CAPITOLO 7

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Canzoni per il capitolo:
-My Queen
-It's up to you

"Forse è' il caso di andare da un'altra parte, sai.. Ci stan tipo guardando tutti"
"Saggia decisione cassie"
Il suo sorriso. Cosa può provocarmi quel maledettissimo sorriso, così perfetto nella sua imperfezione.
"Cassandra vuoi che ti faccia una foto alla mia faccia e te la spedisca a casa?"
"Stronzetto, stavo solo guardando che sei sporco all'angolo della bocca, e non chiamarmi Cassandra"
Cerca di pulirai la bocca pur non essendoci niente. Stavo per essere sgamata a fissarlo. Devo alleviare questa mia ossessione per lui, e per il suo splendido viso.
"Posso chiederti una cosa?"
"Certo"
"Posso toccarti il ciuffo?"
"Ahhahah certo, so che desideri toccare i miei magnifici capelli sin dal primo giorno in cui mi hai visto"
"Stash non pensi che a volte sei troppo modesto?"
Gli affondo una mano tra i capelli e chiudo gli occhi assaporando quella morbidezza.
"Okkay piccola basta che se no mi tocca spruzzati un altro litro di lacca"
"Ma a proposito, dove mi stai portando?"
"A mangiare un boccone fuori"
"Si ma.. Dove?"
"In un bel posto, tu.. Fidati"
"Merda, mi son dimenticata di chiamare mia madre"
"Aiuto cassieri ucciderà"
"Scherza scherza, tu non la conosci

"Pronto ma'"
"Cassie, perché sei così in ritardo?"
"Ecco.. Resto fuori a pranzo con holly e pepe"
Arrossisco, chissà da quanto tempo stash non sentiva conversazioni del genere.
"Va bene ma torna presto che devi studiare, vorrei ricordarti che hai l'esame tra qualche mese"
"Si mamma ciao"

Siamo arrivati a casa sua.
"Non pensavo che casa tua fosse un ristorante o un bar"
"Invece si, ora lo scoprirai"
Saliamo in casa sua mi fa appoggiare la borsa e il casco.
"Staaash sei tu?"
Sento una voce femminile e stash incazzato si avvia verso la sua camera
"Che cazzo ci fai qui Ele?!"
"Ma come, oggi non mi fai il regalino?"
"Che cazzo stai dicendo forza alzati"
A queste parole corro infuriata in camera a capire che cazzo sta succedendo e chi è' questa "Ele" che ha bisogno del suo regalino.
Entro in camera e vedo una ragazza in slip e reggiseno di pizzo rosa sdraiata sul suo letto . Quel letto in cui due sere fa io e stash eravamo teneramente abbracciati.
Non credo a ciò che vedo. Tutte le mie paranoie che fino ad oggi avevo cercato di smontare erano reali, fottutamente reali.
Sento la testa e il mio viso avvampare, sento le labbra irrigidirsi e non capisco se io stia per svenire, siccome sento le gambe molli cedermi, o se io stia per picchiare stash e quella troia. Seguo l'istinto. E dopo aver tirato un pugno più potente di quanto mi aspettassi, da vederlo sofferente con la sua mano sulla sua guancia, prendo le mie cose e corro via da casa sua. Sento stash corrermi dietro giù per le scale fino a giù per strada
"Cassieee! Ti prego fermati ti prego, ti devo spiegare! Lei non c'entra un cazzo con me davvero!"
Mi fermo di scatto e mi giro verso di lui
"Ascolta. Un cazzotto te l'ho già tirato ne vuoi un altro? O forse non è un altro cazzotto che vuoi, forse vuoi solo ferirmi, farmi star male, giocare con me, ti diverti non è' vero?"
Vedo una fitta di dolore nel suo viso. Non so se il mio cuore sta bruciando di dolore al vedere la sua faccia addolorata o a saper che mi stava prendendo in giro.
Mi fissa negli occhi, con la bocca semi aperta, sembra non riesca a tirar fuori mezza parola.
"Cassie. Come puoi pensar queste cose? Ascoltami, devo fidarti di me.."
"Ascolta tu" lo interrompo "sai quante volte mi han detto "fidati di me" e poi mi han fottuto? Stai certo che non crederò più neanche a una tua sola stronzata. E ascoltami bene io devo studiare studiare e col peso che ho in gola, nel cuore, nella pancia non so minimamente come farò, perché ho la maturità, maturare, significa crescere stash, quello che dovresti fare tu. "
Lui è' pietrificato, io giro i tacchi e con una camminata veloce me ne vado

POV STASH
Sono pietrificato. Così ferito dalle sue parole. La vedo allontanarsi, so che sta piangendo da come tiene la testa e le mani, anche se cerca di fingere di non star piangendo, perché lei vuol sempre far dimostrare che è' forte, non so perché, forse perché è' stata ferita più e più volte, almeno così sembra, e pensare che anch'io l'ho ferita in questo modo.. Mi fa sentire male. Non posso lasciarla andare. Non posso. Ma non posso nemmeno correrle dietro, ha ragione, deve studiare, già sta male per colpa mia, se la inseguo sarà ancora più confusa. Se solo.. Se solo sapesse che quella troia di Elena non è' nessuno che non l'ho neanche mai scopata, che è solo una pazza psicopatica ossessionata da me che mi stalkera.. Se solo sapesse che è' uno scherzo di Alex.. Lui sa che questa mi perseguita, e l'ha lasciata entrare in casa mia. Ma ora mi sente Alex, questa non la passerà liscia.
Corro di sopra, intanto, per far andar via quella cagna mezza nuda sul mio letto. Le butto i suoi vestiti addosso e la sbatto fuori di casa senza dire una parola. Mi butto sul divano.
Pensieri continui di cassie mi attraversano continuamente la testa. Quei suoi occhi che copre con Kili di trucchi anche se so che anche senza i suoi occhi sarebbero i più bei occhi, i suoi capelli quasi mai pettinati perfettamente, sempre un po scompigliati, e quel suo sorriso dolce che non sfoggia a tutti, e io mi sentivo così fortunato ad avere il privilegio di vederlo. LEI. Lei mi apparteneva. Io le appartenevo. Anzi io le appartengo ancora, lei no. Persa.
Prendo il telefono è deciso di chiamarla, non può andar tutto storto per una cosa che per una volta non è' accaduta per colpa mia o per qualche ragazza che avevo scopato e poi scaricato. Vado sulla rubrica clicco il suo nome..

FINE CAPITOLO
spero vi sia piaciuto👋🏻😁

It's up to you || Stash FiordispinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora