1. La finale

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Sarah

Mancano poche ore alla finale, e mentre sono qui in camera a raccogliere le ultime cose da sistemare in valigia ripenso a quanto mi abbia cambiata e fatta crescere questo percorso. Sono entrata per la prima volta in questa cameretta a settembre aprendo una valigia piena di sogni e speranze, e mai avrei pensato di arrivare a richiuderla il giorno della finale. Ho affrontato tutto il percorso pensando che da un momento all'altro sarei uscita, ad ogni ballottaggio la convinzione che sarei stata io quella a tornare a casa si faceva sempre più forte e invece alla fine sono riuscita a conquistare un posto nella finale. Sono certa che questa sera non vincerò, sono sicura che saranno Petit o Marisol ad alzare quella coppa questa sera ma sono felice lo stesso perché ho dato tutto quello che ho potuto ed è esattamente quello che farò anche stasera. Farò del mio meglio, canterò mettendoci l'anima e il cuore perché questo è quello che voglio fare nella vita e chiuderò questo percorso al meglio delle mie possibilità. Mentre sono persa nei miei pensieri Marisol entra in camera

«Saretta ci sei, pronta? I ragazzi sono già tutti di là, ti stiamo aspettando»

«Si sì, ci sono!» dico convinta alzandomi dal letto ed andandole incontro subito dopo aver chiuso la valigia

«Sei bellissima amore» mi dice la mia amica facendomi fare una giravolta quando mi avvicino a lei. Indosso un vestitino corto, avvitato e con la gonna leggermente a trapezio impreziosito da piccoli fiori gioiello sparsi qua e là. I tacchi e il rossetto in tinta con il rosso intenso del vestito, i capelli lasciati cadere sulle spalle in morbide onde.

«Grazie Mari, anche tu sei bellissima» le dico sincera, la bellezza della, mia compagna di stanza è disarmante, sembra disegnata ed è perfetta anche quando, come ora, indossa una semplice culotte nera, un top dello stesso colore ed una giacca bianca

«Grazie ma sono vestita come al solito» ribatte lei prontamente mentre camminiamo per raggiungere gli altri che ci aspettano alle gradinate

«E infatti sei bellissima sempre» non finisco neanche di pronunciare la frase che Petit si materializza davanti alla porta impedendomi la visuale del resto dei nostri compagni

«Quanta verità in queste parole Sarè, mamma mia quanto hai ragione» dice guardando la sua fidanzata con gli occhi innamorati, sorrido vedendoli e mi chiedo se anche io un giorno incontrerò qualcuno che mi guardi allo stesso modo. Appena Petit si sposta per farci passare Mida inizia ad urlare

«Mamma mia Sa, che cosa sei? Hai tirato fuori l'artiglieria pesante» immediatamente mi imbarazzo e abbasso lo sguardo mentre mi avvicino a loro e lui mi viene incontro per abbracciarmi

«È vero tesò, scusami ma mi sono fatto distrarre da Mari, stai benissimo» si accoda Petit

gli chiede Mida dandogli un colpetto con il gomito. A quel punto mi volto a guardare Holden e lui è lì fermo e impalato e sembra in difficoltà anche se non riesco bene a capire il perché, gli altri lo fissano e mi sento in dovere di sbloccare questa situazione assurda che si è creata

«Dai basta – dico sorridendo tesa – non è che mi dovete fare i complimenti ora» lui si scuote leggermente, lancia un'occhiata storta a Mida passandogli accanto e poi si avvicina a me e mentre mi abbraccia mi sussurra piano all'orecchio

sento il mio viso andare fuoco e penso che abbia lo stesso colore del mio vestito in questo momento, mentre mi avvolge con le sue braccia e sento forte il suo profumo il cuore mi schizza nel petto fortissimo, ho quasi paura che lui possa sentirlo. Pochi secondi e mi lascia andare, cerco di riprendermi in qualche modo e ribatto «Anche voi state benissimo» spostando lo sguardo su ognuno dei tre ragazzi che ora mi sono di fronte e soffermandomi qualche secondo in più su quello che solo pochi secondi prima mi ha mandato in tilt il cuore e in pappa il cervello. Distolgo lo sguardo solo quando sento Marisol sussurrare, anche se non troppo piano, «Ed anche se non glielo avesse detto glielo si sarebbe letto in faccia quello che pensa di Saretta il Maestro» seguito da una risatina soffocata sua e di Salvatore

Come le onde del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora