vorrai parlare sarò qui." e la faccenda era stata chiusa lì, anche perché, insistere non avrebbe portato a nulla.

E non avrebbe origliato se non avesse sentito una frase orribile. "Secondo voi dovrei dire la verità ad Adrien? Confessargli che suo padre era Monarch? Dirgli che io..." Sono Ladybug. Ma non formulò mai quella parte della frase.
Marinette gettò fuori quell'insieme di parole come un fiume in piena totalmente privo di controllo.

"Marinette..." Kagami le poggiò una mano sulla spalla invitandola a prendere fiato. "Dirglielo con questa agitazione non porterebbe a buoni risultati, cerca di calmarti." e aveva ragione.

Plagg abbassò le orecchie ma il suo portatore non vi fece caso, troppo impegnato ad elaborare l'accaduto, troppo... scioccato. Marinnete sapeva che Gabriel era Monarch? E a giudicare dall'assenza di reazione di Kagami e Felix anche loro ne erano al corrente.

Beh, Felix era suo cugino, poteva essere che aveva trovato degli indizi sull'identità del defunto zio all'inizio della sua permanenza a Parigi? Era fattibile, Adrien non passava quasi mai del tempo a casa: che fosse perché doveva adempiere ai suoi doveri da eroe, o a quelli da modello - poi abbandonati - oppure per il motivo più recente.

Aveva iniziato a trascorrere un sacco di tempo da solo passeggiando per ore per le strade di Parigi, anche se all'inizio non era molto gradevole a causa di sguardi non richiesti e i tanti bisbigli in sottofondo. Il più comune? "Poverino, orfano a soli quattordici anni." come se sapessero, lui era diventato orfano già prima di all'ora.

Andando a sommare il tutto, anche togliendo la sua vecchia mansione, il tempo che trascorreva tra le mura domestiche ormai era veramente ridotto all'osso, non c'era da stupirsi se non aveva trovato indizi che collegassero suo padre a Monarch dopo la sua morte, e nemmeno prima poiché le interazioni tra padre e figlio erano inesistenti da diverso tempo.

Allora perché Kagami e Marinette ne erano al corrente? E soprattuto perché la più agitata fra i tre era lei?

Adrien era a conoscenza dei nervi ben saldi del cugino: raramente Felix mostrava agitazione o qualsiasi altro tipo di emozione, al contrario di Marinette, dunque perché informarla?

Miraculous One - ShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora